Tè verde

DiLaura Shane-McWhorter, PharmD, University of Utah College of Pharmacy
Revisionato/Rivisto gen 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il tè verde si ottiene dalle foglie essiccate di un arbusto sempreverde di origine asiatica, la stessa pianta da cui si ricava anche il tè tradizionale (Camellia sinensis). Tuttavia, le foglie di tè tradizionale vengono fatte fermentare, mentre le foglie di tè verde sono cotte a vapore ma non fermentate. Il tè verde può essere messo in infusione e bevuto o ingerito in compresse o in capsule. Ha molteplici componenti che si ritiene abbiano effetti antiossidanti e antineoplastici. Il tè verde contiene polifenoli, catechine e caffeina, ma il tè verde è noto per avere minore quantità di caffeina del caffè, e molti estratti vengono decaffeinati.

(Vedi anche Panoramica sugli integratori alimentari e National Institutes of Health (NIH): Green Tea .)

Presunti effetti

Si dice che il tè verde abbia molteplici effetti benefici per la salute, alcuni dei quali supportati da solide prove scientifiche. È stato usato per le verruche genitali, migliorare la funzione mentale (per la presenza di caffeina), prevenire il cancro, aiutare la perdita di peso, la riduzione dei lipidi sierici, la prevenzione delle coronaropatie, implementare la memoria, il sollievo del dolore causato dall'artrosi, il trattamento dei sintomi tipici della menopausa e contribuire alla longevità.

Prove

Il tè verde, sotto forma di bevanda e di estratto, è uno degli integratori più altamente studiati sul mercato; tuttavia, sono poche le prove di tali effetti benefici. Alcuni principi attivi presenti nel tè verde (sinecatechine, nomi commerciali Veregen e Polyphenon E) sono stati approvati per il trattamento delle verruche genitali causate dall'infezione da papillomavirus umano. Uno studio randomizzato controllato ha indicato che l'estratto definito (55% epigallocatechina gallato) è efficace e sicuro per le verruche genitali e perianali (1). Una revisione sistematica del 2011 e una meta-analisi di 3 studi (1247 soggetti) sul polifenio E al 10% e al 15% hanno verificato l'efficacia per il trattamento delle verruche anogenitali esterne (2). Un altro studio ha indicato che il trattamento con l'estratto di tè verde derivato ha prodotto un minor costo del trattamento rispetto ai trattamenti farmaceutici tradizionali (3).

Numerose meta-analisi di studi clinici disponibili indicano che il tè verde è sicuro per il consumo moderato e regolare. Inoltre, sono stati osservati piccoli, ed il più delle volte non significativi, benefici sulla perdita di peso (4) e la prevenzione delle malattie cardiovascolari, mentre non vi sono sufficienti e spesso contrastanti evidenze di alcun beneficio derivante dal consumo di tè verde per quanto riguarda la prevenzione del cancro (5). Tuttavia, una meta-analisi ha correlato il consumo giornaliero di 7 tazze di tè verde con la riduzione del cancro alla prostata (6) e una diversa meta-analisi ha riportato risultati cardiovascolari favorevoli (7). La maggior parte degli studi ha avuto limitazioni metodologiche, e la maggior parte degli studi viene effettuata principalmente in popolazioni che limitano la generalizzabilità ad altre popolazioni. Inoltre, sono necessari studi clinici su larga scala più rigorosamente progettati prima che le affermazioni possano essere confermate. Forse gli studi di popolazione sono soggetti ad ulteriori fattori di confondimento, legati al fatto che nei paesi in cui il tè verde è regolarmente consumato, altri fattori culturali, comportamentali o genetici possono contribuire alla buona salute.

Effetti avversi

Gli effetti avversi sono in genere correlati agli effetti della caffeina. Comprendono insonnia, ansia, tachicardia e lievi tremori. Le donne in gravidanza devono evitare eccessive quantità di caffeina.

Rari casi clinici documentano epatotossicità. Una revisione del 2016 di studi randomizzati e controllati che hanno valutato l'epatotossicità ha rilevato eventi avversi al fegato in alcuni soggetti nei gruppi trattati con tè verde, per lo più aumenti autolimitanti degli enzimi epatici (8). Tuttavia, la revisione dell'United States Pharmacopeia (USP) sull'epatotossicità del tè verde ha riportato che lo stato di digiuno aumenta notevolmente la biodisponibilità delle catechine, possibilmente saturando l'eliminazione epatica di primo passaggio (9). Poiché possono esserci modelli epatocellulari di danno epatico, i prodotti che hanno il timbro di verifica dell'United States Pharmacopeia (USP) sono etichettati per indicare che il tè verde in infusione non deve essere preso a stomaco vuoto e di consultare un medico se si sviluppano i sintomi di problemi epatici. Il rischio di danno epatico derivante dal bere tè verde in infusione a stomaco vuoto non è stato adeguatamente studiato.

Interazioni farmacologiche

La vitamina K presente nel te verde può antagonizzare l'effetto anticoagulante del warfarin.

Se il consumo di tè verde viene bruscamente interrotto, le concentrazioni sieriche di litio possono aumentare e possono verificarsi effetti avversi del litio.

Il tè verde può ridurre i livelli ematici del nadololo, un beta-bloccante, così come dei farmaci antiperlipidemici atorvastatina e rosuvastatina.

Il tè verde può anche ridurre l'assorbimento del ferro e dell'acido folico.

(Vedi anche tabella Possibili interazioni farmacologiche di alcuni integratori dietetici.)

Riferimenti

  1. 1. Stockfleth E, Beti H, Orasan R, et al: Topical Polyphenon E in the treatment of external genital and perianal warts: a randomized controlled trial. Br J Dermatol 158(6):1329-1338, 2008. doi: 10.1111/j.1365-2133.2008.08520.x

  2. 2. Tzellos TG, Sardeli C, Lallas A, et al: Efficacy, safety and tolerability of green tea catechins in the treatment of external anogenital warts: a systematic review and meta-analysis. J Eur Acad Dermatol Venereol 25(3):345-353, 2011. doi: 10.1111/j.1468-3083.2010.03796.x

  3. 3. Langley PC: A cost-effectiveness analysis of sinecatechins in the treatment of external genital warts.J Med Econ 13(1):1-7, 2010. doi: 10.3111/13696990903451461

  4. 4. Jurgens TM, Whelan AM, Killian L, et al: Green tea for weight loss and weight maintenance in overweight or obese adults. Cochrane Database Syst Rev 12: CD008650, 2012. doi: 10.1002/14651858.CD008650.pub2

  5. 5. Filippini T, Malavolti M, Borrelli F, et al: Green tea (Camellia sinensis) for the prevention of cancer. Cochrane Database Syst Rev 3(3):CD005004. doi: 10.1002/14651858.CD005004.pub3

  6. 6. Guo Y, Zhi F, Chen P, et al: Green tea and the risk of prostate cancer: a systematic review and meta-analysis. Medicine (Baltimore) 96(13):e6426, 2017. doi: 10.1097/MD.0000000000006426

  7. 7. Pang J, Zhang Z, Zheng TZ, et al: Green tea consumption and risk of cardiovascular and ischemic related diseases: a meta-analysis. Int J Cardiol 202:967-974, 2016. doi: 10.1016/j.ijcard.2014.12.176

  8. 8. Isomura T, Suzuki S, Origasa H, et al: Liver-related safety assessment of green tea extracts in humans: a systematic review of randomized controlled trials. Eur J Clin Nutr 70(11):1221-1229, 2016. doi: 10.1038/ejcn.2016.78

  9. 9. Oketch-Rabah HA, Roe AL, Rider CV, et al: United States Pharmacopeia (USP) comprehensive review of the hepatotoxicity of green tea extracts. Toxicol Rep 7:386-402, 2020. doi:10.1016/j.toxrep.2020.02.008

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. National Institutes of Health (NIH), National Center for Complementary and Integrative Health: General information on the use of green tea as a dietary supplement

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