Cromo

DiLaura Shane-McWhorter, PharmD, University of Utah College of Pharmacy
Revisionato/Rivisto gen 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il cromo, uno dei minerali minori, potenzia l'azione dell'insulina. Le fonti nutrizionali che ne contengono una quantità sufficiente comprendono carote, patate, broccoli, cereali e melassa. Il picolinato è un sottoprodotto del triptofano che è associato al cromo nei supplementi, si ritiene che favorisca un più efficace assorbimento del cromo.

(Vedi anche Panoramica sugli integratori alimentari.)

Presunti effetti

Si ritiene che il cromo picolinato sia utile per perdere peso, irrobustire la muscolatura, ridurre il grasso corporeo e i livelli di colesterolo e trigliceridi e aumentare la funzione insulinica. Sebbene la carenza di cromo danneggi l'attività dell'insulina, ci sono poche prove che la supplementazione aiuti i pazienti diabetici, né esiste una prova che produca effetti benefici nei confronti della composizione corporea e dei livelli lipidici.

Prove

Il ruolo degli integratori a base di cromo è controverso, ed i dati clinici sono controversi.

Una meta-analisi del 2002 ha valutato 20 studi clinici randomizzati e ha concluso che i dati hanno indicato che il cromo non ha avuto alcun effetto sul glucosio o sui livelli dell'insulina nei pazienti non diabetici; i risultati sono stati inconcludenti nei pazienti diabetici (1).

Un'analisi rigorosa di studi controllati randomizzati che hanno coinvolto pazienti con diabete di tipo 2 ha valutato risultati clinicamente significativi (come l'HbA1C [emoglobina A1C] < 7% o una diminuzione di 0,5 o maggiore dell'HbA1C) e ha rilevato che nella migliore delle ipotesi la supplementazione di cromo fornisce un piccolo beneficio. In particolare, solo in 3 su 14 studi l'emoglobina A1C è diminuita a < 7% e in 5 su 14 studi l'emoglobina A1C è diminuita dello 0,5% o più (2). Una diversa meta-analisi di 28 studi ha riportato una significativa riduzione della glicemia a digiuno e dell'emoglobina A1C, anche se vi era eterogeneità degli studi inclusi, come diverse dosi e tipi di cromo (3).

Una meta-analisi del 2019 che valuta l'impatto del cromo sugli indici antropometrici in soggetti con sovrappeso o obesità ha rilevato una piccola ma significativa diminuzione del peso, dell'indice di massa corporea e della percentuale di grasso corporeo. Gli autori hanno dichiarato che la rilevanza dell'effetto era media, e che la rilevanza clinica per la perdita di peso fosse incerta (4).

In particolare, una revisione Cochrane di studi randomizzati e controllati sul cromo picolinato in adulti sovrappeso o obesi ha rivelato una piccola ma significativa diminuzione del peso; tuttavia, i ricercatori hanno affermato che non vi era alcuna evidenza generale a sostegno dell'uso (5).

Studi clinici randomizzati, controllati, sono necessari per determinare se il cromo può influenzare il diabete, il metabolismo dei lipidi, o la perdita di peso. Questi studi devono controllare o essere aggiustati in base ai livelli di cromo basale ed in base al tipo di supplemento di cromo utilizzato ed essere eseguiti su delle ben definite popolazioni a rischio presso le quali possa essere monitorata l'assunzione di cibo.

Effetti avversi

Diversi studi hanno dimostrato che dosi giornaliere fino a 1000 mcg di cromo sono sicure. Alcune forme di cromo possono favorire l'irritazione e le ulcere gastrointestinali. Sono stati segnalati casi isolati di compromissione della funzionalità renale ed epatica; in tal modo, le persone con disturbi renali o epatici preesistenti devono evitare la supplementazione. Gli integratori di cromo interferiscono con l'assorbimento del ferro.

Interazioni farmacologiche

Il cromo può abbassare lo zucchero nel sangue in combinazione con l'insulina o le sulfoniluree, ma non con la metformina.

Il cromo può ridurre i livelli sierici della levotiroxina e, pertanto, la dose di terapia sostitutiva tiroidea può richiedere un aggiustamento nei pazienti che utilizzano supplementi di cromo.

A causa del legame della ferritina, l'uso del cromo può causare carenza di ferro.

Riferimenti

  1. 1. Althuis MDferritin binding, Jordan NE, Ludington EA, et al: Glucose and insulin responses to dietary chromium supplements: a meta-analysis. Am J Clin Nutr 76(1):148-155, 2002. doi:10.1093/ajcn/76.1.148

  2. 2. Costello RB, Dwyer JT, Bailey RL: Chromium supplements for glycemic control in type 2 diabetes: limited evidence of effectiveness. Nutr Rev 74(7):455-68, 2016. doi: 10.1093/nutrit/nuw011

  3. 3. Asbaghi O, Fatemeh N, Mahnaz RK, et al: Effects of chromium supplementation on glycemic control in patients with type 2 diabetes: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Pharmacol Res 161:105098, 2020. doi:10.1016/j.phrs.2020.105098

  4. 4. Tsang C, Taghizadeh M, Aghabagheri E, et al: A meta-analysis of the effect of chromium supplementation on anthropometric indices of subjects with overweight or obesity. Clin Obes 9(4):e12313, 2019. doi: 10.1111/cob.12313

  5. 5. Tian H, Guo X, Wang X, et al: Chromium picolinate supplementation for overweight or obese adults. Cochrane Database Syst Rev (11):CD010063, 2013. doi: 10.1002/14651858.CD010063.pub2

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. National Institutes of Health (NIH), National Center for Complementary and Integrative Health: General information on the lack of scientific evidence showing that any dietary supplement can help manage or prevent type 2 diabetes

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