- Panoramica sugli integratori alimentari
- Apoaequorin
- Ashwagandha
- Astragalo
- Bacopa
- Cimicifuga rubifolia (racemosa)
- Cannabidiolo (CBD)
- Camomilla
- Condroitina solfato
- Cromo
- Coenzima Q10 (CoQ10)
- Mirtillo rosso
- Creatina
- Deidroepiandrosterone
- Echinacea
- Partenio
- Olio di pesce
- Aglio
- Zenzero
- Ginkgo
- Ginseng
- Glucosamina
- Idraste
- Tè verde
- Basilico sacro
- Terapia endovenosa con vitamine (Myers' Cocktail)
- Kava
- Liquirizia
- Melatonina
- Cardo mariano
- Reishi
- Rhodiola
- S-adenosil-L-metionina
- Serenoa repens
- Erba di San Giovanni (iperico)
- Valeriana
- Integratori di zinco
Il coenzima Q10 (CoQ10, ubichinone) è un antiossidante, prodotto naturalmente dal corpo umano, nonché un cofattore per la produzione mitocondriale di adenosina trifosfato (ATP). I livelli di CoQ10 sembrano essere più bassi negli anziani e nelle persone con patologie croniche, come problemi cardiaci, cancro, morbo di Parkinson, diabete, HIV/AIDS e distrofie muscolari. Tuttavia, non è noto se tali livelli ridotti contribuiscano a questi disturbi. Fonti alimentari ricche sono la carne, il pesce e gli oli vegetali. La maggior parte degli studi raccomandano che la dose dell'integratore sia tra 100 e 300 mg/die (p. es., 100 mg 3 volte/die).
(Vedi anche Panoramica sugli integratori alimentari.)
Presunti effetti
Si ritiene che il CoQ10, sia utile per i suoi effetti antiossidanti e per il suo ruolo nel metabolismo energetico. Affermazioni specifiche comprendono un effetto antitumorale mediato dalla stimolazione immunitaria, una riduzione del fabbisogno insulinico nei diabetici, una rallentata progressione del morbo di Parkinson, efficacia nel trattamento dell'insufficienza cardiaca e protezione contro la cardiotossicità dell'antraciclina. L'affermazione più importante può essere il miglioramento funzionale delle cellule endoteliali, il cui danno contribuisce alle malattie cardiovascolari. Sebbene alcuni studi preliminari suggeriscano che il CoQ10 possa essere utile nel trattamento di questi disturbi, i risultati non sono chiari e sono necessarie ulteriori prove.
Prove
Una meta-analisi del 2012 ha valutato 5 studi randomizzati e controllati per un totale di 194 pazienti e hanno trovato un significativo miglioramento della funzione endoteliale, come misurato dal flusso-mediata dilatazione arteriosa periferica (1).
Una meta-analisi del 2013 di studi randomizzati e controllati suggerisce che il CoQ10 può migliorare lo stato funzionale nei pazienti con insufficienza cardiaca (2). Tuttavia, questa meta-analisi consisteva principalmente su studi di piccole dimensioni e di breve durata del trattamento.
Uno studio multicentrico, randomizzato, controllato, del 2014, su 420 pazienti con insufficienza cardiaca ha mostrato che il CoQ10, 100 mg per via orale 3 volte/die, quando aggiunto alla terapia standard, si sia dimostrato sicuro, migliorando i sintomi, e ha ridotto gli eventi cardiovascolari maggiori (3).
Una revisione Cochrane di 11 studi (1573 soggetti) ha concluso che vi era una moderata evidenza che CoQ10 riduce la mortalità per tutte le cause e l'ospedalizzazione per insufficienza cardiaca; tuttavia, non vi era alcuna prova convincente per sostenere o rifiutare l'uso di CoQ10 per l'insufficienza cardiaca (4).
Tuttavia, una meta-analisi del 2017 di 14 studi randomizzati controllati (2149 soggetti) ha dichiarato che chi assume coenzima Q10 aveva una maggiore capacità di esercizio e una mortalità inferiore rispetto a quelli trattati con placebo (5). Una controversia clinica rigurada se la supplementazione di CoQ10 riduca i sintomi muscolari associati alle statine. Alcuni studi hanno mostrato riduzioni, mentre altri no. Una meta-analisi del 2018 con 100-600 mg/die di CoQ10 per un periodo da 30 giorni a 3 mesi ha riportato una riduzione significativa dei sintomi muscolari quali dolore, debolezza, crampi e stanchezza rispetto al placebo. Una limitazione era l'eterogeneità degli studi inclusi (6).
Effetti avversi
Ci sono relativamente pochi casi clinici di sintomi gastrointestinali (p. es., perdita di appetito, dolore addominale, nausea, vomito) e sintomi del sistema nervoso centrale (p. es., vertigini, fotofobia, irritabilità, mal di testa). Altri effetti avversi comprendono prurito, eruzioni cutanee, affaticamento e sintomi simil-influenzali.
Interazioni farmacologiche
Il CoQ10 può diminuire la risposta al warfarin.
Il CoQ10 può interagire con alcuni farmaci antipertensivi e chemioterapici.
Riferimenti
1. Gao L, Mao Q, Cao J, et al: Effects of coenzyme Q10 on vascular endothelial function in humans: a meta-analysis of randomized controlled trials. Atherosclerosis 221(2):311-316, 2012. doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2011.10.027
2. Fotino AD, Thompson-Paul AM, Bazzano LA: Effect of coenzyme Q10 supplementation on heart failure: a meta-analysis. Am J Clin Nutr 97(2):268-275, 2013. doi: 10.3945/ajcn.112.040741
3. Mortensen SA, Rosenfeldt F, Kumar A, et al: The effect of coenzyme Q10 on morbidity and mortality in chronic heart failure results from Q-SYMBIO: a randomized double-blind trial. JACC Heart Fail 2(6):641-649, 2014. doi:10.1016/j.jchf.2014.06.008.
4. Al Saadi T, Assaf Y, Farwati M, et al: Coenzyme Q10 for heart failure. Cochrane Database Syst Rev (2)(2):CD008684, 2021. doi:10.1002/14651858.CD008684.pub3
5. Lie L, Liu Y: Efficacy of coenzyme Q10 in patients with cardiac failure: a meta-analysis of clinical trials. BMC Cardiovasc Disord 17(1):196, 2017. doi: 10.1186/s12872-017-0628-9
6. Qu H, Guo M, Chai H, et al: Effects of coenzyme Q10 on statin-induced myopathy: an updated meta-analysis of randomized controlled trials. J Am Heart Assoc 2;7(19):e009835, 2018. doi: 10.1161/JAHA.118.009835
Per ulteriori informazioni
Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.
National Institutes of Health (NIH), National Center for Complementary and Integrative Health: General information on the use of CoQ10 as a dietary supplement