- Panoramica sui disturbi da immunodeficienza
- Approccio al paziente con sospetta immunodeficienza
- Atassia-telangectasia
- Sindrome di Chédiak-Higashi
- Malattia granulomatosa cronica
- Candidosi mucocutanea cronica
- Immunodeficienza comune variabile
- Sindrome di DiGeorge
- Sindrome da iper-IgE
- Sindrome da iper-IgM
- Deficit selettivo di IgA
- Deficit di adesività leucocitaria
- Carenza selettiva di anticorpi con immunoglobuline normali
- Immunodeficienza combinata grave (Severe Combined Immunodeficiency, [SCID])
- Ipogammaglobulinemia transitoria del neonato
- Sindrome di Wiskott-Aldrich
- Agammaglobulinemia legata al cromosoma X
- Sindrome linfoproliferativa legata al cromosoma X
- Deficit di ZAP-70
(Vedi anche Panoramica sui disturbi da immunodeficienza e Approccio al paziente con un disturbo da immunodeficienza.)
L'agammaglobulinemia legata al cromosoma X è un'immunodeficienza primitiva con deficienze dell'immunità umorale. Questa deriva da mutazioni di un gene sul cromosoma X che codifica la tirosin-chinasi di Bruton. La BTK (tirosin chinasi di Bruton) è essenziale per lo sviluppo e la maturazione delle cellule B; senza di essa, la maturazione si arresta prima dello sviluppo delle cellule B, determinando l'assenza di cellule B mature e quindi l'assenza di anticorpi.
Di conseguenza, i neonati di sesso maschile hanno tonsille molto piccole e non sviluppano linfonodi. Vanno incontro a infezioni piogene ricorrenti a livello polmonare, sinusale e a infezioni cutanee da parte di batteri capsulati (p. es., Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae). Inoltre i pazienti sono predisposti alle infezioni persistenti del sistema nervoso centrale causate dal vaccino orale vivo attenuato antipolio e da echovirus e coxsackievirus; queste infezioni si possono manifestare anche in forma di dermatomiosite progressiva con o senza encefalite. Aumenta anche il rischio di artrite infettiva, bronchiectasie, e alcuni tipi di cancro.
In assenza di infezioni virali al sistema nervoso centrale, la prognosi è buona se la diagnosi è precoce e la terapia adeguata.
Diagnosi dell'agammaglobulinemia legata al cromosoma X
Livelli di immunoglobuline
Citometria a flusso linfocitaria
Test genetici
La diagnosi di agammaglobulinemia legata all'X avviene rilevando bassi livelli (almeno 2 deviazioni standard sotto la media) di immunoglobuline (IgG, IgA, IgM) e cellule B assenti (< 1% di tutti i linfociti sono cellule CD19+, rilevati mediante citometria a flusso). Può essere presente anche neutropenia transitoria.
Il test genetico può essere usato per confermare una diagnosi, ma non è richiesto. I test genetici in genere sono raccomandati per i familiari di 1o grado. Se la mutazione è stata evidenziata nei membri della famiglia, l'analisi mutazionale dei villi coriali, l'amniocentesi o il prelievo percutaneo di sangue del cordone ombelicale possono permettere la diagnosi prenatale.
Trattamento dell'agammaglobulinemia legata al cromosoma X
Terapia sostitutiva con immunoglobulina
Il trattamento dell'agammaglobulinemia legata all'X si basa sulla terapia sostitutiva con immunoglobuline. Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche e la terapia genica sono in fase di studio (1, 2).
L'uso tempestivo di antibiotici adeguati per ogni infezione è cruciale; le bronchiectasie possono richiedere la frequente sostituzione degli antibiotici. I vaccini con virus vivi sono controindicati.
Riferimenti relativi al trattamento
1. Abu-Arja RF, Chernin LR, Abusin G, et al. Successful hematopoietic cell transplantation in a patient with X-linked agammaglobulinemia and acute myeloid leukemia. Pediatr Blood Cancer 62(9):1674-1676, 2015. doi:10.1002/pbc.25554
2. Gray DH, Villegas I, Long J, et al. Optimizing Integration and Expression of Transgenic Bruton's Tyrosine Kinase for CRISPR-Cas9-Mediated Gene Editing of X-Linked Agammaglobulinemia. CRISPR J 4(2):191-206, 2021. doi:10.1089/crispr.2020.0080