La tigeciclina, un derivato della tetraciclinaminociclina, è il primo antibiotico glicilciclico disponibile. La tigeciclina inibisce la sintesi proteica legandosi alla subunità ribosomiale 30S. È batteriostatica.
Farmacocinetica della tigeciclina
La tigeciclina è somministrata EV. Ha un ampio volume di distribuzione (> 12 L/kg), penetrando anche nel tessuto osseo, polmone, fegato, reni e tessuti. Tuttavia, a causa della sua vasta distribuzione nei tessuti, i livelli ematici sono bassi, così la tigeciclina probabilmente non è una buona scelta per i pazienti con batteriemia, soprattutto quelli con fonti di infezione intravascolari.
La maggior parte dell'antibiotico è escreta nella bile e nelle feci. Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti che hanno insufficienza renale.
Indicazioni per la tigeciclina
La tigeciclina è efficace contro molti batteri resistenti, compresi quelli con resistenza alle tetracicline. La tigeciclina ha attività in vitro contro i seguenti:
Molti batteri Gram-positivi, tra cui Staphylococcus aureus meticillino-sensibile e meticillino-resistente, Streptococcus pneumoniae che sono sensibili alla penicillina e Enterococcus faecalis sensibili alla vancomicina
Molti batteri Gram-negativi, come l'Acinetobacter baumannii multiresistente, la Stenotrophomonas maltophilia, l'Haemophilus influenzae beta-lattamasi-negativi e la maggior parte degli Enterobacterales (precedentemente Enterobacteriaceae, tra cui alcuni ceppi che producono beta-lactamase a spettro esteso e altri ceppi che erano resistenti ai carbapenem a causa della produzione di una carbapenemasi o di una metallo-beta-lattamasi)
Molti patogeni respiratori atipici (clamidie, Mycoplasma spp), Mycobacterium abscessus, M. fortuitum, e anaerobi, compresi Bacteroides fragilis, Clostridium perfringens, e Clostridioides difficile (precedentemente Clostridium difficile)
Non è efficace contro Pseudomonas aeruginosa, Providencia spp, Morganella morganii, o Proteus spp.
La tigeciclina è indicata per
Infezioni complicate intra-addominali
I pazienti trattati con la tigeciclina (in particolare quelli trattati per polmonite associata alla ventilazione meccanica) hanno avuto una mortalità più alta di quelli che hanno ricevuto altri antibiotici, risultando in un avvertimento (inquadrato di nero) da parte dell'FDA (U.S. Food and Drug Administration). In generale, la tigeciclina deve essere riservata per le infezioni da microrganismi multi-resistenti quando le altre opzioni di trattamento sono più tossiche o meno efficaci. A causa della sua attività parenterale contro C. difficile, la tigeciclina può essere un antibiotico utile quando un paziente richiede un trattamento concomitante di un'infezione da microrganismi multi-resistenti e C. difficile.
Controindicazioni alla tigeciclina
La tigeciclina è controindicata nei pazienti che hanno avuto una reazione allergica ad essa e nei bambini < 8 anni.
La tigeciclina ha un (avvertimento inquadrato di nero della FDA) perché aumenta il rischio di mortalità e quindi deve essere riservata per le situazioni in cui non ci sono alternative adeguate.
Uso della tigeciclina durante la gravidanza e l'allattamento
La tigeciclina può ledere le ossa e i denti fetali. Se una donna incinta lo assume durante il 2o o 3o trimestre, può causare una anomalia permanente di colorazione dei denti del feto.
Non è noto se la tigeciclina passi nel latte materno e il suo utilizzo in allattamento è sicuro; tuttavia, ha una limitata biodisponibilità orale.
Effetti avversi della tigeciclina
Gli effetti avversi della tigeciclina comprendono
Nausea, vomito, e diarrea
Fotosensibilità
Epatotossicità
Nausea e vomito sono frequenti. Nei pazienti trattati con la tigeciclina si possono verificare aumenti di amilasi sierica, bilirubina totale, tempo di protrombina, e transaminasi.
Sono stati riportati casi isolati di significativa disfunzione epatica e insufficienza epatica nei pazienti trattati con tigeciclina.
Molti degli effetti avversi della tigeciclina sono simili a quelle di tetracicline (p. es., fotosensibilità).
Considerazioni sul dosaggio per la tigeciclina
La dose deve essere aggiustata nei pazienti con disfunzione epatica, ma non in quelli con disfunzione renale.
I livelli sierici di warfarin possono aumentare, ma lil rapporto internazionale normalizzato (INR) non sembra aumentare.