Trattamento d'urgenza delle aritmie

Revisionato/Rivisto set 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    La diagnosi di aritmie specifiche, sebbene spesso semplice (p. es., chiara dall'ECG), a volte richiede una valutazione più dettagliata, che comprende un'anamnesi dettagliata, un esame obiettivo, e talvolta test accessori. Se l'aritmia specifica non può ancora essere identificata, le aritmie possono essere ulteriormente suddivise in una delle seguenti categorie:

    • Tachicardia a complesso largo (QRS > 0,12 msec)

    • Tachicardia a complesso stretto

    • Bradicardia

    I pazienti con aritmie possono anche essere emodinamicamente stabili o instabili (ossia, scarsamente perfusi, come in caso di ipotensione, di sospetta ischemia miocardica o di alterazione dello stato di coscienza). In attesa della diagnosi specifica dell'aritmia, i pazienti che sono emodinamicamente instabili o hanno bisogno di un trattamento urgente possono essere trattati con le seguenti misure temporanee:

    • Tachicardia con instabilità emodinamica: cardioversione

    • Tachicardia a complesso largo con stabilità emodinamica: trattare come per la tachicardia ventricolare

    • Tachicardia a complesso stretto con stabilità emodinamica: prova di adenosina, un calcio-antagonista non-diidropiridinico (verapamil o diltiazem), o possibilmente un beta-bloccante EV

    • Bradicardia: stimolazione transcutanea, atropina e/o isoproterenolo

    Approccio alle aritmie cardiache

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