Panoramica sull’immunizzazione

DiMargot L. Savoy, MD, MPH, Lewis Katz School of Medicine at Temple University
Revisionato/Rivisto apr 2024
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI
I fatti in Breve

L’immunizzazione (vaccinazione) aiuta l’organismo a difendersi contro le malattie causate da certi batteri o virus.

L’immunità (la capacità dell’organismo di difendersi dalle patologie causate da certi batteri o virus) può aver luogo naturalmente (quando si viene esposti a batteri o virus) oppure si può ottenere attraverso la vaccinazione. I soggetti vaccinati contro una malattia di solito non la contraggono oppure la contraggono solo in forma lieve. Tuttavia, poiché nessun vaccino è efficace al 100%, alcune persone vaccinate possono comunque contrarre la malattia.

I vaccini sono stati molto efficaci nella prevenzione di malattie gravi e nel miglioramento della salute a livello mondiale. Nelle società e nei Paesi in cui i vaccini vengono ampiamente utilizzati, molte malattie che un tempo erano comuni e/o fatali (per esempio la poliomielite e la difterite) oggi sono rare o sotto controllo. Una malattia, il vaiolo, è stata completamente debellata grazie alla vaccinazione.

Tuttavia, non sono ancora disponibili vaccini efficaci per molte infezioni importanti, tra cui la maggior parte delle infezioni a trasmissione sessuale (come l’infezione da HIV, la sifilide, la gonorrea e la clamidia), le infezioni trasmesse dalle zecche (ad esempio la malattia di Lyme) e molte malattie tropicali (come la malattia di Chagas).

Dall’ottobre 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato l’uso diffuso dei vaccini contro la malaria RTS,S/AS01 (RTS,S) e R21/Matrix-M per i bambini che vivono nelle regioni in cui la malaria è endemica caratterizzate da condizioni di trasmissione da moderata a elevata della malaria da Plasmodium falciparum. Si tratta di un intervento importante per prevenire la malaria, che causa centinaia di migliaia di decessi ogni anno, soprattutto tra i bambini africani. (Vedere WHO: Malaria vaccine implementation programme [OMS: Programma di attuazione del vaccino anti-malaria].)

È importante seguire le raccomandazioni relative alla vaccinazione. È molto importante per la salute, non solo a livello personale, ma anche familiare e di tutta la popolazione della comunità in cui si vive. Molte delle malattie che non vengono contratte grazie alle vaccinazioni si trasmettono facilmente da persona a persona e numerose sono ancora presenti sia negli Stati Uniti che in altri Paesi. Queste possono diffondersi rapidamente tra i bambini non vaccinati, che, a causa della facilità degli spostamenti moderni, possono essere esposti, anche se vivono in aree in cui una malattia non è diffusa.

I vaccini disponibili attualmente sono altamente efficaci e gli effetti collaterali sono rari.

Tipi di immunizzazione

Esistono due tipi di immunizzazione:

  • Immunizzazione attiva

  • Immunizzazione passiva

Immunizzazione attiva

Nell’immunizzazione attiva, si utilizzano vaccini per stimolare i naturali meccanismi di difesa del corpo umano (il sistema immunitario). I vaccini sono preparati che contengono uno dei seguenti elementi:

  • Frammenti non infettivi di batteri o virus

  • Una sostanza solitamente pericolosa (tossina) che viene prodotta da un batterio ma che è stata modificata e resa innocua (chiamata tossoide)

  • Microrganismi vivi indeboliti (attenuati), che non causano la malattia

Il sistema immunitario del corpo umano risponde al vaccino, producendo sostanze (come gli anticorpi) che riconoscono e attaccano i batteri o virus specifici in esso contenuti. Quindi, ogni volta che il soggetto è esposto agli specifici batteri o virus, l’organismo produce automaticamente questi anticorpi e altre sostanze per prevenire l’insorgenza della malattia o attenuarne gli effetti. Il processo di somministrazione di un vaccino è chiamato vaccinazione, anche se molti medici utilizzano il termine più generale di immunizzazione.

I vaccini che contengono microrganismi vivi indeboliti includono vaccini contro:

Sapevate che...

  • Molti vaccini agiscono stimolando i meccanismi di difesa naturali dell’organismo (il sistema immunitario).

Immunizzazione passiva

Nell’immunizzazione passiva, il soggetto riceve direttamente gli anticorpi contro uno specifico microrganismo infettivo (o la tossina prodotta da un microrganismo). Questi anticorpi si ottengono da varie fonti:

  • Sangue (siero) di animali (solitamente cavalli) che sono stati esposti a un microrganismo o tossina particolare e che hanno sviluppato l’immunità

  • Sangue prelevato da un ampio gruppo di individui (immunoglobulina umana aggregata)

  • Soggetti noti per avere sviluppato anticorpi a una particolare patologia (cioè individui che sono stati immunizzati o che si stanno riprendendo dalla malattia); in questo caso, si utilizza la definizione “globulina iperimmune”, perché questi soggetti hanno nel sangue livelli di anticorpi più elevati

  • Cellule che producono anticorpi (solitamente prelevate dai topi) coltivate in laboratorio

L’immunizzazione passiva è utilizzata nei soggetti con un sistema immunitario che non risponde adeguatamente a un’infezione o in coloro che contraggono un’infezione prima di poter essere vaccinati (per esempio, in seguito al morso di un animale affetto da rabbia).

L’immunizzazione passiva può essere utilizzata anche per prevenire una malattia in caso di esposizione probabile e quando il soggetto non ha il tempo per sottoporsi o completare una serie di vaccinazioni. Per esempio, una donna incinta esposta al virus della varicella ma che non è stata immunizzata contro il virus può ricevere una soluzione contenente gammaglobuline attive contro tale virus. Il virus della varicella può causare danni al feto e comportare gravi complicanze (come la polmonite) nella donna.

L’immunizzazione passiva dura solo per poche settimane, cioè fino a quando il corpo umano non elimina gli anticorpi iniettati.

Somministrazione dei vaccini

I vaccini e gli anticorpi sono, solitamente, somministrati tramite iniezione in un muscolo (per via intramuscolare) o sotto la pelle (per via sottocutanea). A volte, gli anticorpi sono iniettati in vena (per via endovenosa). Un tipo di vaccino antinfluenzale viene spruzzato nel naso.

È possibile somministrare più di un vaccino contemporaneamente, mediante l’iniezione di un vaccino combinato o iniettando separatamente vaccini differenti in sedi di iniezione diverse.

Alcuni vaccini vengono somministrati abitualmente (cioè alla maggior parte delle persone in base a un calendario raccomandato); il tossoide tetanico, per esempio, viene somministrato agli adulti, preferibilmente ogni dieci anni (Centers for Disease Control and Prevention [CDC]: Adult Immunization Schedule by Age [CDC: Calendario vaccinale per gli adulti in base all’età]). Alcuni vaccini vengono somministrati abitualmente ai bambini (vedere anche CDC: Child and Adolescent Immunization Schedule by Age [CDC: Calendario vaccinale per bambini e adolescenti in base all’età]).

Altri vaccini vengono, solitamente, somministrati soprattutto a gruppi specifici di persone. Il vaccino contro la febbre gialla, per esempio, viene somministrato soltanto alle persone che si recano in viaggio in certe zone dell’Africa e del Sud America. Al contrario, altri vaccini vengono somministrati dopo una possibile esposizione a patologie specifiche. Per esempio, a una persona che è stata morsa da un cane o un altro animale che potrebbe avere la rabbia si può somministrare il vaccino antirabbico.

Restrizioni e precauzioni in caso di vaccinazione

Nel caso di molti vaccini, l’unico motivo per il quale è opportuno evitare di sottoporsi a immunizzazione è rappresentato da:

  • Una grave reazione allergica potenzialmente letale (come una reazione anafilattica) al vaccino o a uno dei suoi ingredienti

L’allergia alle uova è comune negli Stati Uniti. Alcuni vaccini, tra cui la maggior parte dei vaccini antinfluenzali, contengono tracce di antigeni provenienti dalle uova. Secondo i CDC, i soggetti con un’anamnesi di allergia alle uova devono ricevere il vaccino antinfluenzale, indipendentemente dalla gravità di qualsiasi precedente reazione alle uova. (Vedere CDC: Summary: ‘Prevention and Control of Seasonal Influenza with Vaccines: Recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP), United States, 2023-24 [CDC: Sintesi: Prevenzione e controllo dell’influenza stagionale con i vaccini: raccomandazioni del comitato consultivo sulle prassi vaccinali (ACIP)-Stati Uniti, 2023-24]). Tutti i vaccini, compreso il vaccino antinfluenzale, devono essere somministrati da professionisti sanitari che hanno accesso all’apparecchiatura necessaria per riconoscere e trattare una grave reazione allergica.

I vaccini contenenti microrganismi vivi non devono essere utilizzati, o la vaccinazione deve essere rimandata, in presenza di alcune condizioni, come:

In alcuni casi, per prevenire la diffusione dell’infezione a persone con sistema immunitario indebolito, anche i conviventi non devono ricevere vaccini contenenti microrganismi vivi.

Se le persone cessano di assumere farmaci che sopprimono il sistema immunitario oppure ottengono un sufficiente recupero del proprio sistema immunitario indebolito, la somministrazione di vaccini contenenti virus vivi può essere sicura.

Vaccinazioni comuni nei bambini

I bambini negli Stati Uniti ricevono generalmente una serie di vaccini secondo un calendario standard (vedere CDC: Vaccines for your Children [I vaccini infantili]). Qualora si salti un vaccino, è di solito possibile somministrarlo successivamente, in base a un programma di recupero.

Vaccinazioni comuni negli adulti

Anche agli adulti possono essere raccomandati alcuni vaccini (vedere anche CDC: Recommendations for Ages 19 Years or Older [Raccomandazioni dai 19 anni in poi]). Al momento di consigliare una vaccinazione, il medico prende in considerazione alcuni fattori quali età, anamnesi, vaccinazioni effettuate da bambino, professione, provenienza geografica, progetti di viaggio e altro ancora.

Nonostante le linee guida cliniche e l’onere e le conseguenze delle malattie prevenibili con i vaccini, alcuni adulti non ricevono i vaccini raccomandati. Negli Stati Uniti la copertura vaccinale (la percentuale di persone che hanno ricevuto vaccini specifici) tra gli adulti rimane bassa per la maggior parte dei vaccini. Inoltre, la copertura per tutti i vaccini differisce in base alla razza e all’etnia con una copertura generalmente inferiore tra gli adulti di colore e ispanici rispetto agli adulti caucasici (vedere CDC: Vaccination Coverage among Adults in the United States, National Health Interview Survey, 2021 [CDC: Copertura vaccinale tra gli adulti negli Stati Uniti, Indagine sulla salute nazionale, 2021).

Tabella
Tabella

Sicurezza dei vaccini

La sicurezza dei vaccini negli Stati Uniti è monitorata dai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention, CDC). Alcuni problemi che si verificano in seguito alle vaccinazioni di routine devono essere comunicati dai medici al sistema di segnalazione degli eventi avversi correlati ai vaccini (Vaccine Adverse Event Reporting System, VAERS) dei CDC e al sistema di vigilanza dei vaccini denominato Vaccine Safety Datalink (VSD). Qualora si presenti un problema di salute dopo una vaccinazione, chiunque (medici, infermieri o qualsiasi membro della popolazione) può inviare una segnalazione al VAERS. Una segnalazione al VAERS non è sufficiente a determinare se un problema di salute è stato causato dal vaccino.

Di solito, i vaccini non causano problemi, anche se potrebbero verificarsi effetti collaterali leggeri, come indolenzimento o rossore nella sede dell’iniezione. Talvolta i genitori sono preoccupati per la sicurezza dei vaccini pediatrici.

Uno dei principali timori dei genitori è stato che alcuni vaccini, come il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) o i vaccini contenenti tiomersale (un conservante a base di mercurio), potrebbero aumentare il rischio di autismo.

Molti gruppi diversi di scienziati hanno studiato questo problema e hanno smentito categoricamente la presenza di una presunta correlazione tra vaccini e autismo (vedere Timori sulle vaccinazioni infantili nel MANUALE e la pagina FAQs About Vaccine Safety for Parents and Caregivers [Domande frequenti sulla sicurezza dei vaccini per genitori e caregiver] sul sito web dei CDC).

Comunque, la maggior parte dei produttori ha messo a punto vaccini privi di thimerosal per l’utilizzo nei lattanti e negli adulti. Le informazioni sui vaccini che attualmente contengono bassi livelli di thimerosal sono disponibili sul sito web della Food and Drug Administration (Thimerosal and Vaccines [Thimerosal e vaccini]).

Vaccinazione prima dei viaggi all’estero

Ai residenti USA che si recano in viaggio in aree dove si riscontrano malattie infettive che normalmente non sono presenti negli Stati Uniti può essere richiesto di sottoporsi a vaccinazioni specifiche prima della partenza (vedere la tabella Vaccini per viaggi all’estero). Le raccomandazioni variano frequentemente in base al tipo di epidemia.

Nella sezione Travelers’ Health (Salute dei viaggiatori), i CDC forniscono le informazioni più aggiornate sulle vaccinazioni richieste. Inoltre, i CDC offrono un servizio telefonico di informazioni, disponibile 24 ore su 24, al numero 1-800-232-4636 (CDC-INFO).

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Child and adolescent immunization schedule by age

  2. CDC: Adult immunization schedule by age

  3. CDC: Vaccine safety FAQs for parents and caregivers

  4. CDC: Travelers’ Health (salute dei viaggiatori): informazioni di viaggio relative a notifiche sanitarie e vaccinazioni in base alla destinazione

  5. Food and Drug Administration (FDA): Thimerosal and Vaccines: informazioni complete sul thimerosal (cos’è, perché viene usato nei vaccini, perché è sicuro e quanti vaccini attualmente prodotti ne sono privi)

  6. Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS): dove e come segnalare gli effetti collaterali dei vaccini

  7. Vaccine Safety Datalink (VSD): organizzazione collaborativa per il monitoraggio e la valutazione della sicurezza dei vaccini

  8. Children’s Hospital of Philadelphia: Vaccine Education Center

  9. World Health Organization (WHO): Malaria vaccine implementation programme

  10. European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC): Calendari vaccinali in tutti i Paesi dell’UE/SEE