L'anemia mieloftisica è un'anemia normocitica normocromica che si sviluppa quando il normale spazio midollare è invaso e sostituito da cellule non ematopoietiche o anomale. Le cause comprendono tumori, disturbi granulomatosi, malattie da accumulo di lipidi e mielofibrosi primaria. La fibrosi del midollo osseo si presenta spesso anche come processo secondario. Può svilupparsi splenomegalia. Caratteristiche modificazioni nel sangue periferico comprendono anisocitosi, poichilocitosi e un elevato numero di precursori dei globuli rossi e dei globuli bianchi. La diagnosi generalmente richiede una biopsia osteomidollare. Il trattamento è sintomatico e comprende misure dirette al trattamento della patologia sottostante.
(Vedi anche Panoramica sull'eritropoiesi ridotta.)
L'anemia mieloftisica si verifica quando lo spazio nel midollo osseo è infiltrato e sostituito da cellule non ematopoietiche o anomale, come le cellule tumorali, o quando il midollo osseo è sostituito da fibrosi.
I termini usati per descrivere questa anemia possono creare disorientamento. La mielofibrosi, che è una sostituzione del tessuto midollare con tessuto fibroblastico, può essere
Primaria dovuta a un cancro del midollo osseo. La mielofibrosi primaria è un difetto delle cellule staminali ematopoietiche in cui la fibrosi è il risultato di mutazioni nei geni JAK2 (Janus chinasi 2), CALR (calreticulina), o MPL (myeloproliferative leukemia virus oncogene).
Secondaria dovuta a cause al di fuori del midollo osseo, come una malattia autoimmune cronica, o come processo secondario quando il midollo è infiltrato dal tumore.
La mielosclerosi consiste nella formazione di nuovo tessuto osseo che talvolta accompagna la mielofibrosi.
La metaplasia mieloide si riferisce all'emopoiesi extramidollare in sede epatica, splenica o linfonodale che può accompagnare una mieloftisi dovuta a qualsiasi causa.
Un vecchio termine, la metaplasia mieloide agnogenica, indica la mielofibrosi primaria con metaplasia mieloide.
Eziologia dell'anemia mieloftisica
La causa più frequente di anemia mielopatica è
Sostituzione del midollo osseo da parte del cancro metastatico
I tumori solitamente coinvolti sono la mammella o la prostata; meno spesso ne sono la causa i tumori dei reni, polmoni, surreni o della tiroide. L'emopoiesi extramidollare tende a essere modesta.
Altre cause comprendono disturbi mieloproliferativi come la mielofibrosi primaria o la mielofibrosi in evoluzione da policitemia vera o trombocitemia essenziale; altre cause di fibrosi del midollo osseo, come la sindrome delle piastrine grigie o la mielofibrosi autoimmune; e l'infiltrazione del midollo da malattie granulomatose e patologie da accumulo lipidico come la malattia di Gaucher.
La diminuzione del tessuto emopoietico funzionale a causa dell'infiltrazione del midollo osseo è la principale causa di anemia.
Sintomatologia dell'anemia mieloftisica
La metaplasia mieloide può determinare splenomegalia, in particolare nei pazienti con patologie da accumulo. Nei casi gravi, possono essere presenti i sintomi dell'anemia e del disturbo sottostante. La splenomegalia massiva può provocare pressione addominale, senso di sazietà precoce, cachessia, ipertensione portale e dolore addominale al quadrante superiore sinistro; può essere presente epatomegalia. L'epatosplenomegalia è rara con la mielofibrosi a causa di neoplasie maligne.
Diagnosi dell'anemia mieloftisica
Emocromo con formula, indici dei globuli rossi, conta dei reticolociti e striscio periferico
Esame del midollo osseo
L'anemia mieloftisica è sospettata nei pazienti con anemia normocitica, in particolare quando sono presenti splenomegalia o un potenziale tumore sottostante. Se si sospetta l'anemia mieloftisica, deve essere eseguito uno striscio periferico, perché un quadro leucoeritroblastico (cellule mieloidi ed eritroidi immature come mielociti e metamilocociti e normoblasti o altri globuli rossi nucleati) suggerisce un'anemia mieloftisica. L'emopoiesi extramidollare o la distruzione dei sinusoidi midollari causano la liberazione di cellule mieloidi immature e di globuli rossi nucleati nella periferia. Sono presenti anche globuli rossi di forma anomala, generalmente a forma di lacrima (dacrociti).
L'anemia, di solito di grado moderato a severo, è tipicamente normocitica, ma può essere lievemente macrocitica. La morfologia dei globuli rossi può presentare notevoli alterazioni (anisocitosi e poichilocitosi) in dimensione e forma. Il conteggio dei globuli bianchi può variare. La conta piastrinica è spesso bassa e le piastrine sono spesso di grandi dimensioni e di forma bizzarra.
Benché l'esame di sangue periferico possa essere di aiuto, la diagnosi generalmente richiede l'esame del midollo osseo. Le indicazioni comprendono un quadro leucoeritroblastico e un'inspiegabile splenomegalia. Il midollo può essere difficile da aspirare; di solito è necessaria una biopsia osteomidollare. I risultati variano a seconda della malattia sottostante. L'eritropoiesi è solitamente normale o diminuita, ma può essere aumentata quando la policitemia vera è la causa della mielofibrosi. L'ematopoiesi può essere presente nella milza e nel fegato ma è inefficace.
La RX, se ottenuta accidentalmente, può evidenziare lesioni ossee (mielosclerosi) caratteristiche di una mielofibrosi di lunga data o altre alterazioni ossee (ossia, lesioni osteoblastiche o litiche di un tumore), che suggeriscono la causa dell'anemia.
Trattamento dell'anemia mieloftisica
Trattamento della malattia sottostante
Trasfusioni secondo necessità
Per la mielofibrosi primaria, inibitori della chinasi JAK2 o trapianto di midollo osseo
La patologia sottostante va trattata. La gestione è di supporto con trasfusioni e integrazione di acido folico.
Punti chiave
L'anemia mieloftisica è un'anemia normocitica normocromica che si sviluppa quando il normale spazio midollare è invaso e sostituito da cellule non ematopoietiche o anomale.
La causa più frequente è la sostituzione del midollo osseo da cancro metastatico; altre cause comprendono malattie mieloproliferative, malattie granulomatose, e malattie da accumulo di lipidi.
Sospettare un'anemia mieloftisica nei pazienti con anemia normocitica e reperti caratteristici sullo striscio periferico, in particolare in quelli con splenomegalia o un disturbo causale noto; confermare con esame del midollo osseo.
Trattare la causa e trasfondere secondo necessità.