- Monitoraggio ambulatoriale del pH esofageo
- Anoscopia e sigmoidoscopia
- Endoscopia
- Analisi gastrica
- Planimetria per impedenza
- Laparoscopia
- Manometria
- Intubazione nasogastrica o intubazione intestinale
- Scansioni nucleari per il sistema gastrointestinale
- Paracentesi
- Studi RX e altre metodiche contrastografiche di imaging del tratto gastrointestinale
- Altre procedure gastrointestinali diagnostiche e terapeutiche
Test del respiro (breath test)
I test del respiro (breath test) generalmente comportano l'ingestione di un substrato che viene poi metabolizzato dai batteri gastrointestinali o dagli enzimi digestivi. I metaboliti del substrato ingerito vengono quindi misurati nel respiro esalato del paziente.
Vari test del respiro (breath test) aiutano a diagnosticare condizioni come
Infezione da Helicobacter pylori: test del respiro (urea breath test) all'urea
Malassorbimento di carboidrati: test del respiro (urea breath test) all'idrogeno (H2) (breath test al lattosio o al fruttosio)
Proliferazione batterica dell'intestino tenue: test del respiro glucosio-idrogeno o lattulosio-idrogeno (urea breath test)
Deficit congenito di sucrasi-isomaltasi: test del respiro al carbonio-13 (1)
Capsula wireless per la motilità
Lo studio della motilità con capsula wireless comporta l'utilizzo di un dispositivo ingeribile che misura costantemente la pressione e il pH dell'ambiente intraluminale mentre il dispositivo transita attraverso il tratto gastrointestinale. Questo esame viene utilizzato per la misurazione del tempo di transito, il profilo pressorio e la motilità dell'intero tratto gastrointestinale e delle sue singole regioni (stomaco, intestino tenue, colon). Questo strumento può aiutare a valutare lo svuotamento gastrico, così come il transito del piccolo intestino e del colon, nei pazienti che con sintomi di esordio che suggeriscono disturbi della motilità.
Neuromodulazione/neurostimolazione
La stimolazione elettrica dei nervi gastrointestinali può essere utilizzata per trattare vari disturbi della motilità gastrointestinale.
Si pensa che un basso tono parasimpatico sia la causa della dismotilità gastrointestinale. La neuromodulazione aumenta il tono parasimpatico migliorando così la peristalsi e il transito gastrointestinale di cibo e gas. Inoltre, la neuromodulazione può influenzare le vie del dolore viscerale e centrale, colpendo così alcuni dei meccanismi fisiopatologici che si ritiene causino disturbi come la sindrome dell'intestino irritabile.
La stimolazione elettrica gastrica è stata utilizzata in pazienti con gastroparesi diabetica o idiopatica per il trattamento dei sintomi refrattari, in particolare nausea e vomito (2). La stimolazione elettrica gastrica si ottiene attraverso il posizionamento chirurgico di elettrodi nello stomaco. L'uso della stimolazione elettrica gastrica non è molto diffuso ed è disponibile solo in centri specializzati per pazienti selezionati.
Gli stimolatori sacrali sono usati per trattare l'incontinenza fecale (3). La stimolazione del nervo sacrale aumenta il tono rettale e si traduce in un minor numero di episodi di incontinenza. Gli stimolatori sacrali sono inizialmente posizionati esternamente per determinarne l'efficacia e poi impiantati mediante una procedura minimamente invasiva, abitualmente da un chirurgo.
La stimolazione del nervo vago, l'agopuntura e la stimolazione neurale elettrica transcutanea sono state esplorate per trattare varie condizioni gastrointestinali, tra cui la sindrome dell'intestino irritabile con stipsi.
Riferimenti
1. Chey WD, Cash B, Lembo A, Patel DB, Scarlata K. Congenital sucrase-isomaltase deficiency: What, when, and how. Gastroenterol Hepatol. 2020 Oct;16(10):52.
2. Camilleri M, Sanders KM. Gastroparesis. Gastroenterology. 2022;162(1):68-87.e1. doi:10.1053/j.gastro.2021.10.028
3. Rao SSC, Xiang X, Sharma A, et al. Translumbosacral Neuromodulation Therapy for Fecal Incontinence: A Randomized Frequency Response Trial. Am J Gastroenterol. 2021;116(1):162-170. doi:10.14309/ajg.0000000000000766
