Polipi del colon e del retto

DiAnthony Villano, MD, Fox Chase Cancer Center
Revisionato/Rivisto ott 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Un polipo intestinale è una massa di tessuto che origina dalla parete dell'intestino e protrude nel lume. La maggior parte è asintomatica tranne che per un sanguinamento minimo, di solito, occulto. Il problema principale è la trasformazione maligna; la maggior parte dei cancri del colon insorge su un polipo adenomatoso precedentemente benigno. La diagnosi viene posta mediante l'endoscopia. La terapia consiste nella rimozione chirurgica.

I polipi possono essere sessili o peduncolati e variano considerevolmente per dimensioni. L'incidenza dei polipi varia dal 7 al 50%; la percentuale maggiore comprende anche polipi molto piccoli (solitamente polipi iperplastici o adenomi), riscontrati all'autopsia. I polipi, spesso multipli, sono più comuni nel retto e nel sigma e diminuiscono di frequenza andando verso il cieco. I polipi multipli possono rappresentare una poliposi adenomatosa familiare. Circa il 25% dei pazienti con un cancro del grosso intestino presenta anche polipi adenomatosi satelliti.

I polipi adenomatosi (neoplastici) rappresentano il problema maggiore. Tali lesioni sono classificate istologicamente come adenomi tubulari, adenomi tubulo-villosi o adenomi villosi. La probabilità di malignità in un polipo adenomatoso al momento della sua scoperta è in rapporto alle dimensioni, al tipo istologico e al grado della displasia; un adenoma tubolare del diametro di 1,5 cm ha un rischio del 2% di contenere un cancro versus un rischio del 35% degli adenomi villosi di 3 cm. L'adenoma dentellato ("serrated adenoma") è un tipo un po' più aggressivo di adenoma e si può sviluppare da polipi iperplastici.

I polipi non adenomatosi (non neoplastici) comprendono polipi iperplastici, amartomi (vedi Sindrome di Peutz-Jeghers), polipi giovanili, pseudopolipi, lipomi, leiomiomi e altri tumori più rari. I polipi giovanili si sviluppano nei bambini, tipicamente crescono oltre la capacità del proprio apporto ematico e a un certo punto si autoamputano durante o dopo la pubertà. Il trattamento è necessario solo se si verifica un'emorragia incontrollabile o un'invaginazione. I polipi infiammatori e gli pseudopolipi si sviluppano nella colite ulcerosa cronica e nel morbo di Crohn del colon. I polipi multipli giovanili (ma non quelli sporadici) hanno un maggior rischio di cancerizzazione. Il numero specifico dei polipi che comporta un rischio aumentato di cancerizzazione non è noto.

Esempi di polipi colorettali
Polipo sessile
Polipo sessile

Questa immagine mostra un polipo sessile multilobulato, che alla biopsia si è rivelato essere un adenoma tubulare benigno.

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Immagine procurata da David M. Martin, MD.

Polipo peduncolato
Polipo peduncolato

Questa immagine mostra un polipo peduncolato, che alla biopsia si è rivelato essere un adenoma tubulare benigno.

Immagine procurata da David M. Martin, MD.

Adenoma tubulo-villoso
Adenoma tubulo-villoso

Questa immagine mostra un polipo sessile, che alla biopsia si è rivelato essere un adenoma tubulovilloso.

Immagine procurata da David M. Martin, MD.

Sintomatologia dei polipi colorettali

La maggior parte dei polipi è asintomatica. Il sanguinamento dal retto, di solito occulto e raramente massivo, è il disturbo più frequente.

I crampi, il dolore addominale o l'ostruzione compaiono in caso di lesioni di grandi dimensioni.

I polipi rettali possono essere palpabili all'esplorazione rettale. Occasionalmente un polipo con un lungo peduncolo può prolassare attraverso l'ano.

Raramente, i grandi adenomi villosi possono causare una diarrea acquosa con conseguente ipokaliemia.

Diagnosi dei polipi colorettali

  • Colonscopia

La diagnosi di polipi del colon viene di solito fatta tramite colonscopia. Il clisma opaco, in particolare a doppio contrasto, è efficace, ma si preferisce la colonscopia dato che i polipi possono essere anche rimossi durante questa procedura. Poiché i polipi del retto sono spesso multipli e possono coesistere con un cancro, è indispensabile eseguire una colonscopia completa che arrivi fino al cieco, anche quando la lesione è visibile con la sigmoidoscopia flessibile.

Durante la colonscopia, tutti i polipi osservati vengono rimossi e valutati per un possibile cancro.

Trattamento dei polipi colorettali

  • Rimozione completa durante la colonscopia

  • A volte di seguito resezione chirurgica

  • Follow-up di sorveglianza con colonscopia

I polipi devono essere rimossi completamente con una pinza o una pinza da biopsia durante la colonscopia totale. Se la rimozione endoscopica non è possibile, deve essere eseguita una laparotomia.

Il trattamento successivo dipende dall'istologia del polipo. Se l'epitelio displastico non invade la muscularis mucosae, la linea di resezione nel peduncolo del polipo è netta e la lesione è ben differenziata sono sufficienti l'escissione endoscopica e uno stretto follow up endoscopico. Nei pazienti con un'invasione neoplastica profonda, una linea di resezione non chiara o una lesione scarsamente differenziata, si deve eseguire una resezione segmentaria del colon. Dato che l'invasione della muscularis mucosae permette l'accesso ai linfatici e aumenta il potenziale per le metastasi linfonodali, questi pazienti devono essere sottoposti a controlli successivi (come nel cancro del colon).

La programmazione di esami di follow up dopo polipectomia è controversa e varia in base al numero, alle dimensioni e al tipo di polipi rimossi (1). Per esempio, linee guida raccomandano di ripetere una colonscopia totale (o clisma opaco se la colonscopia totale è impossibile da eseguire) 3 anni dopo la rimozione di un adenoma tubulare ≥ 10 mm o di un adenoma villoso di qualsiasi dimensione.

Riferimento relativo al trattamento

  1. 1. Gupta S, Lieberman D, Anderson JC, et al: Recommendations for Follow-Up After Colonoscopy and Polypectomy: A Consensus Update by the US Multi-Society Task Force on Colorectal Cancer. Am J Gastroenterol 115(3):415-434, 2020. doi: 10.14309/ajg.0000000000000544

Prevenzione dei polipi colorettali

L'aspirina e gli inibitori della cicloossigenasi-2 (COX-2) possono aiutare a prevenire la formazione di nuovi polipi nei pazienti affetti da polipi o da cancro del colon (1). I potenziali benefici della terapia a lungo termine con questi agenti devono essere valutati rispetto ai potenziali effetti avversi (p. es., sanguinamento, disfunzione renale).

Riferimento relativo alla prevenzione

  1. 1. Cook NR, Lee IM, Zhang SM, et al: Alternate-day, low-dose aspirin and cancer risk: Long-term observational follow-up of a randomized trial. Ann Int Med 159:77–85, 2013. doi: 10.7326/0003-4819-159-2-201307160-00002

Punti chiave

  • I polipi del colon sono comuni; tassi di incidenza da 7 a 50% (a seconda del metodo diagnostico utilizzato).

  • La preoccupazione principale è la trasformazione maligna, che avviene a velocità diverse a seconda delle dimensioni e del tipo di polipi.

  • Il sintomo principale è il sanguinamento, di solito occulto e raramente massiccio.

  • La colonscopia è la procedura diagnostica e terapeutica raccomandata.

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. U.S. Multi-Society Task Force on Colorectal Cancer: Recommendations for Follow-Up After Colonoscopy and Polypectomy: A Consensus Update (2020)

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