Esempi di patologie associate a difetti della neurotrasmissione

Patologia

Fisiopatologia

Trattamento

Squilibri neurotrasmettitoriali

Malattia di Alzheimer

Depositi di beta-amiloide extracellulare, grovigli neurofibrillari intracellulari e placche senili, in particolare nel sistema limbico (p. es., ippocampo), nelle aree di associazione della corteccia e nei neuroni che sintetizzano e utilizzano l'acetilcolina (p. es., nel nucleo basale di Meynert e nelle sue vaste proiezioni alla corteccia)

Gli inibitori dell'acetilcolinesterasi (donepezil, rivastigmina, galantamina) ritardano la degradazione sinaptica dell'acetilcolina, migliorando così, seppur in modo lieve, le funzioni cognitive e la memoria.

La memantina, un antagonista del recettore N-metil-d-aspartato, può rallentare la progressione della malattia e aumentare il grado di autonomia.

I trattamenti futuri possono coinvolgere farmaci che aumentano i livelli di H2S nel cervello e quindi migliorare la memoria a breve termine o influenzare i livelli di monossido di azoto (NO) nel cervello e quindi migliorare la memoria a lungo termine.

Ansia

Può riflettere una ridotta attività gabaergica, forse dovuta a uno squilibrio degli inibitori endogeni, degli agonisti recettoriali dell'acido gamma-aminobutirrico o di entrambi

Può anche comportare squilibri nelle risposte a noradrenalina e 5-idrossitriptamina

Le benzodiazepine aumentano le probabilità di apertura dei canali del cloro modulata dall'acido gamma-aminobutirrico attraverso l'attivazione dei recettori GABA-A.

Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina sono i farmaci di prima scelta per il trattamento a lungo termine, dal momento che può svilupparsi tolleranza alle benzodiazepine.

Disturbi dello spettro autistico

Possibile ipertono serotoninergico, che insorge nel 30-50% dei soggetti autistici, senza alcuna evidenza di alterazioni centrali della 5-idrossitriptamina

Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e il risperidone possono essere utili.

Danno cerebrale

Danno (p. es., traumi, ipossia, convulsioni prolungate) in grado di stimolare un eccessivo rilascio di neurotrasmettitori eccitatori (p. es., glutammato) e accumulo intracellulare di calcio, che contribuiscono alla morte neuronale

I calcio-antagonisti, la glicina e gli antagonisti tradizionali dei recettori N-metil-d-aspartato (p. es., destrometorfano, ketamina) possono ridurre l'estensione del danno neuronale nei modelli sperimentali di ischemia, ma non sono risultati efficaci nell'uomo.

Depressione

Alterazioni complesse della trasmissione colinergica, catecolaminergica (noradrenergica, dopaminergica) e serotoninergica (5-idrossitriptamina)

Possibile coinvolgimento di altri ormoni e neuropeptidi (p. es., sostanza P, dopamina, acetilcolina, acido gamma-aminobutirrico)

Gli antidepressivi riducono l'attività dei recettori, direttamente o indirettamente, inibendo la ricaptazione della serotonina (5-idrossitriptamina) (come nel caso degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e della noradrenalina o della dopamina mediante il blocco delle monoamino ossidasi.

Il blocco di 5-HT2A/2C (un tipo di recettore 5-idrossitriptamina ben rappresentato nell'area prefrontale) può aumentare l'efficacia degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (p. es., trazodone).

Epilessia

Crisi caratterizzate da un'improvvisa scarica sincrona ad alta frequenza prodotta da gruppi di neuroni localizzati in specifiche aree cerebrali, forse causata da un'aumentata attività glutammatergica o da una riduzione di quella GABAergica

La fenitoina, la lamotrigina, la carbamazepina, il valproato, il topiramato e alcuni altri anticonvulsivanti (p. es., zonisamide, oxcarbazepina) stabilizzano i canali del sodio voltaggio-dipendenti.

L'etosuccimide e il gabapentin diminuiscono alcune correnti del calcio.

La fenitoina inoltre riduce l'eccessivo rilascio di neurotrasmettitori.

La lamotrigina può ridurre i livelli di glutammato e aspartato.

Il fenobarbitale e le benzodiazepine potenziano l'attivazione dell'acido gamma-aminobutirrico attraverso il complesso recettore GABA-A del canale del cloro.

La tiagabina blocca la captazione gliale di acido gamma-aminobutirrico.

Il valproato aumenta i livelli di acido gamma-aminobutirrico.

Il topiramato aumenta l'attività dell'acido gamma-aminobutirrico.

Malattia di Huntington (corea)

Danno neuronale principalmente a carico di corteccia e striato a causa dell'espansione della poliglutammina (codificata dalla tripletta CAG), prodotta da un gene anomalo sul cromosoma 4 (il gene anomalo produce in maniera esagerata la proteina huntingtina, che può combinarsi con molecole che inducono un'eccessiva stimolazione di cellule attraverso aminoacidi neurotrasmettitori come il glutammato)

Non esiste alcuna terapia specifica, tuttavia i farmaci che bloccano i recettori N-metil-d-aspartato possono contrastare gli effetti tossici di un eccesso di glutammato.

I farmaci GABA-mimetici sono inefficaci.

Mania

Aumento dell'attività di noradrenalina e dopamina, ridotti livelli di 5-idrossitriptamina e alterata neurotrasmissione glutammatergica

Il litio è il farmaco di prima scelta. Riduce il rilascio di noradrenalina e aumenta la sintesi di 5-idrossitriptamina.

Il valproato e la lamotrigina sono utili, forse attraverso la normalizzazione della trasmissione del glutammato.

Il topiramato blocca i canali del Na voltaggio-dipendenti, aumenta l'attività del GABA in alcuni sottotipi del recettore GABA-A, antagonizza il sottotipo AMPA/kainato del recettore del glutammato e inibisce l'enzima anidrasi carbonica, in particolare gli isozimi II e IV.

Il gabapentin è ritenuto legarsi alla subunità alfa-/delta (1 e 2) del canale del calcio voltaggio-dipendente nel sistema nervoso centrale.

Il carbamazepina e l'oxcarbazepina stabilizzano i canali del sodio voltaggio-dipendenti.

Sindrome neurolettica maligna

Blocco dei recettori D2 della dopamina indotto dai farmaci (p. es., antipsicotici, metilfenidato) o dalla brusca sospensione di un agonista dopaminergico, con conseguenti rigidità muscolare, febbre, alterazione dello stato di coscienza e instabilità autonomica

La terapia con un agonista D2 (p. es., bromocriptina) risolve i disturbi della neurotrasmissione.

Altri farmaci sono utilizzati in caso di necessità (p. es., il dantrolene, un bloccante muscolare diretto, viene utilizzato per risolvere gli spasmi muscolari).

Dolore

Danno tissutale che provoca il rilascio di sostanza P e di glutammato nel corno posteriore del midollo spinale e il rilascio di altre macromolecole che mediano segnali dolorosi, come la proteina correlata al gene della calcitonina (che può dilatare i vasi sanguigni cranici e causare dolore emicranico) e la neurochinina A e la bradichinina, che sono localizzate principalmente nelle lamine II e IV del midollo spinale

Ulteriore modulazione di questi segnali da parte delle endorfine (nel midollo spinale) e della 5-idrossitriptamina e della noradrenalina (nelle vie discendenti che hanno origine nel cervello)

I FANS inibiscono la sintesi delle prostaglandine selettivamente (attraverso gli inibitori della cicloossigenasi-2 [COX-2], p. es., celecoxib e parecoxib) o non selettivamente (con inibitori della cicloossigenasi-1 e 2 [COX-1 e -2], p. es., ibuprofene, naprossene) e riducono la formazione dell'impulso doloroso.

Gli analgesici oppiacei (p. es., morfina) attivano i recettori per le endorfine/encefaline (mu, delta, e kappa) riducendo la trasmissione dell'impulso dolorifico.

Nuovi trattamenti che possono bloccare i recettori della proteina correlata al gene della calcitonina possono trattare il dolore nel sistema nervoso. Questi trattamenti alterano la segnalazione della proteina correlata al gene della calcitonina e quindi alleviano il dolore durante l'emicrania; essi possono essere considerati per il trattamento del dolore facciale, delle neuropatie diabetiche e del dolore dopo i trattamenti antitumorali.

Parkinsonismo

Inibizione del sistema dopaminergico dovuta al blocco dei recettori dopaminergici da parte di farmaci antipsicotici

I farmaci anticolinergici riducono l'attività colinergica e ristabiliscono l'equilibrio tra il sistema colinergico e quello dopaminergico.

Morbo di Parkinson

Perdita dei neuroni dopaminergici della pars compacta della substantia nigra e di altre aree, con ridotti livelli di dopamina e metencefalina e alterazione dell'equilibrio dopamina/acetilcolina con conseguente iperattività dell'acetilcolina striatale

La L-dopa raggiunge lo spazio sinaptico, viene captata dall'assone attraverso i neuroni presinaptici della sostanza nera ed è decarbossilata a dopamina, che viene poi escreta nello spazio per attivare i recettori dendritici della dopamina. L'amantadina aumenta il rilascio presinaptico di dopamina; gli agonisti (della dopamina) stimolano i recettori della dopamina, sebbene la bromocriptina, il pramipexolo e il ropinirolo si leghino solo ai sottotipi D2, D3, e D4 di recettori della dopamina.

I farmaci anticolinergici riducono l'attività del sistema colinergico, ripristinando il bilancio tra dopamina e acetilcolina.

Gli inibitori delle monoamino ossidasi di tipo B prevengono la ricaptazione della dopamina, aumentandone i livelli. La selegilina, un inibitore delle monoamino ossidasi di tipo B, impedisce la degradazione della dopamina e pertanto prolunga la risposta alla levodopa, consentendo di ridurre il dosaggio di carbidopa/levodopa.

Anche gli inibitori delle catecolo O-metiltransferasi impediscono la degradazione della dopamina.

Schizofrenia

Aumentata liberazione presinaptica, sintesi di dopamina, aumentata sensibilità o densità dei recettori dopaminergici postsinaptici, o una combinazione di tutti questi fattori

I farmaci antipsicotici bloccano i recettori per la dopamina e riducono l'iperattività dopaminergica a livelli normali.

L'aloperidolo blocca preferenzialmente i recettori D2 e D3 (alta affinità) e D4 (bassa affinità) nelle aree mesocorticali.

La clozapina ha un'elevata affinità di legame con i recettori D4 e 5-HT2, suggerendo un coinvolgimento del sistema serotoninergico (5-idrossitriptamina) nella patogenesi della schizofrenia e nella sua risposta alla terapia. La clozapina comporta un rischio significativo di leucopenia.

Anche l'olanzapina e il risperidone, in maniera analoga all'aloperidolo, hanno un'elevata affinità per i recettori 5-HT2 D2.

Discinesie tardive

Ipersensibilità dei recettori dopaminergici dovuta a blocco cronico da parte di farmaci antipsicotici

La riduzione delle dosi di antipsicotici può ridurre l'ipersensibilità dei recettori dopaminergici; tuttavia, in alcuni casi, le modifiche possono essere irreversibili.

Neurotrasmettitori normali che vengono bloccati o distrutti dal sistema immunitario

Miastenia grave

Dipende dall'inattivazione dei recettori per l'acetilcolina e dalle modificazioni istochimiche postsinaptiche a livello della placca neuromuscolare dovute a reazioni autoimmuni

I farmaci anticolinesterasici inibiscono l'acetilcolinesterasi, aumentano i livelli di acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare e stimolano i recettori residui, aumentando l'attivazione muscolare.

Ridotta captazione neuronale di neurotrasmettitori

Sclerosi laterale amiotrofica

Degenerazione dell'i e II motoneurone, forse causata in parte dalla neurotossicità del glutammato

Il riluzolo, che inibisce la trasmissione glutammatergica, aumenta lievemente la sopravvivenza.

Neurotrasmettitori normali ma con difetti dei canali ionici

Atassie episodiche

Difetto dei canali del potassio voltaggio-dipendenti, che causano miochimie distali e alterata coordinazione

Il trattamento con acetazolamide è efficace in alcuni tipi di atassia episodica.

Paralisi periodica iperkaliemica

Riduzione dell'inattivazione del canale del sodio

Gli attacchi gravi possono essere interrotti dal calcio gluconato, dal glucosio e dall'insulina.

Paralisi periodica ipokaliemica

Difetto dei canali del calcio voltaggio-dipendenti

Le crisi acute possono essere arrestate mediante sali di potassio.

L'acetazolamide è efficace per la prevenzione.

Sindrome di Lambert-Eaton*

Anticorpi che riducono il rilascio presinaptico di acetilcolina

I corticosteroidi, la 3,4-diaminopiridina (DAP), la guanidina, le immunoglobuline EV (IVIG/IgEV), e la plasmaferesi possono essere utili.

Paramiotonia congenita

Alterazione dei canali del sodio voltaggio-dipendenti, che determina una miotonia indotta dal freddo e astenia episodica

La mexiletina (un bloccante del canale del sodio) e l'acetazolamide (un inibitore dell'anidrasi carbonica) possono essere utili.

Encefalite di Rasmussen

Produzione postvirale di anticorpi contro i recettori del glutammato, che colpisce i canali glutammato-dipendenti

Forma più peculiare di epilessia parziale continua

I corticosteroidi e i farmaci antivirali sono generalmente inefficaci.

L'emisferectomia funzionale (p. es., taglio del corpo calloso) può permettere di controllare le crisi qualora non avvenga una remissione spontanea.

Iperekplexia, sindrome del bambino rigido

Mutazione nel gene per la subunità alfa-1 del canale glicina-dipendente

Caratterizzata da rigidità, mioclono notturno e un riflesso di soprassalto esagerato, con iperreflessia e cadute

Il clonazepam o altri anticonvulsivanti (p. es., fenitoina, fenobarbitale, diazepam, valproato) possono produrre un miglioramento.

Avvelenamento

Botulismo

Inibizione del rilascio di acetilcolina dai motoneuroni causata dalla tossina del Clostridium botulinum

Non esiste alcuna terapia farmacologica.

Piccole quantità di tossina sono usate per trattare alcune distonie, la spasticità, il dolore neuropatico e l'emicrania cronica o esteticamente per ridurre le rughe cutanee.

Avvelenamento da funghi

Amanita muscaria: contiene l'acido ibotenico (che ha effetti simili a quelli del glutammato) e un metabolita simile al muscimolo (che ha effetti simili a quelli dell'acido gamma-aminobutirrico)

Inocybe e Clitocybe spp: stimolazione dei recettori muscarinici da parte della muscarina e di composti correlati

Il trattamento è di supporto in quanto nessun farmaco è in grado di far regredire gli effetti sulla neurotrasmissione.

L'atropina aiuta a far regredire le manifestazioni muscariniche.

Organofosfati

Inibizione irreversibile dell'acetilcolinesterasi e marcato aumento dei livelli di acetilcolina nello spazio sinaptico

La pralidossima rimuove la tossina dall'acetilcolinesterasi e aiuta a far terminare le manifestazioni nicotiniche e muscariniche.

L'atropina aiuta rapidamente a eliminare gli effetti muscarinici.

Veleno di serpente di Bungarus multicinctus (bungarus fasciatus di Taiwan)

Blocca i recettori dell'acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare mediante la tossina alfa-Bungarus

L'antitossina sembra essere efficace ed è disponibile.

*La sindrome di Eaton-Lambert è una sindrome paraneoplastica anticorpi-mediata che insorge in genere nel carcinoma polmonare a piccole cellule. Può essere presente prima che il tumore si manifesti.

CGRP = calcitonin gene-related peptide; CRF = corticotropin (ACTH)-releasing factor; GABA = acido gamma-aminobutirrico; H2S = acido solfidrico; 5-HT = serotonina; IVIG/IgEV = Immunoglobuline EV; MAO = monoamino ossidasi; MAO-B = IMAO tipo B; NMDA = N-metile-d-spartato; NO = ossido nitrico; FANS = farmaco antinfiammatorio non steroideo; PIP2 = fosfatidilinositolo 4,5-bisfosfato; ISRS= inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina.

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