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Intossicazione da funghi

DiGerald F. O’Malley, DO, Grand Strand Regional Medical Center;
Rika O’Malley, MD, Grand Strand Medical Center
Reviewed ByDiane M. Birnbaumer, MD, David Geffen School of Medicine at UCLA
Revisionato/Rivisto giu 2022 | Modificata set 2022
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Numerose specie di funghi determinano effetti tossici se ingerite. Le tossine e quindi i sintomi variano a seconda della specie. L'identificazione delle diverse specie è difficile, per cui il trattamento solitamente è guidato dai sintomi.

(Vedi anche Principi generali di intossicazione.)

In natura distinguere le specie tossiche da quelle non tossiche è difficile, anche per le persone con grande esperienza. Le regole popolari non sono affidabili, inoltre le stesse specie presentano gradi differenti di tossicità a seconda del luogo e del momento di raccolta. Se i pazienti hanno ingerito funghi non noti, identificare la specie può indirizzare verso uno specifico trattamento. Tuttavia, poiché è raro reperire immediatamente un esperto micologo per un consulto, il trattamento dei pazienti che manifestano sintomi dopo aver mangiato dei funghi è solitamente dettato dalla clinica. Se è disponibile un campione del fungo, residuo del cibo oppure recuperato dall'aspirato gastrico del paziente, questo può essere inviato a un micologo per il riconoscimento.

Tutti i funghi tossici causano vomito e dolore addominale; gli altri sintomi variano in modo significativo a seconda del tipo di fungo coinvolto. Generalmente, i funghi che causano sintomi precoci (entro 2 h) sono meno pericolosi di quelli che provocano sintomi più tardivamente (in genere dopo 6 h).

La terapia per la maggior parte degli avvelenamenti da funghi è sintomatica e di supporto. Il carbone attivato può essere utile a limitare l'assorbimento. Numerosi antidoti sono stati testati, soprattutto per le specie di Amanita, ma nessuno ha mostrato risultati costantemente positivi.

Sintomi gastrointestinali precoci

I funghi che causano sintomi gastrointestinali precoci (p. es., Chlorophyllum molybdites, e piccoli funghi scuri che spesso crescono nei prati) causano gastroenteriti, a volte con cefalea o mialgie. La diarrea è talvolta sanguinolenta.

I sintomi si risolvono tipicamente in 24 h.

Il trattamento è di supporto.

Sintomi neurologici iniziali

I funghi che causano sintomi neurologici precoci comprendono i funghi allucinogeni, abitualmente ingeriti a scopo voluttuario, che contengono psilocibina, un allucinogeno. I più frequenti sono i funghi del genere Psilocybe, ma anche altri generi contengono la psilocibina.

I sintomi iniziano entro 15-30 minuti e si manifestano con euforia, immaginazione esaltata e allucinazioni. Sono comuni tachicardia e ipertensione e nei bambini può comparire iperpiressia; comunque, gravi complicanze sono rare.

Il trattamento a volte comprende la sedazione (p. es., con benzodiazepine).

Sintomi muscarinici iniziali

Alcuni funghi contengono tossine che stimolano i recettori colinergici muscarinici, mimando così gli effetti dell'acetilcolina su questi recettori (le tossine non stimolano i recettori colinergici nicotinici). I funghi che causano sintomi muscarinici precoci comprendono i membri dei generi Inocybe e Clitocybe.

I sintomi possono comprendere miosi, broncorrea, bradicardia, diaforesi, respiro sibilante e crampi (sindrome SLUDGE, salivation, lacrimation, urination, defecation, gastrointestinal, emesis) (vedi tabella Sindromi tossiche comuni). I sintomi di solito sono lievi, compaiono entro 30 minuti e si risolvono entro 12 h.

Per trattare i gravi sintomi muscarinici (p. es., respiro sibilante, bradicardia) viene somministrata atropina.

Sintomi gastrointestinali ritardati

I funghi che causano sintomi gastrointestinali tardivi comprendono i membri dei generi Amanita, Gyromitra, e Cortinarius.

Tra la specie di Amanita quella più tossica è Amanita phalloides, responsabile del 95% dei decessi per intossicazione da funghi. La gastroenterite iniziale, che può comparire tra 6 e 12 h dopo l'ingestione, può essere grave; si può sviluppare ipoglicemia. I sintomi iniziali si riducono per alcuni giorni; successivamente si sviluppa un'insufficienza epatica e talvolta un'insufficienza renale. La terapia iniziale prevede uno stretto monitoraggio della glicemia e, possibilmente, la somministrazione di dosi ripetute di carbone attivo. Il trattamento dell'insufficienza epatica richiede il trapianto epatico; altri trattamenti specifici (p. es., N-acetilcisteina, penicillina ad alte dosi, silibinina, emulsione lipidica EV) non sono di provata efficacia.

I funghi Amanita smithiana causano gastroenterite tardiva, di solito 6 a 12 h dopo l'ingestione, e insufficienza renale acuta (di solito entro 1-2 settimane dopo l'ingestione) che spesso richiede la dialisi.

I funghi della specie Gyromitra possono provocare ipoglicemia contemporaneamente o poco dopo l'insorgenza della gastroenterite. Ulteriori manifestazioni comprendono tossicità a carico del sistema nervoso centrale (p. es., convulsioni) e, dopo alcuni giorni, sindrome epato-renale. La terapia iniziale prevede uno stretto monitoraggio della glicemia e, possibilmente, la somministrazione di dosi ripetute di carbone attivo. I sintomi neurologici sono trattati con piridossina 70 mg/kg per infusione lenta EV in 4-6 h (dose massima giornaliera di 5 g); l'insufficienza epatica viene trattata con terapia di supporto.

La maggior parte dei funghi della specie Cortinarius sono indigeni in Europa. La gastroenterite può persistere 3 giorni. L'insufficienza renale, con dolore lombare e riduzione della diuresi, si manifesta da 3 a 20 giorni dopo l'ingestione. L'insufficienza renale spesso si risolve spontaneamente, ma la dialisi può essere necessaria per un breve periodo se la funzione renale non migliora in 3-5 giorni e il danno renale cronico può essere permanente.

Sintomi muscolari ritardati

Diverse specie di funghi causano una miotossicità ritardata con conseguente rabdomiolisi che a volte è fatale. Le Tricholoma spp possono causare affaticamento, debolezza muscolare, mialgie e rabdomiolisi 24-72 h dopo l'ingestione. Le specie Russula hanno causato una simile miotossicità a carico del tessuto miocardico con conseguenti tachicardia, ipotensione, aritmie e morte. Non esiste un trattamento specifico oltre alla terapia di supporto.

Sindromi neurologiche ritardate

Alcuni funghi Clitocybe causano eritromelalgia, che consiste in parestesie e gravi disestesie urenti con edema ed eritema delle estremità distali, 24 h dopo l'ingestione. L'acido nicotinico EV può essere un trattamento efficace.

L'Hapalopilus rutilans causa una sindrome ritardata del sistema nervoso centrale (più di 12 h dopo l'ingestione) con vertigini, atassia, disturbi visivi, sonnolenza ed encefalopatia.

Il Pleurocybella porrigens provoca una sindrome ritardata (da 1 a 31 giorni) di alterazione dello stato di coscienza, convulsioni, mioclono, disartria, encefalopatia, insufficienza respiratoria e morte.

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