- Panoramica sulla malattia polmonare interstiziale
- Malattia polmonare indotta da farmaci
- Panoramica sulle pneumopatie eosinofile
- Polmonite eosinofila acuta
- Polmonite eosinofila cronica
- Sindrome di Löffler
- Polmonite da ipersensibilità
- Panoramica sulle polmoniti interstiziali idiopatiche
- Fibrosi polmonare idiopatica
- Polmonite interstiziale desquamativa
- Polmonite interstiziale aspecifica
- Polmonite criptogenetica organizzata
- Bronchiolite respiratoria associata a malattia polmonare interstiziale
- Polmonite interstiziale acuta
- Polmonite interstiziale linfocitaria
- Fibroelastosi pleuroparenchimale idiopatica
- Linfangioleiomiomatosi
- Proteinosi alveolare polmonare
- Istiocitosi polmonare a cellule di Langerhans
La sindrome di Löffler è una forma di disturbo polmonare eosinofilo caratterizzata da sintomi respiratori assenti o lievi (il più delle volte con tosse secca), opacità polmonari fugaci e migranti, e da eosinofilia nel sangue periferico.
(Vedi anche Panoramica sulla malattia polmonare interstiziale.)
Le infezioni da parassiti, specialmente l'ascariasi, possono essere la causa, sebbene un agente causale identificabile non venga individuato fino in un terzo dei pazienti.
La diagnosi della sindrome di Löffler si basa su sintomi respiratori caratteristici e spesso transitori, reperti radiografici del torace e eosinofilia del sangue periferico. Richiede l'esclusione di altri tipi di malattia polmonare eosinofila. Per esempio, la polmonite eosinofila acuta è un'entità distinta con insorgenza acuta, di una grave ipossiemia in cui tipicamente manca l'aumento degli eosinofili nel sangue all'inizio della malattia; la polmonite cronica eosinofila è caratterizzata da episodi ricorrenti di sintomi respiratori più gravi con frequentemente aumento degli eosinofili nel sangue periferico.
Negli adulti la malattia di solito si risolve entro 1 mese.
Il trattamento della sindrome di Löffler è sintomatico e può consistere nell'uso di corticosteroidi.