Ginecomastia

DiIrvin H. Hirsch, MD, Sidney Kimmel Medical College of Thomas Jefferson University
Revisionato/Rivisto feb 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

La ginecomastia è l'ipertrofia del tessuto ghiandolare mammario maschile. Deve essere differenziata dalla pseudoginecomastia, che è l'aumento del grasso al seno, ma senza l'ingrandimento del tessuto ghiandolare mammario.

Fisiopatologia della ginecomastia

Durante la prima infanzia e la pubertà, l'ingrandimento della mammella maschile è normale (ginecomastia fisiologica). L'ingrandimento è generalmente transitorio, bilaterale, morbido, fisso, e distribuito simmetricamente sotto l'areola; le mammelle possono essere dolenti. La ginecomastia fisiologica che si sviluppa durante la pubertà solitamente si risolve nel giro di circa 6 mesi-2 anni. Simili modificazioni possono verificarsi durante l'età senile e possono essere monolaterali o bilaterali. Nella maggior parte dei casi l'aumento di volume è dovuto alla proliferazione dello stroma e non dei dotti. Il meccanismo è solitamente una diminuzione dell'effetto androgenico o un aumento dell'effetto degli estrogeni (p. es., diminuzione della produzione di androgeni, aumento della produzione di estrogeni, blocco androgenico, spiazzamento degli estrogeni dalla globulina legante ormone sessuale, difetti dei recettori per gli androgeni).

Consigli ed errori da evitare

  • Durante la prima infanzia e la pubertà, è normale l'aumento di volume del tessuto mammario sotto l'areola bilaterale, simmetrico, liscio, compatto, e dolente.

Se la valutazione non rivela alcuna causa di ginecomastia, questa è considerata idiopatica. La causa non può essere trovata perché la ginecomastia è fisiologica o perché non vi è più alcuna prova dell'evento scatenante.

Eziologia della ginecomastia

Nei neonati e nei ragazzi di sesso maschile, la causa più frequente è la

  • Ginecomastia fisiologica

Negli uomini (vedi tabella Alcune cause di ginecomastia), le cause più frequenti sono

Il cancro al seno, che è raro nei maschi, può causare anomalie unilaterali del seno, ma raramente è confuso con la ginecomastia.

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Valutazione della ginecomastia

Anamnesi

L'anamnesi della malattia attuale deve contribuire a chiarire la durata dell'ingrandimento del seno, se i caratteri sessuali secondari sono completamente sviluppati, la relazione tra insorgenza della ginecomastia e pubertà, e la presenza di eventuali sintomi genitali (p. es., riduzione della libido, disfunzione erettile) e sintomi al seno (p. es., il dolore, secrezioni dal capezzolo).

La rassegna dei sistemi deve cercare sintomi che suggeriscano possibili cause, come

  • Perdita di peso e affaticabilità (cirrosi, denutrizione, malattie renali croniche, ipertiroidismo)

  • Alterazioni cromatiche della pelle (malattie renali croniche, cirrosi)

  • Perdita di capelli e infezioni ricorrenti (malnutrizione)

  • Fratture da fragilità (malnutrizione, ipogonadismo)

  • Cambiamenti di umore e cognitivi (ipogonadismo)

  • Tremore, intolleranza al caldo, e diarrea (ipertiroidismo)

L'anamnesi patologica remota deve affrontare disturbi che possono causare ginecomastia e include una storia di tutti i farmaci assunti (prescritti e da banco).

Esame obiettivo

Si effettua un esame completo, compresa la valutazione dei segni vitali, della pelle e dell'aspetto generale. Il collo viene esaminato per cercare un eventuale gozzo. L'addome è esaminato alla ricerca di ascite, varici e masse sospette. Si valuta lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari (p. es., il pene, peli pubici e ascellari). Si esaminano i testicoli per masse o atrofia.

I seni devono essere esaminati mentre i pazienti sono sdraiati con le mani dietro la testa. Gli esaminatori portano il pollice e l'indice insieme da lati opposti del capezzolo fino ad incontrarsi. Va valutata una qualsiasi secrezione del capezzolo. Bisogna valutare e caratterizzare eventuali noduli in termini di localizzazione, consistenza, fissità ai tessuti sottostanti e cambiamenti della pelle. La differenziazione delle masse vere dall'accumulo di tessuto adiposo viene ottenuta mediante mammografia o ecografia. L'ascella viene esaminata per il coinvolgimento dei linfonodi negli uomini che hanno noduli al seno.

Segni d'allarme

I seguenti reperti destano una particolare preoccupazione:

  • Un gonfiore mammario localizzato o eccentrico, in particolare con secrezione dal capezzolo, fissità con la pelle o consistenza dura

  • Sintomi o segni di ipogonadismo (p. es., pubertà ritardata, atrofia testicolare, calo della libido, disfunzione erettile, riduzione della percentuale di massa magra, perdita di abilità visuospaziali)

  • Sintomi o segni di ipertiroidismo (p. es., tremore, tachicardia, sudorazione, intolleranza al caldo, perdita di peso)

  • Massa testicolare

  • Recente insorgenza di ginecomastia dolorosa e tesa in un adulto

Interpretazione dei reperti

Con una pseudoginecomastia, l'esaminatore non sente alcuna resistenza tra il pollice e l'indice fino a quando non si incontrano al capezzolo. Al contrario, in una ginecomastia, un bordo di tessuto > 0,5 cm di diametro circonda il capezzolo simmetricamente ed è simile al capezzolo stesso per consistenza. Il cancro al seno è suggerito da gonfiore con una delle caratteristiche seguenti:

  • Posizione eccentrica unilaterale

  • Consistenza rigida o dura

  • Fissità alla cute o alla fascia

  • Secrezione del capezzolo

  • Infossamento della cute

  • Retrazione del capezzolo

  • Interessamento dei linfonodi ascellari

Una ginecomastia nell'adulto di recente insorgenza che in genere provoca dolore è spesso dovuta a un'anomalia ormonale (p. es., un tumore, ipogonadismo) o a farmaci. Anche altri reperti dell'esame possono essere utili (vedi Interpretazione di alcuni reperti nella ginecomastia).

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Esami

Se si sospetta un cancro al seno, si deve effettuare la mammografia. Se si sospetta un altro disturbo, devono essere effettuati esami appropriati (vedi tabella Alcune cause di ginecomastia). Effettuare esami dettagliati è spesso superfluo, in particolare per i pazienti nei quali la ginecomastia è cronica ed è rilevata solo durante l'esame obiettivo. Essendo l'ipogonadismo piuttosto frequente nell'invecchiamento, alcuni autori consigliano di misurare i livelli di testosterone sierico negli uomini anziani, in particolare se altri reperti suggeriscono l'ipogonadismo. Tuttavia, negli adulti con recente insorgenza di ginecomastia dolorosa, senza un'evidente causa patologica o farmacologica, si raccomanda la misurazione dei livelli sierici di ormone luteinizzante (luteinizing hormone, LH), ormone follicolo-stimolante (follicle-stimulating hormone, FSH), testosterone, estradiolo e gonadotropina corionica umana. I pazienti con ginecomastia fisiologica o idiopatica devono essere valutati nuovamente dopo 6 mesi.

Trattamento della ginecomastia

Nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento specifico, dal momento che la ginecomastia in genere si riduce o scompare spontaneamente dopo sospensione del farmaco in causa (ad eccezione forse degli anabolizzanti) o dopo il trattamento della patologia di base. Alcuni clinici provano il tamoxifene 10 mg per via orale 2 volte/die se il dolore e la tensione sono molto fastidiosi negli uomini o negli adolescenti, ma questo trattamento non è sempre efficace. Il tamoxifene può anche aiutare a prevenire la ginecomastia negli uomini trattati con alte dosi di antiandrogeno (p. es., bicalutamide), terapia per il cancro alla prostata; la radioterapia al seno è un'alternativa. La risoluzione della ginecomastia con una terapia medica è improbabile dopo 12 mesi (ossia, stadio fibrotico tardivo). Pertanto, dopo il 12o mese, se l'aspetto estetico è inaccettabile, si può rimuovere chirurgicamente il tessuto mammario in eccesso (p. es., liposuzione da sola o in associazione alla chirurgia estetica).

Punti chiave

  • La ginecomastia deve essere differenziata da un aumento del tessuto adiposo del seno.

  • La ginecomastia è spesso fisiologica o idiopatica.

  • Un'ampia varietà di farmaci può causare ginecomastia.

  • I pazienti devono essere valutati clinicamente nel sospetto di disturbi genitali o sistemici.

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