L'osteosclerosi è un tipo di osteopetrosi che comporta un anomalo indurimento delle ossa e un aumento della densità dello scheletro con minime alterazioni del rimodellamento; in alcuni tipi, lo sconfinamento osseo sulla cavità midollare ossea provoca citopenia.
Osteopetrosi con manifestazioni ritardate (malattia di Albers-Schönberg)
Questo tipo di osteopetrosi è autosomico dominante, si manifesta durante l'infanzia, nell'adolescenza, o nel giovane adulto. È meno grave dell'osteopetrosi con manifestazioni precoci. Il gene in causa è CLCN7, che codifica per un canale del cloro che è evidentemente importante per la funzione degli osteoclasti.
L'osteopetrosi con manifestazioni ritardate è relativamente comune e ha un'ampia distribuzione geografica ed etnica. I soggetti affetti possono essere asintomatici; la salute generale di solito non è alterata. Tuttavia, paralisi facciale e sordità possono verificarsi a causa di un intrappolamento del nervo cranico. La crescita ossea potrebbe ridurre la cavità midollare e causare citopenie che vanno da anemia a pancitopenia. Un'emopoiesi extramidollare può verificarsi, con conseguente epato-splenomegalia; l'ipersplenismo conseguente può peggiorare l'anemia.
Alla nascita lo scheletro appare radiograficamente normale. Tuttavia, la sclerosi ossea diventa sempre più evidente mentre i bambini crescono, e la diagnosi si basa tipicamente su un esame radiologico effettuato per altre ragioni. L'interessamento osseo è diffuso ma ad aree. La volta cranica è ispessita e i seni delle ossa facciali possono essere obliterati. La sclerosi del piatto vertebrale determina la caratteristica configurazione a divisa da rugby (a strisce orizzontali).
Per trattare l'anemia alcuni pazienti necessitano di trasfusioni o di splenectomia.
Osteopetrosi con manifestazioni precoci
Questo tipo di osteopetrosi è autosomica recessiva, maligna e congenita e si manifesta durante l'infanzia. È poco frequente, per lo più letale, e spesso dovuta a una mutazione nel gene associato all'osteoclasta TCIRG1. La crescita ossea eccessiva cancella progressivamente la cavità midollare, causando grave pancitopenia.
I sintomi iniziali dell'osteopetrosi con manifestazioni precoci comprendono difficoltà di accrescimento, formazione spontanea di ematomi, emorragie e anemia. Successivamente compaiono paralisi del II, III e VII nervo cranico ed epatosplenomegalia. L'insufficienza midollare (anemia, infezioni gravi o emorragie) causa la morte nel corso del primo anno di vita.
La diagnosi di osteopetrosi con manifestazioni precoci si sospetta dalla presenza di crescite ossee eccessive nel contesto di anemia, sanguinamento insolito e scarsa crescita. Tipicamente, vengono effettuate delle RX standard (dirette), insieme ad emocromo con formula e test di coagulazione. Il segno RX predominante è un generale incremento della densità ossea. Le RX delle ossa lunghe rivelano la presenza di bande trasversali nelle regioni metafisarie e di striature longitudinali nelle diafisi. Col progredire della malattia le epifisi delle ossa lunghe, in particolare l'epifisi prossimale dell'omero e quella distale del femore, assumono una configurazione a clava. Si osservano formazioni endo-ossee (osso dentro all'osso) nelle vertebre, nella pelvi e nelle ossa tubulari. Il cranio si ispessisce e la colonna assume una configurazione a divisa da rugby.
Il trapianto di cellule staminali emopoietiche ha avuto risultati eccellenti. Tuttavia, la prognosi è infausta con innesti non compatibili con l'antigene leucocitario umano (human leukocyte antigen [HLA]). Prednisone, calcitriolo, e interferone gamma sono efficaci in alcuni casi.
Osteopetrosi con acidosi tubulare renale
Questo tipo di osteopetrosi è autosomico recessivo. Il difetto genetico è rappresentato da mutazioni del gene che codifica per l'anidrasi carbonica II.
L'osteopetrosi con acidosi tubulare renale provoca debolezza, bassa statura e difficoltà di accrescimento.
Nell'esame RX le ossa appaiono dense e sono evidenti le calcificazioni cerebrali; è presente acidosi tubulare renale e l'attività dell'anidrasi carbonica dei globuli rossi è alterata.
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche guarisce l'osteopetrosi anche se non ha effetto sull'acidosi tubulare renale. La terapia di mantenimento consiste nella somministrazione di bicarbonato e nell'integrazione elettrolitica per correggere perdite renali.
Picnodisostosi
Questa malattia autosomica recessiva è causata da mutazioni del gene codificante la catepsina K, una proteasi prodotta dagli osteoclasti e che ha un ruolo importante nella degradazione della matrice dell'osso extracellulare.
La bassa statura diventa evidente durante la prima infanzia; l'altezza da adulti risulta ≤ 150 cm. Altre manifestazioni comprendono un cranio allargato, accorciamento e allargamento di mani e piedi, falangi terminali sclerotiche corte, unghie distrofiche, e il mantenimento di denti primari. La presenza di sclere blu (a causa di un deficit del tessuto connettivo che permette di visualizzare i vasi sottostanti) è solitamente rilevata durante l'infanzia. Le persone colpite si assomigliano molto; hanno un viso piccolo, un mento retratto e pronunciato, e denti malposizionati. Il cranio è bombato e la fontanella anteriore rimane aperta. Le fratture patologiche rappresentano una complicanza della picnodisostosi.
Questa foto mostra un mento sfuggente in un ragazzo con picnodisostosi.
© Springer Science+Business Media
Questa foto mostra le mani corte e ampie e la displasia delle falangi terminali (in particolare dei pollici) in un uomo con picnodisostosi.
© Springer Science+Business Media
Questa foto mostra un primo piano dell'occhio che mostra una sclera blu (normalmente bianca).
JAMES STEVENSON/SCIENCE PHOTO LIBRARY
Si sospetta la diagnosi di picnodisostosi dalla presenza di sclere blu, bassa statura e caratteristiche scheletriche peculiari. In genere, vengono eseguite RX standard (dirette). La sclerosi ossea è evidente nelle RX durante l'infanzia anche se non sono rilevabili né le striature ossee né le formazioni all'interno (l'osso dentro l'osso) delle ossa. Le ossa della faccia e i seni paranasali sono ipoplasici e l'angolo mandibolare è ottuso. Le clavicole possono risultare sottili e le loro porzioni laterali poco sviluppate; le falangi distali sono rudimentali.
La chirurgia plastica è stata impiegata per correggere le deformità gravi del volto e della mandibola.