La vaccinazione contro la varicella fornisce una protezione efficace contro la varicella (varicella). Non è noto per quanto tempo duri la protezione contro la varicella. Ma i vaccini a virus vivi, come il vaccino contro la varicella, di solito forniscono un'immunità duratura.
Per ulteriori informazioni, vedi Varicella Advisory Committee on Immunization Practices Vaccine Recommendations e Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Varicella Vaccination.
(Vedi anche Panoramica sulla vaccinazione.)
Preparazione del vaccino contro la varicella
Il vaccino contro la varicella contiene un ceppo selvaggio attenuato della varicella e tracce di gelatina e neomicina. È disponibile come vaccino a singolo antigene (vaccino contro il virus varicella-zoster) o come vaccino combinato con morbillo, parotite, rosolia (vaccino contro il morbillo/virus della parotite/virus della rosolia/virus della varicella).
Indicazioni del vaccino contro la varicella
Il vaccino contro la varicella è un vaccino di routine per bambini (vedi CDC: Child and Adolescent Immunization Schedule by Age).
Il vaccino a singolo antigene della varicella è raccomandato anche per tutte le persone ≥ 13 anni che non hanno evidenza di immunità contro la varicella (vedi CDC: Adult Immunization Schedule by Age.)
Le evidenze della copertura immunitaria sono costituite da una delle seguenti:
Somministrazione documentata di 2 dosi di vaccino contro la varicella effettuate a ≥ 4 settimane di distanza
Anamnesi di varicella o di herpes zoster documentata da un operatore sanitario
Conferma a livello di laboratorio della presenza di anticorpi anti-varicella
Nascita negli Stati Uniti prima del 1980, fatta eccezione per gli operatori sanitari e le donne incinte
Il vaccino contro la varicella è consigliato soprattutto alle persone che non hanno conferme di aver sviluppato una protezione immunitaria e sono esposti o possono trasmettere la varicella, tra cui:
Gli operatori sanitari
I contatti familiari di persone immunocompromesse
Le persone che vivono o lavorano in luoghi in cui è probabile l'esposizione o la trasmissione (p. es., gli insegnanti, gli studenti, i lavoratori che si prendono cura dei bambini, i residenti e gli impiegati delle sedi istituzionali, i detenuti e i dipendenti degli istituti di correzione, i militari)
Le donne in età fertile che non sono incinte
Gli adolescenti e gli adulti che vivono in famiglie con bambini
I viaggiatori internazionali
La vaccinazione post-esposizione con il vaccino contro la varicella con l'antigene singolo è consigliata ai bambini senza evidenza di immunità e deve essere offerta agli adulti senza evidenza di immunità. Il vaccino è efficace nel prevenire o limitare la malattia se è effettuato nei 3 giorni ed eventualmente fino a 5 giorni dopo l'esposizione; tuttavia, Il vaccino deve essere somministrato il più presto possibile. Se l'esposizione alla varicella non causa l'infezione, la vaccinazione post-esposizione deve indurre una protezione contro le esposizioni successive, anche se il vaccino viene somministrato dopo > 5 giorni post-esposizione.
Le immunoglobuline della varicella-zoster (vedi tabella Immunoglobuline e antitossine disponibili negli Stati Uniti) sono consigliate per la profilassi post-esposizione in soggetti che non hanno alcuna evidenza di immunità, sono ad elevato rischio di contrarre in modo grave la varicella, e/o hanno controindicazioni al vaccino contro la varicella. Queste persone comprendono
Le persone immunocompromesse senza prove di immunità
Le donne in gravidanza senza evidenza di immunità
I neonati le cui madri hanno contratto la varicella nei 5 giorni prima e nei 2 successivi al parto
I neonati prematuri ricoverati che sono nati a ≥ 28 settimane di gestazione e le cui madri non hanno evidenze di aver sviluppato la copertura immunitaria alla varicella
I neonati prematuri ricoverati che sono nati a < 28 settimane di gestazione o con un peso corporeo alla nascita ≤ 1000 g, indipendentemente dall'immunità della madre contro la varicella
Controindicazioni e precauzioni del vaccino contro la varicella
Le controindicazioni per il vaccino contro la varicella comprendono
Una grave reazione allergica (p. es., l'anafilassi) dopo una precedente dose di vaccino o verso una componente del vaccino
Un'immunodeficienza severa primaria o acquisita (p. es., a causa di leucemie, linfomi, tumori solidi, tumori del midollo osseo o del sistema linfatico, AIDS, grave infezione HIV, chemioterapia o uso prolungato di immunosoppressori)
A meno che le persone non siano a conoscenza per essere immunocompetenti, storia familiare di parenti di 1o grado che hanno un'immunodeficienza congenita ereditaria
Una gravidanza sospetta o confermata
Il vaccino contro la varicella a singolo antigene può essere somministrato ai bambini di età compresa tra 1 e 8 anni che hanno un'infezione da HIV se la percentuale di CD4 è ≥ 15; può essere somministrato ai pazienti > 8 anni se la percentuale di CD4 è ≥ 15 e la conta CD4 è ≥ 200/mcL, senza evidenza di immunità.
Le precauzioni per il vaccino contro la varicella comprendono
Una malattia acuta moderata o grave, con o senza febbre (la vaccinazione sarà rinviata fino a quando la malattia non si sarà risolta)
Trattamento recente (entro 11 mesi) con emoderivati che contengono anticorpi (l'intervallo specifico dipende dal prodotto)
Uso di specifici farmaci antivirali: l'aciclovir, il famciclovir o il valaciclovir (se possibile, questi farmaci vengono arrestati 24 h prima della vaccinazione e non sono ripresi per i successivi 14 giorni alla vaccinazione)
La gravidanza non è una controindicazione alla vaccinazione. Le donne durante il periodo di allattamento che non hanno la prova di immunità possono essere vaccinate post-partum e continuare l'allattamento al seno.
Dose e somministrazione del vaccino contro la varicella
La dose del vaccino contro la varicella è di 0,5 mL somministrata sottocute in 2 dosi: all'età di 12-15 mesi e di 4-6 anni. Se i bambini, gli adolescenti o gli adulti hanno effettuato solo 1 dose, si raccomanda di recuperare la dose mancante. L'intervallo minimo raccomandato tra la prima dose e la seconda dose da recuperare è di 3 mesi per i bambini di ≤ 12 anni e di 4 settimane per le persone con ≥ 13 anni; la seconda dose può essere somministrata con qualsiasi intervallo temporale purché sia superiore a quello minimo consigliato.
Se gli adulti presuppongono di non aver contratto la varicella o di esser esposti o di trasmettere la varicella, devono essere misurati i livelli di anticorpi protettivi per identificare la copertura immunitaria e determinare la necessità di una vaccinazione.
Nel periodo che va da 5 mesi prima a 2 mesi dopo la vaccinazione, non deve essere somministrata nessuna immunoglobulina; in maniera particolare le immunoglobuline anti-varicella-zoster, perché potrebbero impedire lo sviluppo di anticorpi protettivi.
Ai figli che hanno contratto l'infezione da HIV saranno somministrate 2 dosi del vaccino contro la varicella a singolo antigene con 3 mesi di distanza l'una dall'altra. Poiché un'immunità cellulare alterata aumenta il rischio di complicazioni dopo la vaccinazione con un vaccino vivo, questi bambini devono essere incoraggiati a tornare per la valutazione qualora, in seguito alla vaccinazione, si dovesse sviluppare un rash simile alla varicella.
È indicata una valutazione prenatale delle donne per dimostrare un'immunità contro la varicella. La nascita prima del 1980 non è considerata come una prova di immunità per le donne incinte. Dopo il completamento o l'interruzione della gravidanza, alle donne che non hanno prove di copertura immunitaria deve essere somministrata la prima dose di vaccino prima della dimissione e la seconda dose tra le 4 e le 8 settimane poi, di solito quando si effettua la visita post-partum. Le donne devono essere avvertite che, per il primo mese successivo alla somministrazione della dose vaccinale, devono evitare la gravidanza.
Effetti avversi del vaccino contro la varicella
La maggior parte degli effetti avversi sono minimi e comprendono dolore transitorio, indolenzimento e rossore nel sito di inoculo. Entro 1 mese dalla vaccinazione, si può sviluppare occasionalmente una lieve eruzione cutanea di tipo maculopapuloso o varicelliforme nell'1-3% dei soggetti che sono stati vaccinati. Fino alla risoluzione di questa eruzione cutanea, i riceventi del vaccino devono evitare con diligenza il contatto con persone immunocompromesse. La diffusione del virus dai soggetti vaccinati alle persone suscettibili al contagio è rara ma può causare problemi molto gravi, compresi la polmonite, l'epatite, i rash cutanei gravi e l'herpes zoster con la meningite. Tuttavia, questi problemi si sviluppano raramente.
Visto che si potrebbe sviluppare la sindrome di Reye, i riceventi di età < ai 16 anni devono evitare i salicilati per 6 settimane dopo la somministrazione del vaccino.
Per ulteriori informazioni
Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di queste risorse.
Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP): Varicella ACIP Vaccine Recommendations
Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Varicella Vaccination: Information for Healthcare Professionals
European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC): Varicella: Recommended vaccinations