- Panoramica sui minerali
- Carenza di cromo
- Intossicazione da cromo
- Carenza di rame
- Intossicazione da rame
- Malattia di Wilson
- Carenza di fluoro
- Intossicazione da fluoro
- Carenza di iodio
- Intossicazione da iodio
- Carenza di ferro
- Intossicazione da ferro
- Carenza di manganese
- Intossicazione da manganese
- Carenza di molibdeno
- Intossicazione da molibdeno
- Carenza di selenio
- Intossicazione da selenio
- Carenza di zinco
- Intossicazione da zinco
Il selenio (Se) è un componente dell'enzima glutatione-perossidasi, che metabolizza gli idroperossidi derivati dagli acidi grassi polinsaturi. Il selenio è anche parte degli enzimi che deiodizzano gli ormoni tiroidei. Generalmente, il selenio agisce come un antiossidante che lavora insieme alla vitamina E.
I livelli plasmatici di selenio variano da 8 a 25 mcg/dL (0,1-0,3 micromol/L), in base all'assunzione di selenio.
A dosi elevate (> 900 mcg/die), il selenio causa intossicazione.
I sintomi dell'intossicazione da selenio sono principalmente disturbi gastrointestinali (p. es., nausea, diarrea). Le altre manifestazioni comprendono perdita di capelli, unghie anormali, dermatiti, neuropatia periferica, affaticamento, irritabilità e un odore di aglio dell'alito.
I livelli tossici di selenio plasmatico non sono ben definiti.
La diagnosi dell'intossicazione da selenio è solitamente clinica. I livelli ematici o urinari di selenio possono essere misurati.
Il trattamento dell'intossicazione da selenio comporta la riduzione del consumo di selenio.
(Vedi anche Panoramica su deficit da minerali e tossicità.)