Disturbo oppositivo provocatorio

DiJosephine Elia, MD, Sidney Kimmel Medical College of Thomas Jefferson University
Revisionato/Rivisto mag 2023
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI
I fatti in Breve

Il disturbo oppositivo provocatorio è costituito da un insieme di comportamenti negativi, devianti e disubbidienti volti a figure autoritarie, che si presentano in modo ricorrente.

I bambini con disturbo oppositivo provocatorio sono testardi, difficili, disubbidienti e irritabili senza essere fisicamente aggressivi né violare effettivamente i diritti degli altri. Il disturbo oppositivo provocatorio è talvolta ritenuto una forma più lieve di disturbo della condotta. Tuttavia, i due disturbi presentano differenze specifiche. I bambini con disturbo della condotta sembrano non avere una coscienza e, a differenza di quelli con disturbo oppositivo provocatorio, violano ripetutamente i diritti degli altri, talvolta senza alcun segno di irritazione.

Molti bambini in età prescolare e nella prima adolescenza mostrano talvolta comportamenti oppositivi, ma il disturbo oppositivo provocatorio viene diagnosticato solo se i comportamenti persistono oltre i 6 mesi e sono abbastanza gravi da interferire con il rendimento sociale o scolastico.

Non si sa che cosa provochi il disturbo oppositivo provocatorio, e probabilmente è più comune tra i bambini che provengono da famiglie in cui gli adulti fanno discussioni accese. Questo disturbo indica dei problemi di base che potrebbero richiedere ulteriori indagini e trattamento.

Sintomi del disturbo oppositivo provocatorio

I sintomi del disturbo oppositivo provocatorio spesso compaiono nel periodo che va dalla scuola materna sino alla scuola media.

I comportamenti tipici dei bambini affetti includono:

  • Litigare con gli adulti

  • Perdere le staffe spesso e con facilità

  • Opporsi attivamente a regole e imposizioni

  • Disturbare deliberatamente gli altri

  • Incolpare gli altri per i propri sbagli

  • Essere arrabbiati, pieni di risentimento e facilmente irritabili

  • Essere dispettosi e vendicativi

Questi bambini conoscono la differenza tra giusto e sbagliato e provano forti sensi di colpa se agiscono in modo negativo. Molti di loro sono carenti nelle abilità sociali.

Diagnosi di disturbo oppositivo provocatorio

  • Una visita con un medico o uno specialista in disturbi comportamentali

  • Descrizione del comportamento del bambino (ad esempio da parte di un genitore o di un insegnante)

I medici diagnosticano il disturbo oppositivo provocatorio sulla base dei sintomi e del comportamento del bambino, che deve durare da almeno 6 mesi ed essere abbastanza grave da interferire con le capacità funzionali del bambino stesso.

In caso di sospetto di disturbo oppositivo provocatorio, i medici valutano attentamente tutti i bambini per verificare la presenza di segni di depressione, come disturbi del sonno o dell’appetito, e di ansia. Nei bambini, depressione e disturbi d’ansia possono provocare alcuni degli stessi sintomi del disturbo oppositivo provocatorio. Per esempio, talvolta il sintomo principale della depressione è l’irritabilità e, nei bambini con disturbo d’ansia, l’ansia estrema può provocare disubbidienza e comportamento provocatorio. Il medico deve differenziare questi disturbi dal disturbo oppositivo provocatorio spesso in base ad altri sintomi.

Il disturbo oppositivo provocatorio deve essere differenziato anche dal disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) non trattato, che può avere sintomi simili. Questi sintomi spesso diminuiscono se l’ADHD è trattato in modo adeguato.

Trattamento del disturbo oppositivo provocatorio

  • Tecniche di gestione del comportamento

  • Possibile terapia di gruppo

I problemi che possono contribuire ai sintomi (come disfunzioni familiari o ADHD) devono essere trattati, se possibile.

Il disturbo oppositivo provocatorio è trattato efficacemente attraverso tecniche di gestione del comportamento, che comprendono un approccio coerente alla disciplina e un idoneo rafforzamento dei comportamenti desiderati (che vengono ricompensati). I genitori e gli insegnanti possono essere educati a queste tecniche dal consulente del bambino o dal terapeuta.

Al bambino può essere di giovamento la terapia di gruppo, che aiuta a migliorare le sue abilità sociali.

Talvolta risultano utili i farmaci usati per trattare disturbi di depressione o ansia.

Anche senza trattamento, la maggior parte dei bambini migliora gradualmente con il passare del tempo.