La sindrome da iperventilazione è una forma di dispnea e tachipnea correlata a stati ansiosi e frequentemente accompagnata da sintomi sistemici. Può essere acuta o cronica. La diagnosi viene effettuata per esclusione. Il trattamento è di supporto.
È di più frequente riscontro in giovani donne ma può interessare entrambi i sessi a qualunque età. A volte è esacerbata da eventi emotivamente stressanti. La sindrome da iperventilazione è differente dall'attacco di panico, sebbene le due condizioni si sovrappongano; circa la metà dei pazienti affetti da crisi di panico soffre di sindrome da iperventilazione e un quarto a metà dei pazienti con sindrome da iperventilazione ha delle crisi di panico (1).
Riferimento
1. Cowley DS, Roy-Byrne PP. Hyperventilation and panic disorder. Am J Med 1987;83(5):929-937. doi:10.1016/0002-9343(87)90654-1
Sintomatologia della sindrome da iperventilazione
I pazienti con sindrome da iperventilazione si presentano con dispnea di intensità tale da suscitare un paragone con l'asfissia. Può essere accompagnata da agitazione e da un senso di terrore o da sintomi somatici come dolore toracico, parestesie (p. es., periferiche e periorali), tetania periferica, presincope e sincope o talvolta da una combinazione di tutti questi. La tetania si verifica in quanto l'alcalosi respiratoria causa sia ipofosfatemia sia ipocalcemia. Alla visita, i pazienti possono apparire ansiosi, tachipnoici o con entrambe le caratteristiche; l'esame obiettivo è poco significativo.
Diagnosi della sindrome da iperventilazione
Accertamenti per escludere altre diagnosi (RX torace, ECG, pulsossimetria)
La sindrome da iperventilazione è una diagnosi di esclusione; la sfida è utilizzare gli esami e le risorse in modo appropriato, per distinguere questa sindrome da diagnosi più gravi.
I test di primo livello comprendono
Pulsossimetria
RX torace
ECG
Nella sindrome da iperventilazione, la pulsossimetria evidenzia una saturazione di ossigeno pari o vicina al 100%. La RX torace è normale. L'ECG viene eseguito per rilevare un'ischemia miocardica, anche se la stessa sindrome da iperventilazione può provocare slivellamenti del tratto ST, inversioni dell'onda T nonché un allungamento dell'intervallo QT.
Le misurazioni dell'emogasanalisi sono necessarie qualora vengano sospettate altre cause di iperventilazione, come l'acidosi metabolica.
Occasionalmente, la sindrome da iperventilazione non è distinguibile da un'embolia polmonare acuta, per cui possono rivelarsi necessari gli esami per diagnosticare un'embolia polmonare (p. es., D-dimero, scintigrafia ventilatoria/perfusionale, angio-TC).
Trattamento della sindrome da iperventilazione
Counseling di supporto
A volte trattamento psichiatrico o psicologico
Il trattamento consiste nel rassicurare il paziente. Alcuni medici consigliano di istruire il paziente a eseguire un'espirazione massimale e la respirazione diaframmatica. La maggior parte dei pazienti richiede un trattamento per la malattia di fondo, patologia dell'umore o ansia; tale trattamento comprende la terapia cognitiva, tecniche di riduzione dello stress, farmaci (p. es., ansiolitici, antidepressivi, litio) o una combinazione di queste tecniche.