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Tumori della pelvi renale e dell'uretere

DiThenappan Chandrasekar, MD, University of California, Davis
Reviewed ByLeonard G. Gomella, MD, Sidney Kimmel Medical College at Thomas Jefferson University
Revisionato/Rivisto Modificata feb 2025
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Visualizzazione l’educazione dei pazienti
I tumori della pelvi renale e degli ureteri sono in genere carcinomi uroteliali e occasionalmente carcinoma a cellule squamose. I sintomi comprendono l'ematuria e talvolta il dolore. La diagnosi si basa sulla TC, sulla citologia e talvolta sulla biopsia. Il trattamento è chirurgico.

Il carcinoma uroteliale della pelvi renale è responsabile di circa il 7-15% di tutti i tumori renali. Il carcinoma uroteliale dell'uretere è responsabile di circa il 4% dei tumori delle alte vie urinarie (1). I fattori di rischio sono gli stessi di quelli per il cancro della vescica (il fumo, l'eccessivo uso di fenacetina, terapia a lungo termine con ciclofosfamide, l'irritazione cronica, l'esposizione ad alcune sostanze chimiche). Gli abitanti dei Balcani con nefropatia familiare endemica sono inspiegabilmente predisposti a sviluppare un carcinoma uroteliale delle alte vie urinarie. Geneticamente, i carcinomi uroteliali del tratto superiore sono stati collegati alla sindrome di Lynch e possono essere il tumore di esordio.

Riferimento

  1. 1. Petros FG. Epidemiology, clinical presentation, and evaluation of upper-tract urothelial carcinoma. Transl Androl Urol. 2020;9(4):1794-1798. doi:10.21037/tau.2019.11.22

Sintomatologia dei tumori della pelvi renale ed ureterali

La maggior parte dei pazienti si presenta con ematuria; la disuria e la pollachiuria si possono manifestare se è interessata anche la vescica. Il dolore colico può accompagnare l'ostruzione (vedi Uropatia ostruttiva). Raramente, l'idronefrosi può essere secondaria a un tumore della pelvi renale.

Diagnosi dei tumori della pelvi renale e dell'uretere

  • Ecografia o TC con mezzo di contrasto

  • Citologia e istologia

Nei pazienti con inspiegabili sintomi del tratto urinario, si effettuano tipicamente ecografia o TC con mezzo di contrasto. Quando la diagnosi non può essere esclusa, viene eseguita un'analisi citologica o istologica per conferma. L'ureteroscopia si esegue quando è necessaria una biopsia dell'alta via urinaria o quando la citologia urinaria è positiva, ma non è evidente nessuna fonte di cellule maligne. Per stabilire l'estensione del tumore e la presenza di metastasi, si eseguono TC addominale, pelvica, e RX torace.

Trattamento dei tumori della pelvi renale e dell'uretere

  • Asportazione o ablazione

  • Sorveglianza post-trattamento con la cistoscopia

  • A volte terapia sistemica perioperatoria (chemioterapia o immunoterapia)

Il trattamento abituale è rappresentato dalla nefroureterectomia radicale, inclusa l'escissione di un lembo di vescica e la linfoadenectomia regionale. L'ureterectomia parziale con o senza reimpianto è indicata in alcuni pazienti selezionati attentamente (p. es., pazienti che presentano un tumore ureterale distale, una ridotta funzionalità renale o un rene solitario). La chemioterapia intravesicale post-operatoria immediata con gemcitabina e mitomicina è raccomandata per ridurre il rischio di recidiva intravescicale. La chemioterapia neoadiuvante prima della nefroureterectomia è raccomandata per lesioni di alto grado e di stadio elevato perché altri trattamenti possono ridurre la funzionalità renale, impedendo spesso il successivo uso di chemioterapia adiuvante (1). Gli inibitori del checkpoint PD-1 e/o PD-L1 sono attualmente utilizzati per il cancro uroteliale del tratto superiore e possono rivelarsi un utile trattamento alternativo per i pazienti non idonei al cisplatino (spesso usato come chemioterapia neoadiuvante). Nel complesso, la chemioterapia perioperatoria è fortemente raccomandata per i carcinomi uroteliali del tratto superiore di alto grado più aggressivi.

Talvolta è possibile nei tumori, accuratamente stadiati e adeguatamente visualizzati, della pelvi renale o in quelli ureterali di basso grado la folgorazione laser. Occasionalmente, viene instillato un farmaco come la mitomicina o il Bacillo di Calmette-Guérin (BCG). Una nuova formulazione della mitomicina C (JELMYTO) può essere instillata in una forma liquida, che si solidifica a temperatura corporea nel tratto urinario superiore dei pazienti con carcinoma urinario non invasivo di basso grado (2). Questo trattamento richiede una sorveglianza periodica con imaging (urogramma TC) o endoscopia del tratto superiore per garantire l'assenza di recidive locali.

Una cistoscopia periodica di sorveglianza è indicata perché i carcinomi della pelvi renale e dell'uretere tendono a recidivare nella vescica e tali recidive, se individuate precocemente, possono essere trattate con la folgorazione, la resezione transuretrale o le instillazioni vescicali. La gestione delle metastasi è uguale a quella del tumore metastatico della vescica.

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Zahalka AH, Margulis V. Minimizing overtreatment and maximizing oncologic outcomes in upper tract urothelial carcinoma. Curr Opin Urol. 2025;35(1):96-102. doi:10.1097/MOU.0000000000001238

  2. 2. Kleinmann N, Matin SF, Pierorazio PM, et al. Primary chemoablation of low-grade upper tract urothelial carcinoma using UGN-101, a mitomycin-containing reverse thermal gel (OLYMPUS): an open-label, single-arm, phase 3 trial. Lancet Oncol. 2020;21(6):776-785. doi:10.1016/S1470-2045(20)30147-9

Prognosi dei tumori della pelvi renale e dell'uretere

La prognosi, che è difficile da determinare, dipende dalla profondità di penetrazione nella parete uroepiteliale. La probabilità di guarigione è > 90% nel caso dei pazienti con tumore superficiale e localizzato, ma è del 10-15% in quelli con tumore profondamente invasivo (1). Se i tumori penetrano nella parete o ci sono metastasi a distanza, la guarigione è improbabile.

Riferimento relativo alla prognosi

  1. 1. National Cancer Institute: Transitional Cell Cancer of the Renal Pelvis and Ureter Treatment (PDQ®)—Health Professional Version. Accessed February 3, 2025.

Punti chiave

  • Il rischio di tumore della pelvi renale e di tumori ureterali aumenta con il fumo, l'utilizzo di fenacetina o ciclofosfamide, l'irritazione cronica o l'esposizione a determinate sostanze chimiche.

  • Se i sintomi urinari non sono spiegabili va eseguita l'ecografia o la TC con mezzo di contrasto.

  • La diagnosi va confermata istologicamente.

  • Ablare o asportare i tumori, di solito usando la nefro-ureterectomia radicale con chemioterapia perioperatoria (quando possibile), e monitorare i pazienti con cistoscopia periodica.

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