Consumer edition active

Gravidanza tardiva e post-termine

DiJessian L. Muñoz, MD, PhD, MPH, Baylor College of Medicine
Revisionato/Rivisto set 2024
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

La gravidanza tardiva è definita come una gravidanza tra le 41 settimane e le 41 settimane e 6 giorni. Si considera gravidanza post-termine una gravidanza che raggiunge o supera le 42 settimane. Nella post-maturità, la placenta non riesce a mantenere a lungo un ambiente sano per il feto a causa del prolungarsi della gravidanza.

    In media, la gravidanza dura 280 giorni (40 settimane) dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale. La maggior parte delle gravidanze che supera di poco il termine, fino a 41-42 settimane, non sviluppa problemi. Tuttavia, superato tale temine, i problemi possono insorgere in quanto la placenta non riesce più ad apportare gli adeguati nutrienti al feto. Tale condizione è definita post-maturità.

    La gravidanza post-termine aumenta i rischi per la donna e per il feto, come

    Talvolta il meconio può essere inalato prima o durante il parto provocando difficoltà respiratorie nel bambino subito dopo la nascita. Il disturbo è chiamato sindrome da aspirazione del meconio.

    Un feto postmaturo può presentare pelle secca e che si squama, unghie molto lunghe, una grande quantità di capelli sullo scalpo, pieghe profonde sui palmi e sulle piante dei piedi, scarso grasso corporeo e macchie verdi o gialle del meconio.

    Sapevate che...

    • Se la gravidanza supera le 42 settimane, la placenta può avere dei deficit funzionali e causare problemi al feto.

    Per diagnosticare una gravidanza post-termine, i medici devono stabilire con precisione la data prevista del parto. Se le donne hanno il ciclo mestruale regolare, i medici possono calcolare la data prevista del parto in basa all'ultima mestruazione. Tuttavia, il modo più accurato per datare una gravidanza è l’ecografia, in particolare se effettuata nelle prime 12 settimane di gestazione.

    In genere vengono effettuati alcuni esami a partire dalle 41 settimane per valutare il movimento e la frequenza cardiaca del feto nonché quantità di liquido amniotico (il liquido attorno al feto), che diminuisce notevolmente nelle gravidanze post-termine. Per monitorare lo stato del feto, il medico usa un’ecografia e può utilizzare il monitoraggio elettronico del battito cardiaco fetale.

    Il travaglio viene avviato (indotto) se il feto ha problemi o se il liquido amniotico è diminuito troppo. Anche se non ci sono problemi evidenti, solitamente i medici cominciano a pensare di indurre il travaglio a 41 settimane. Di norma dopo 42 settimane il travaglio viene indotto.

    Altre volte è necessario eseguire un parto cesareo.