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Ascaridiasi

DiChelsea Marie, PhD, University of Virginia;
William A. Petri, Jr, MD, PhD, University of Virginia School of Medicine
Reviewed ByChristina A. Muzny, MD, MSPH, Division of Infectious Diseases, University of Alabama at Birmingham
Revisionato/Rivisto gen 2025
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L’ascaridiasi è un’infezione causata da Ascaris lumbricoides, un verme cilindrico (nematode) intestinale, o talvolta da Ascaris suum, un nematode che causa ascaridiasi anche nei suini.

Risorse sull’argomento

  • Le persone contraggono l’infezione tramite ingestione delle uova del nematode, solitamente contenute negli alimenti.

  • L’infezione appena contratta può essere asintomatica, oppure si possono sviluppare febbre, tosse, respiro sibilante, crampi addominali, nausea e vomito.

  • I bambini con infezione grave possono non crescere normalmente oppure i vermi possono causare un’occlusione dell’intestino o delle vie biliari, con vomito e forti dolori.

  • Di solito i medici diagnosticano l’infezione identificando le uova o i vermi in un campione di feci.

  • I soggetti vengono trattati con i farmaci utilizzati per trattare le infezioni da vermi.

Gli elminti sono vermi parassiti che possono infettare gli esseri umani e gli animali. Esistono 3 tipi di elminti: vermi piatti (trematodi), tenie (cestodi) e vermi cilindrici (nematodi). L’Ascaris è un nematode.

L’ascaridiasi è l’infezione da nematode più comune negli esseri umani, che colpisce 819 milioni di persone in tutto il mondo. È più comunemente diffusa nei bambini in età scolare. Può causare denutrizione.

Ogni anno circa 2.000-10.000 persone muoiono di ascaridiasi. La maggior parte dei decessi si verifica nei bambini a causa dell’occlusione intestinale o dei dotti biliari (i condotti che collegano il fegato e la cistifellea all’intestino tenue) determinata dai vermi.

L’infezione è comune nelle aree tropicali o subtropicali con condizioni igieniche inadeguate in cui acqua, terreno e cibo sono contaminati da feci umane. Negli Stati Uniti, l’ascaridiasi si verifica con maggiore frequenza tra i rifugiati, gli immigrati e le persone che si sono recate o hanno vissuto in zone in cui l’infezione è comune.

Sapevate che...

  • Circa 819 milioni di persone in tutto il mondo sono affette dall’infestazione da nematodi chiamata ascaridiasi.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni parassitarie.)

Trasmissione dell’ascaridiasi

L’infezione parassitaria inizia quando una persona ingerisce le uova di ascaridi fertilizzate. Solo le uova fecondate possono causare l’infezione. Le uova possono essere ingerite con alimenti entrati in contatto con terreno contaminato da feci umane che le contengono. L’infestazione può verificarsi anche quando si viene a contatto con terra contaminata e ci si tocca la bocca con le mani o le dita. Le uova dei vermi del genere Ascaris sono resistenti e possono sopravvivere nel terreno per anni.

Una volta ingerite, le uova di ascaride si schiudono e liberano le larve nell’intestino. La larva migra attraverso la parete dell’intestino tenue e viene trasportata ai polmoni dai vasi linfatici (condotti che trasportano un liquido detto linfa attraverso il corpo) e dal sangue circolante. Una volta all’interno dei polmoni, la larva passa negli alveoli, risale l’apparato respiratorio, entra in gola e viene ingerita. La larva matura nell’intestino tenue, dove rimane come verme adulto. Il processo dura 2-3 mesi. Le uova deposte dai vermi adulti sono espulse nelle feci, si sviluppano nel terreno e innescano un nuovo ciclo infettivo se ingerite.

I vermi adulti sono grandi. Le femmine adulte hanno una lunghezza che varia da 20 a 35 cm, mentre i maschi adulti misurano da 15 a 30 centimetri e vivono 1-2 anni.

È inoltre possibile contrarre l’infezione da Ascaris suum, un nematode strettamente correlato ad Ascaris lumbricoides che infetta i suini. L’infezione inizia quando si ingeriscono le uova fecondate, presenti sulle mani contaminate dal contatto con suini infetti oppure su verdura o frutta contaminate da feci suine e consumate crude o poco cotte.

Sintomi dell’ascaridiasi

La migrazione delle larve di ascaride attraverso i polmoni può causare febbre, tosse, respiro sibilante e talvolta sangue nel catarro (espettorato).

Un numero ridotto di vermi nell’intestino solitamente non causa sintomi digestivi, mentre la presenza di molti vermi può causare crampi addominali e talvolta occlusione intestinale. L’occlusione può causare nausea, vomito, gonfiore addominale (distensione) e dolore addominale. In alcuni casi, i vermi adulti occludono l’apertura dell’appendice, le vie biliari o il dotto pancreatico, causando forti dolori addominali.

Può accadere che i vermi adulti migrino fino alla bocca o al naso, che vengano vomitati o eliminati con le feci: situazioni psicologicamente stressanti.

I bambini con questa infestazione possono sviluppare denutrizione e se l’infestazione è grave possono avere un ritardo nella crescita o non aumentare di peso normalmente.

Diagnosi dell’ascaridiasi

  • Esame di un campione di feci

L’ascaridiasi viene diagnosticata identificando le uova o i vermi adulti in un campione di feci o, raramente, osservando il verme adulto nelle feci o che fuoriesce dalla bocca, dal naso o dal retto. A volte le larve sono presenti nell’espettorato.

I vermi adulti possono divenire visibili se, per altre ragioni, vengono eseguite una tomografia computerizzata (TC) o un’ecografia. Raramente, i problemi interni causati dalle larve che migrano verso i polmoni possono essere osservati con una radiografia del torace.

Trattamento dell’ascaridiasi

  • Farmaci impiegati per trattare le infestazioni da vermi (antielmintici)

Per curare un soggetto con ascaridiasi, il medico prescrive di solito albendazolo, mebendazolo o ivermectina, che vengono assunti per via orale. Questi farmaci non sono sicuri durante la gravidanza a causa di un potenziale danno al feto, quindi nelle donne in gravidanza viene utilizzato un farmaco diverso chiamato pirantel pamoato. Se non è disponibile un farmaco sicuro in gravidanza, i medici devono bilanciare il rischio posto dal trattamento una donna in gravidanza infetta.

Se una persona ha vissuto in zone dell’Africa centrale in cui è endemico un nematode denominato Loa loa, il medico verifica che non sia in atto un’infezione da Loa loa (loiasi) prima di somministrare , perché in caso di presenza concomitante di grave infezione da Loa loa e ascaridiasi l’ivermectina può causare una grave infiammazione cerebrale (encefalite).

In presenza di un’infezione da ascaridiasi lieve, il medico può prescrivere nitazoxanide, un farmaco utilizzato per trattare le infezioni parassitarie dell’intestino che viene assunto per via orale.

Quando gli ascaridi causano un’occlusione intestinale, questa può essere trattata con uno degli antielmintici oppure con la rimozione dei vermi, per via chirurgica o attraverso un endoscopio (una sonda flessibile a fibre ottiche) inserito nell’intestino attraverso la bocca.

Quando sono interessati i polmoni, i medici si concentrano sull’alleviamento dei sintomi. Il trattamento include broncodilatatori e corticosteroidi. Gli antielmintici di solito non vengono utilizzati per trattare i polmoni.

Prevenzione dell’ascaridiasi

Le migliori strategie per prevenire l’ascaridiasi includono

  • Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone prima di manipolare il cibo o dopo il contatto con i maiali

  • Lavare, sbucciare e/o cucinare qualsiasi verdura o frutta cruda prima di consumarla, in particolare quelle che sono state coltivate in aree nelle quali le feci umane o suine vengono utilizzate come fertilizzante

  • Non defecare all’aperto, fatta eccezione per i servizi con un’appropriato smaltimento delle acque reflue

Sistemi efficaci di smaltimento delle acque reflue possono contribuire a prevenire la diffusione di questa infezione.