Ipotiroidismo

DiLaura Boucai, MD, Weill Cornell Medical College
Revisionato/Rivisto feb 2024
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I fatti in Breve

L’ipotiroidismo è una condizione di ipoattività della tiroide che determina una ridotta produzione di ormoni tiroidei e un conseguente rallentamento delle funzioni vitali.

  • Le espressioni del viso perdono vivacità, la voce è roca e l’eloquio lento, le palpebre sono cadenti e gli occhi e il viso tendono a essere più gonfi.

  • Di solito, vengono eseguite analisi del sangue per confermare la diagnosi.

  • La maggior parte dei soggetti affetti da ipotiroidismo deve assumere ormoni tiroidei per il resto della vita.

La tiroide secerne gli ormoni tiroidei che controllano la velocità con cui si svolgono i processi chimici dell’organismo (metabolismo). Gli ormoni tiroidei influenzano molte funzioni vitali dell’organismo, come la frequenza cardiaca, la velocità con cui sono bruciate le calorie, l’integrità della pelle, la crescita, la produzione di calore, la fertilità e la digestione. Gli ormoni tiroidei sono due:

  • T4: tiroxina (anche detta tetraiodotironina)

  • T3: triiodotironina

L’ipofisi produce l’ormone tireostimolante (TSH), che stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei. L’ipofisi riduce o aumenta il rilascio di TSH, in base all’aumento o alla riduzione dei livelli di ormoni tiroidei in circolo nel sangue. (Vedere anche Panoramica sulla tiroide)

L’ipotiroidismo è comune, soprattutto tra gli anziani e, in particolare, nelle donne; interessa circa il 10% delle donne in età avanzata. Tuttavia, si può verificare a ogni età.

Mixedema è il nome dato a una forma di ipotiroidismo molto grave.

Cause di ipotiroidismo

L’ipotiroidismo può essere:

  • Primitivi

  • Secondari

L’ipotiroidismo primario origina da un disturbo della tiroide stessa. La causa più comune negli Stati Uniti è

  • Tiroidite di Hashimoto: si sviluppa ipotiroidismo mano a mano che si verifica la graduale distruzione della tiroide,.

Le altre cause di ipotiroidismo primario includono:

  • Infiammazione della tiroide (tiroidite)

  • Trattamento dell’ipertiroidismo o del tumore della tiroide

  • Carenza di iodio

  • Radiazioni alla testa e al collo

  • Disturbi ereditari che impediscono alla tiroide di produrre o secernere ormoni a sufficienza

L’infiammazione della tiroide (tiroidite) può causare ipotiroidismo permanente o temporaneo, a seconda della causa. La tiroidite di Hashimoto distrugge gradualmente la tiroide e di solito causa ipotiroidismo permanente. La tiroidite subacuta è probabilmente causata da un’infezione da virus. Un’altra causa è un’infiammazione autoimmune che insorge dopo il parto (tiroidite linfocitaria silente). Nella tiroidite subacuta e nella tiroidite linfocitaria silente l’ipotiroidismo è solitamente transitorio, dal momento che la tiroide non viene distrutta.

Il trattamento dell’ipertiroidismo o di un tumore della tiroide può causare ipotiroidismo, dal momento che lo iodio radioattivo o i farmaci usati per il trattamento interferiscono con la capacità dell’organismo di produrre ormoni tiroidei. L’asportazione chirurgica della tiroide conduce a una carenza della produzione di ormoni tiroidei.

La carenza cronica di iodio nella dieta è la causa più comune di ipotiroidismo in molti Paesi nei quali non viene aggiunto iodio al sale. Tuttavia, la carenza di iodio è rara negli Stati Uniti, dove lo iodio è aggiunto al sale da tavola; lo iodio viene anche usato per sterilizzare le mammelle delle mucche da latte e quindi è presente anche nei latticini.

Anche le radiazioni alla testa e al collo, solitamente somministrate come radioterapia per la cura del cancro, possono causare ipotiroidismo.

Cause più rare di ipotiroidismo sono alcuni disturbi ereditari in cui anomalie degli enzimi delle cellule tiroidee impediscono alla ghiandola di produrre o secernere sufficienti quantità di ormoni (vedere anche Ipotiroidismo nei lattanti e nei bambini).

Nell’ipotiroidismo secondario, l’ipofisi non riesce a secernere quantità sufficienti di ormone tireostimolante (TSH), necessario per la normale stimolazione della tiroide. L’ipotiroidismo secondario insorge molto più raramente di quello primario.

Sintomi dell’ipotiroidismo

Quantità insufficienti di ormoni tiroidei causano il rallentamento delle funzioni dell’organismo. I sintomi sono subdoli e si sviluppano lentamente. Alcuni possono essere confusi con la depressione, soprattutto negli anziani.

  • Le espressioni del viso perdono vivacità.

  • La voce è roca e l’eloquio lento.

  • Le palpebre sono cadenti.

  • Gli occhi e il viso tendono a essere più gonfi.

  • Peli e capelli diventano radi, spessi e secchi.

  • La pelle appare ruvida, secca, squamosa e ispessita.

Molti soggetti con ipotiroidismo presentano stanchezza, aumentano di peso, soffrono di stipsi, sviluppano crampi muscolari e diventano intolleranti al freddo. Alcuni soggetti sviluppano la sindrome del tunnel carpale, che causa formicolio o dolore alle mani. Il polso rallenta, i palmi delle mani e le piante dei piedi possono apparire di colore lievemente arancione (carotenemia) e le parti laterali delle sopracciglia tendono lentamente a cadere. Alcuni soggetti, soprattutto anziani, possono apparire confusi, smemorati, segni che possono essere confusi facilmente con la malattia di Alzheimer o altre forme di demenza. Le donne con ipotiroidismo possono avere alterazioni del ciclo mestruale.

I soggetti con ipotiroidismo presentano spesso livelli elevati di colesterolo nel sangue.

Coma mixedematoso

Se non trattato, l’ipotiroidismo può anche causare anemia, riduzione della temperatura corporea e insufficienza cardiaca. Questa situazione può progredire fino alla confusione, allo stupor o al coma (coma mixedematoso), una complicanza potenzialmente letale in cui la frequenza respiratoria rallenta, compaiono convulsioni e l’afflusso di sangue al cervello diminuisce. Il coma mixedematoso può essere scatenato in un soggetto con ipotiroidismo da stress fisici come esposizione al freddo, infezioni, traumi, intervento chirurgico e da farmaci, come i sedativi, che deprimono la funzionalità cerebrale.

Primo piano sull’invecchiamento: l’ipotiroidismo negli anziani

Molte persone anziane presentano un certo grado di ipotiroidismo. Ne soffre circa il 10% delle donne e il 6% degli uomini.

I sintomi tipici, come aumento di peso, crampi muscolari, formicolio delle mani e incapacità di tollerare il freddo, sono meno comuni fra gli anziani. Se presenti, negli anziani questi sintomi talvolta sono meno evidenti.

Gli anziani presentano anche sintomi meno tipici. Ad esempio, potrebbero perdere peso, diventare confusi, lamentare un calo dell’appetito, rigidità articolare, dolori articolari o muscolari e la tendenza a cadere.

Poiché i sintomi negli anziani possono essere diversi da quelli osservati negli adulti più giovani, sono spesso subdoli, vaghi e sono comuni negli anziani che non soffrono di ipotiroidismo, è possibile che i medici non riconoscano l’ipotiroidismo come causa dei sintomi. Alcuni esperti raccomandano lo screening per la malattia tiroidea ogni anno in soggetti di età superiore a 70 anni. Tuttavia, diversi organizzazioni mediche hanno esaminato i pro e i contro di tale screening e non lo raccomandano per i soggetti senza sintomi o segni indicativi di malattia tiroidea.

Diagnosi di ipotiroidismo

  • Misurazione dei livelli di ormone tireostimolante (THS) nel sangue

Di solito, il medico sospetta l’ipotiroidismo sulla base dei sintomi e dei risultati dell’esame obiettivo, tra cui un polso rallentato.

Solitamente l’ipotiroidismo può essere diagnosticato con un semplice esame del sangue: il dosaggio del TSH. Se la tiroide è ipoattiva, il livello di TSH è elevato.

Nei rari casi di ipotiroidismo da inadeguata secrezione di TSH, è necessario un secondo esame del sangue. Questo esame del sangue misura il livello dell’ormone tiroideo T4 (tiroxina o tetraiodotironina). Un basso livello supporta la diagnosi di ipotiroidismo se anche il livello di T4 libero è basso. In tal caso, si esegue generalmente la valutazione dell’ipofisi con test di funzionalità ipofisaria e diagnostica per immagini.

Trattamento dell’ipotiroidismo

  • Somministrazione di ormone tiroideo sostitutivo

Il trattamento consiste nella reintegrazione degli ormoni tiroidei con una preparazione orale. La terapia ormonale sostitutiva di scelta è la T4 sintetica (levotiroxina). Un’altra forma, la tiroide essiccata (liofilizzata), è ottenuta dalla tiroide degli animali, ma non viene più utilizzata molto spesso. Generalmente, la tiroide essiccata è meno efficace della T4 sintetica poiché il contenuto di ormoni tiroidei delle compresse può variare.

Nelle emergenze, come il coma mixedematoso, i medici somministrano la T4 sintetica, la T3 (triiodotironina) sintetica o entrambe per via endovenosa.

Il trattamento inizia con piccole dosi di ormoni tiroidei, in quanto dosi troppo elevate possono causare all’inizio gravi effetti collaterali, anche se in seguito potrebbero rivelarsi necessarie. La dose iniziale e la velocità di aumento della dose sono particolarmente ridotte negli anziani, che spesso sono più a rischio di avere effetti collaterali. La dose viene aumentata gradualmente fino a che i livelli di TSH nel sangue non tornino nella norma.

Durante la gravidanza, è necessario un aumento dei dosaggi.