La pericardiopatia interessa il pericardio, ovvero il sacco flessibile formato da due strati che avvolge il cuore.
Il pericardio aiuta a mantenere il cuore in una posizione stabile, a evitare un eccessivo ingresso di sangue all’interno del muscolo cardiaco e a proteggere il cuore dal danno provocato da eventuali infezioni toraciche. Tuttavia, non è essenziale ai fini vitali. Se viene asportato, l’effetto misurabile sulla funzionalità cardiaca è minimo.
Di norma, tra i due strati del pericardio è presente una quantità appena sufficiente di liquido lubrificante per farli scivolare l’uno sull’altro. Lo spazio tra i due strati è minimo. Tuttavia, alcune malattie determinano l’accumulo di liquido aggiuntivo all’interno di tale cavità (spazio pericardico), causandone l’espansione.
Di rado, il pericardio è assente alla nascita o presenta dei difetti, come zone di minore resistenza o forami. Tali difetti possono essere pericolosi, perché il cuore o un vaso sanguigno principale possono sporgere (erniare) attraverso un forame pericardico e incarcerarsi. In questi casi, può sopraggiungere la morte in pochi minuti. Pertanto, questi difetti vengono in genere riparati chirurgicamente. Se la riparazione non è praticabile, si può optare per l’asportazione totale del pericardio. Altre patologie del pericardio possono derivare da infezioni, lesioni, farmaci o la diffusione del cancro.
Il disturbo più comune del pericardio è l’infiammazione (pericardite), La pericardite può essere
Acuta (infiammazione che si sviluppa subito dopo un evento scatenante)
Subacuta (infiammazione che si sviluppa qualche settimana o mese dopo un evento scatenante)
Cronica (infiammazione che dura oltre 6 mesi)
Altri disturbi del pericardio sono
Versamento pericardico
Pericardite costrittiva
Fibrosi del pericardio
Il versamento pericardico è un accumulo di liquido nel pericardio. Il tamponamento cardiaco avviene quando un imponente versamento pericardico impedisce al cuore di riempirsi adeguatamente di sangue impedendogli quindi di pompare sufficiente sangue al resto dell’organismo.
La pericardite costrittiva, rara, si verifica quando il liquido che si accumula è denso e fibroso e causa l’aderenza dei foglietti pericardici tra loro. La pericardite costrittiva può essere transitoria, ad esempio se è causata da un’infezione, oppure cronica quando si verifica dopo una malattia che causa pericardite acuta.
La fibrosi del pericardio (l’ispessimento e la cicatrizzazione del pericardio) può svilupparsi dopo una pericardite causata da un’infezione e nella quale il versamento pericardico è simile al pus (pericardite purulenta). Oppure può accompagnare un disturbo reumatico sistemico come l’artrite reumatoide. Nei pazienti anziani, le cause comuni sono tumori maligni, attacchi cardiaci e tubercolosi. La fibrosi del pericardio differisce dalla pericardite costrittiva in quanto tende a causare meno danni strutturali e a non compromettere la funzione di pompaggio del cuore.
L’emopericardio (un accumulo di sangue all‘interno del pericardio) può causare pericardite, fibrosi pericardica o tamponamento cardiaco. Alcune cause comuni sono trauma al torace, lesione in seguito a procedure mediche come cateterismo cardiaco e impianto di pacemaker e rottura di un aneurisma dell’aorta toracica.