- Panoramica sulle alterazioni del ritmo cardiaco
- Farmaci usati per trattare le alterazioni del ritmo cardiaco
- pacemaker artificiali
- Cardioversione-defibrillazione
- Defibrillatore-cardioversore impiantabile (ICD)
- Distruzione del tessuto cardiaco anomalo (ablazione)
- Fibrillazione atriale e flutter atriale
- Battiti atriali prematuri
- Canalopatie cardiache
- Tachicardia ventricolare a torsione di punta
- Sindromi dell’intervallo QT lungo
- Tachicardia parossistica sopraventricolare (SVT, PSVT)
- Disfunzione del nodo del seno
- Fibrillazione ventricolare
- Battiti prematuri ventricolari
- Tachicardia ventricolare
- Sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW)
- Cardiomiopatie aritmogene
- Panoramica sul blocco cardiaco
- Blocco atrioventricolare
- Blocco di branca
Un battito ventricolare prematuro è un battito cardiaco in più, determinato da un’attivazione elettrica anomala, con origine nei ventricoli (le camere inferiori del cuore), anticipata rispetto a un normale battito cardiaco.
Il principale sintomo è la percezione di un battito mancante.
L’elettrocardiogramma serve a porre la diagnosi.
Solitamente evitare le attività o le sostanze che scatenano tali battiti, come stress, caffeina e alcol, è un trattamento sufficiente.
(Vedere anche Panoramica sulle alterazioni del ritmo cardiaco.)
La corrente elettrica che avvia ogni battito cardiaco origina nel pacemaker cardiaco (chiamato nodo del seno o nodo senoatriale), situato sulla sommità della camera cardiaca superiore (atrio destro). Tuttavia, a volte il battito cardiaco viene scatenato da una delle camere inferiori del cuore, i ventricoli.
I battiti ventricolari prematuri sono particolarmente comuni nei soggetti anziani. Questa aritmia può essere causata da stress fisico o emotivo, dall’assunzione di caffeina (nelle bevande e negli alimenti) o di alcol o dall’uso di rimedi per il raffreddore o la febbre da fieno contenenti sostanze stimolanti per il cuore, come la pseudoefedrina. Ulteriori cause comprendono la coronaropatia (soprattutto durante o subito dopo un attacco cardiaco) e disturbi che determinano la dilatazione ventricolare, come l’insufficienza cardiaca e le valvulopatie.
Sintomi dei battiti ventricolari prematuri
Le extrasistoli ventricolari isolate compromettono poco l’efficienza contrattile cardiaca, e sono asintomatiche se non si presentano troppo frequentemente. Il principale sintomo è la percezione di un battito forte o mancante (palpitazioni). I battiti ventricolari prematuri non sono pericolosi nei soggetti con cuore sano. Tuttavia, quando compaiono frequentemente, nei soggetti affetti da una cardiopatia strutturale (come una valvulopatia o un attacco cardiaco), possono essere seguiti da aritmie più rischiose, come la tachicardia ventricolare o la fibrillazione ventricolare, che possono causare una morte cardiaca improvvisa.
Diagnosi dei battiti ventricolari prematuri
Elettrocardiogramma
L’elettrocardiogramma (ECG) può essere utile ai fini della diagnosi dei battiti ventricolari prematuri.
Trattamento dei battiti ventricolari prematuri
Cambiamenti dello stile di vita
Talvolta beta-bloccanti
In un soggetto altrimenti sano non è necessario alcun trattamento, se non la raccomandazione di evitare lo stress e di astenersi dall’assunzione di caffeina, alcol e farmaci da banco contro il raffreddore o la febbre da fieno che contengono sostanze che stimolano il cuore.
I farmaci trovano raro impiego, perché il rischio di effetti collaterali è generalmente superiore al beneficio. L'eccezione sono i soggetti che abbiano di recente avuto un attacco cardiaco o presentino insufficienza cardiaca che causa sintomi. In questa popolazione, la sopravvivenza migliora in caso di trattamento con beta-bloccanti (vedere la tabella Alcuni farmaci utilizzati per trattare le aritmie).
Ulteriori informazioni
La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che il Manuale non è responsabile del contenuto di questa risorsa.
American Heart Association: Arrhythmia: informazioni per aiutare le persone a comprendere i rischi delle aritmie, oltre a informazioni su diagnosi e trattamento