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Trauma genitale

DiNoel A. Armenakas, MD, Weill Cornell Medical School
Revisionato/Rivisto gen 2025
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Risorse sull’argomento

La maggior parte dei traumi genitali avviene negli uomini e può comportare lesioni testicolari, allo scroto e/o al pene. Il trauma genitale è la più frequente lesione genitourinaria subita durante il combattimento, di solito a causa di esplosivi a terra, ed è molto meno comune tra i civili. La mutilazione genitale delle donne con la rimozione del clitoride, che viene eseguita in alcune culture, è una forma di trauma genitale e di abuso sul bambino.

La maggior parte delle lesioni testicolari deriva da trauma contusivo (p. es., aggressioni, incidenti automobilistici, infortuni sportivi); le lesioni testicolari penetranti sono molto meno comuni. Le lesioni testicolari sono classificate come contusioni o, se la tunica albuginea è interrotta, come rotture.

Le lesioni scrotali isolate sono rare e sono solitamente causate da ustioni, avulsioni o traumi penetranti.

Le lesioni del pene hanno diversi meccanismi. I traumi da cerniera lampo sono più frequenti nei bambini. Le fratture del pene, che consistono nella rottura del corpo cavernoso, si verificano il più delle volte durante l'attività sessuale, quando il pene viene forzatamente piegato e possono essere accompagnate da una lesione uretrale. Le amputazioni (di solito auto-inflitte o dovute all'intrappolamento di abiti in macchinari pesanti) e gli strozzamenti (provocati di solito da anelli che costringono il pene impiegati per aumentare l'erezione) sono ulteriori meccanismi lesivi. Le lesioni penetranti, compresi i morsi di animale e umani e le ferite da armi da fuoco, sono meno frequenti; le ferite da armi da fuoco spesso interessano anche l'uretra.

Le complicanze delle lesioni genitali comprendono l'infezione, la perdita di tessuto, la disfunzione erettile, l'ipogonadismo maschile, e la cicatrizzazione uretrale.

Le infezioni genitali necrotizzanti (come la gangrena di Fournier) hanno più probabilità di verificarsi in soggetti con diabete scarsamente controllato o in soggetti immunocompromessi o costretti a letto.

Sintomatologia del trauma genitale

I sintomi dopo un colpo diretto allo scroto sono solitamente il dolore scrotale e il gonfiore. I segni possono comprendere un'anomalia di colorazione scrotale e una massa scrotale dolente e compatta che non transillumina, che suggerisce un ematocele. La penetrazione scrotale suggerisce la possibilità di un coinvolgimento testicolare. Spesso l'esame è limitato dal disagio del paziente. La frattura del pene in genere si verifica durante il rapporto e si traduce in un suono di rottura, dolore immediato, gonfiore marcato ed ecchimosi del pene, e solitamente una deformità visibile. La presenza di ematuria suggerisce la possibilità di una lesione uretrale concomitante.

L'infezione necrotizzante si manifesta con gonfiore, crepitio e febbre e progredisce rapidamente in shock settico, se non è gestita tempestivamente e in modo aggressivo. Un ascesso perirettale, periuretrale o cutaneo può spesso essere identificato come la sede iniziale dell'infezione.

Diagnosi del trauma genitale

  • Valutazione clinica

  • Ecografia (per lesioni testicolari)

  • Uretrografia retrograda (per lesioni del pene con possibile coinvolgimento uretrale)

La diagnosi delle lesioni scrotali esterne e del pene in genere può basarsi sul solo esame obiettivo. L'imaging, come la RM e l'ecografia, può essere preso in considerazione nei casi dubbi di trauma del pene. Un esame RX dell'uretra con mezzo di contrasto (uretrografia retrograda) deve essere eseguito per una frattura o trauma penetrante del pene quando si sospetta una lesione uretrale (p. es., con ematuria macroscopica o incapacità minzionale). La diagnosi clinica di contusioni e rotture testicolari può essere difficile perché il grado di lesione può essere sproporzionato rispetto ai reperti fisici, quindi i pazienti con trauma testicolare chiuso in genere richiedono un'ecografia scrotale.

Trattamento del trauma genitale

  • A volte riparazione chirurgica

I pazienti con lesioni penetranti testicolari o caratteristiche cliniche o ecografiche che suggeriscono rottura testicolare richiedono l'esplorazione chirurgica e la riparazione (1, 2). Similmente, tutte le rotture e le lesioni penetranti del pene devono essere esplorate chirurgicamente e i difetti riparati. Le amputazioni del pene devono essere corrette mediante reimpianto microchirurgico se il segmento amputato è vitale.

La gestione non chirurgica è appropriata per alcune lesioni genitali. Le lesioni da strangolamento solitamente possono essere gestite semplicemente rimuovendo l'agente costrittivo, che può richiedere l'uso di cutter metallici. Morsi umani e di animali che coinvolgono i genitali devono essere gestiti con abbondante irrigazione, sbrigliamento/debridement adeguato e profilassi antibiotica; la chiusura della ferita primaria è controindicata. I traumi da cerniera devono essere gestiti rimuovendo la parte superiore del cursore della cerniera (vedi Rimozione di una cerniera lampo dalla cute peniena).

Le infezioni scrotali necrotizzanti richiedono una copertura antibiotica ad ampio spettro e l'immediato sbrigliamento/debridement chirurgico. L'uso di una chiusura assistita da vuoto accelera la guarigione. Spesso è necessaria una cistotomia per la deviazione urinaria. La ricostruzione è differita fino a quando l'infezione si è risolta e le condizioni generali del paziente si sono stabilizzate.

Rimozione di una cerniera lampo dalla cute peniena

Per rimuovere una cerniera lampo, iniettare nella zona un anestetico locale. Lubrificare la cerniera con olio minerale e quindi tentare di decomprimerla. Se questo tentativo non riesce, impiegare un attrezzo (lama diagonale) per tagliare la barra mediana del cursore della cerniera lampo, che ne connette le lamine anteriore e posteriore. In questo modo il cursore si apre in 2 parti, e i denti della cerniera lampo si separano rapidamente. (Per una descrizione passo dopo passo della procedura, vedi Come rimuovere una cerniera da un pene.)

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Morey AF, Broghammer JA, Hollowell CMP, McKibben MJ, Souter L. Urotrauma Guideline 2020: AUA Guideline. J Urol. 2021;205(1):30-35. doi:10.1097/JU.0000000000001408

  2. 2. Morey AF, Brandes S, Dugi DD 3rd, et al. Urotrauma: AUA guideline. J Urol. 2014;192(2):327-335. doi:10.1016/j.juro.2014.05.004

Punti chiave

  • Diagnosticare la maggior parte delle lesioni scrotali esterne e peniene su base clinica.

  • Valutare le lesioni testicolari contusive con l'ecografia.

  • Eseguire un'uretrografia retrograda per diagnosticare lesioni uretrali concomitanti in pazienti con frattura del pene o lesione penetrante del pene che si presentano con ematuria o incapacità di urinare.

  • Trattare chirurgicamente alcune lesioni (p. es., rotture testicolari, fratture del pene, amputazioni e lesioni penetranti).

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