La dracunculiasi è un’infezione causata dal nematode Dracunculus medinensis, noto anche col nome di verme di Guinea. Causa ulcere cutanee infiammate e dolorose e artrite debilitante.
Le persone contraggono la parassitosi bevendo acqua contenente minuscoli crostacei infestati dal nematode.
Dopo l’accoppiamento, le femmine del verme si spostano nella pelle e formano una vescicola, solitamente a livello della gamba o del piede, accompagnata da gonfiore, rossore e dolore bruciante nell’area circostante, ed eventualmente da danni alle articolazioni adiacenti.
La diagnosi dell’infezione viene formulata quando si osserva un verme emergere dalla vescicola.
Per prevenire l’infezione, è opportuno bere acqua filtrata, bollita o clorata.
Il verme viene rimosso facendolo arrotolare lentamente su un bastoncino o tramite intervento chirurgico.
(Vedere anche Panoramica sulle infezioni parassitarie.)
Attorno alla metà degli anni ’80, 3,5 milioni di persone soffrivano di dracunculiasi. La malattia era diffusa su vasta scala in molte parti dell’Africa tropicale e in Yemen, India e Pakistan. Tuttavia, grazie all’impegno internazionale per porre fine alla dracunculiasi, nel 2018 sono stati segnalati solo 28 casi. Nel 2021, solo 14 casi sono stati segnalati nell’uomo. La trasmissione resta confinata in una fascia ristretta di Paesi africani: Ciad, Mali, Etiopia e potenzialmente Sudan e Sudan del Sud. Il verme di Guinea è quasi eradicato.
Trasmissione della dracunculiasi
Le persone contraggono la parassitosi bevendo acqua contenente minuscoli crostacei infestati. I vermi immaturi (larve) del genere Dracunculus vivono nell’organismo dei crostacei. Dopo l’ingestione, i crostacei muoiono e rilasciano le larve, che penetrano nelle pareti intestinali e migrano nella cavità addominale. All’interno dell’addome, le larve maturano in vermi adulti in circa 1 anno e i vermi adulti si accoppiano. Dopo l’accoppiamento, le femmine del verme lasciano l’addome e migrano attraverso i tessuti sottocutanei, solitamente fino a raggiungere le gambe o i piedi, dove creano una vescicola sulla pelle. La vescicola provoca una grave sensazione di bruciore e alla fine si apre. Quando le persone tentano di alleviare il bruciore immergendo le gambe in acqua, la femmina del verme gravida rilascia le larve. Quando le larve sono in acqua, trovano e infettano un altro crostaceo. Se le femmine del verme gravide non raggiungono la pelle, muoiono e si disintegrano oppure si induriscono (calcificano) sotto la pelle.
Immagine fornita dalla Global Health, Division of Parasitic Diseases and Malaria dei Centers for Disease Control and Prevention.
Sintomi della dracunculiasi
I sintomi della dracunculiasi si manifestano quando il verme comincia ad affiorare in superficie. Nel punto in cui si trova il verme si forma una vescicola. L’area intorno la vescicola è pruriginosa, brucia e appare infiammata, gonfia, rossa e dolorosa. I materiali rilasciati dal verme possono provocare una reazione allergica, con conseguente difficoltà di respirazione, vomito, eruzione cutanea pruriginosa e dolore invalidante. Ben presto la vescicola si apre ed è possibile osservare il verme. In seguito, il verme abbandona l’organismo e i sintomi cessano.
Generalmente, dopo che il verme adulto abbandona l’organismo, la vescicola guarisce. Tuttavia, in circa il 50% dei soggetti, si sviluppano infezioni batteriche intorno all’apertura creata dal verme.
A volte, si verifica un danno a carico delle articolazioni e dei tendini in prossimità della vescicola, che determina dolore e altri sintomi di artrite.
Diagnosi della dracunculiasi
Presenza di un verme nella vescicola
La diagnosi di dracunculiasi è evidente quando il verme adulto compare nella vescicola.
Per individuare i vermi calcificati, si possono eseguire radiografie.
Prevenzione della dracunculiasi
Per prevenire la dracunculiasi può essere utile:
Filtrare l’acqua potabile attraverso un pezzo di garza a maglia fine
Bollire l’acqua
Bere solo acqua addizionata con cloro
Alle persone infette viene raccomandato di non immergersi in fonti di acqua potabile, come pozzi o cisterne aperti, in modo da non contaminarle.
Trattamento della dracunculiasi
Rimozione del verme adulto
Di solito, è possibile rimuovere lentamente il verme adulto (che può raggiungere una lunghezza di 120 cm) nell’arco di diversi giorni o settimane, facendolo arrotolare su un bastoncino. Quando inizia a emergere la testa, si afferra l’estremità del verme e la si avvolge intorno a un piccolo bastoncino. Gradualmente, mentre il verme si distende, si ruota il bastoncino per estrarre il resto del verme. Infine, il verme fuoriesce completamente e viene eliminato. Se è possibile consultare un operatore sanitario, questi può rimuovere il verme attraverso una piccola incisione eseguita dopo l’applicazione di un anestetico locale.
Non esistono farmaci in grado di uccidere i vermi. Tuttavia, se si sviluppa un’infezione batterica intorno all’apertura prodotta dal verme, possono essere necessari degli antibiotici.