L’ehrlichiosi e l’anaplasmosi sono infezioni batteriche trasmesse dalle zecche che causano febbre, brividi, dolori muscolari, cefalea, una sensazione generale di malessere e talvolta un’eruzione cutanea.
I sintomi dell’ehrlichiosi e dell’anaplasmosi sono simili, ma è meno probabile che l’anaplasmosi causi un’eruzione cutanea.
L’analisi di un campione di sangue con la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR) consente ai medici di individuare rapidamente i batteri.
L’ehrlichiosi e l’anaplasmosi vengono trattate con antibiotici.
Il modo migliore di prevenire l’infezione è evitare le punture di zecca.
I batteri del genere Ehrlichia e Anaplasma, come le rickettsie, possono vivere solamente all’interno delle cellule degli animali o dell’uomo. Tuttavia, a differenza delle rickettsie questi batteri risiedono nei globuli bianchi (quelli del genere Ehrlichia nei monociti e quelli del genere Anaplasma nei granulociti).
L’ehrlichiosi è più comune nelle regioni sudorientali e centro-meridionali degli Stati Uniti. L’anaplasmosi è presente negli stati nord-orientali e medio-atlantici, nella parte settentrionale del Midwest e nella costa occidentale degli Stati Uniti. L’anaplasmosi è presente anche in Europa. L’infezione si diffonde nella popolazione attraverso le punture di zecca. Pertanto, queste infezioni si sviluppano con maggiore probabilità tra la primavera e l’autunno inoltrato, quando le zecche sono maggiormente attive.
Queste infezioni sono trasmesse da zecche diverse:
Ehrlichiosi: la zecca della specie Amblyomma americanum
Anaplasmosi: la zecca del cervo (specie del genere Ixodes)
Immagine per gentile concessione di James Gathany tramite la Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention.
Anche la malattia di Lyme e la babesiosi sono trasmesse dalle zecche del genere Ixodes (zecche dure) e sono comuni nelle stesse zone. Di conseguenza, con la puntura di una zecca infettata da più di un organismo si può contrarre più di una infezione.
Dato che i batteri dei generi Ehrlichia e Anaplasma infettano i globuli bianchi, che circolano nel flusso sanguigno, possono venire trasmessi attraverso le trasfusioni di sangue o il trapianto di organi. Alcuni soggetti hanno sviluppato anaplasmosi a seguito di trasfusioni di sangue provenienti da soggetti recentemente infettati o infettati e asintomatici.
Sintomi dell’ehrlichiosi e dell’anaplasmosi
I sintomi dell’ehrlichiosi e dell’anaplasmosi sono simili; solitamente compaiono 12 giorni dopo la puntura della zecca e in modo improvviso. Includono febbre, brividi, dolori muscolari, debolezza, nausea e/o vomito, tosse, cefalea e malessere.
L’eruzione cutanea su tronco, braccia e gambe può svilupparsi talvolta nei soggetti affetti da ehrlichiosi, ma non è comune nei soggetti colpiti da anaplasmosi. Alcune persone sono asintomatiche.
L’ehrlichiosi e l’anaplasmosi possono causare problemi di coagulazione diffusa (coagulazione intravascolare disseminata), grave disfunzione (scompenso) di diversi organi, crisi convulsive e coma.
I sintomi di entrambe le infezioni sono più gravi nei soggetti con un sistema immunitario indebolito (a causa di disturbi come l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana [HIV] o di farmaci come i corticosteroidi). La morte sopraggiunge raramente; tuttavia, vi sono maggiori probabilità che si verifichi nei soggetti con sistema immunitario compromesso o in quelli che non vengono trattati tempestivamente.
Diagnosi dell’ehrlichiosi e dell’anaplasmosi
Esami del sangue
Si eseguono le analisi del sangue, che possono rivelare una conta bassa dei globuli bianchi, una conta bassa delle piastrine (trombocitopenia), un livello elevato di enzimi epatici e una coagulazione del sangue anomala; tuttavia questi esiti sono anche tipici di molti altri disturbi.
L’analisi può essere eseguita con la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR), per la quale si utilizza un campione di sangue. La tecnica della PCR aumenta la quantità di DNA batterico e quindi consente ai medici di identificare i batteri con maggiore rapidità.
Le analisi del sangue per la ricerca degli anticorpi contro questi batteri possono essere d’aiuto, ma di solito sono in grado di rilevare gli anticorpi solo diverse settimane dopo l’esordio della malattia.
Trattamento dell’ehrlichiosi e dell’anaplasmosi
Antibiotici
Se soggetti che potrebbero essere stati esposti a zecche infette presentano i sintomi tipici, il trattamento per l’ehrlichiosi o l’anaplasmosi viene solitamente iniziato prima di poter disporre degli esiti degli esami. Se il trattamento viene iniziato prontamente, la maggior parte dei pazienti risponde bene e in modo rapido. Un ritardo nel trattamento può comportare gravi complicanze, incluso il decesso nel 2-5% dei soggetti.
Di solito si utilizza la doxiciclina, un tipo di antibiotico chiamato tetraciclina. L’assunzione dell’antibiotico prosegue fino al miglioramento delle condizioni e all’assenza di febbre per 24-48 ore, ma deve continuare per almeno 7 giorni.
Sebbene alcune tetracicline assunte per più di 10 giorni possano causare pigmentazione dei denti nei bambini di età inferiore agli 8 anni, un breve ciclo (da 5 a 10 giorni) di doxiciclina è raccomandato per i bambini di qualsiasi età e può essere utilizzato senza causare la pigmentazione o l’indebolimento dello smalto dei denti (vedere anche Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Research on doxycycline and tooth staining [CDC: ricerca sulla doxiciclina e pigmentazione dei denti]).
Alcuni soggetti continuano a presentare cefalea e debolezza e generalmente continuano a sentirsi male per alcune settimane dopo il trattamento.
Prevenzione dell’ehrlichiosi e dell’anaplasmosi
Per prevenire questi disturbi, è opportuno prendere le misure necessarie a prevenire le punture di zecca. (Vedere anche Centers for Disease Control and Prevention: Preventing tick bites [Come prevenire le punture di zecca].)
Impedire alle zecche di avvicinarsi alla pelle comporta:
Restare sui sentieri e sulle piste battute
Infilare i pantaloni negli stivali o nelle calze
Indossare magliette a maniche lunghe
Applicare repellenti contenenti dietiltoluamide (DEET) sulle superfici cutanee
I repellenti contenenti DEET devono essere usati con cautela nei bambini molto piccoli, in quanto sono state segnalate reazioni tossiche. La permetrina sugli indumenti sopprime efficacemente le zecche. Nelle zone in cui le infezioni trasmesse dalle zecche sono comuni è essenziale eseguire frequenti ricerche per individuare le zecche, soprattutto nelle aree villose del corpo e sui bambini.
Le zecche ingrossate devono venire rimosse con cura e non schiacciate tra le dita, dato che lo schiacciamento può comportare la trasmissione della malattia. Non afferrare o schiacciare il corpo della zecca. Esercitando una trazione graduale con una pinzetta sulla testa della zecca, questa si stacca. Il punto di attacco deve essere tamponato con alcol. L’utilizzo di vaselina, fiammiferi accesi e altre sostanze irritanti non è un mezzo efficace per rimuovere le zecche e deve essere evitato.
Non è disponibile alcun mezzo pratico per eliminare le zecche da intere regioni. Tuttavia, nelle zone in cui sono comuni, il numero di zecche può essere ridotto rendendo l’ambiente meno invitante per gli animali che le trasportano. Per esempio, si può rendere un’area meno invitante per i topi rimuovendo dagli spazi che circondano le case, soprattutto quelli ricreativi, le cataste di legno, la lettiera fogliare, l’erba alta e i cespugli, in cui i topi possono nascondersi e fare la propria tana.