Cos’è il periodo post-partum?
Il termine post-partum si riferisce al periodo dopo il parto. Solitamente corrisponde alle prime 6 settimane dopo il parto.
Ecco cosa ci si può aspettare fisicamente dopo un parto:
La vagina può essere dolorante fino a quando il tessuto guarisce e si può avvertire bruciore durante la minzione
Si avrà una secrezione vaginale di durata fino a 6 settimane
Il seno si gonfia e inizia a produrre latte e può essere turgido e dolorante
È comune essere un po’ tristi o ansiose per una o due settimane, ma consultare il proprio medico se ci si sente molto depresse, potrebbe trattarsi di depressione post-parto
Si possono avere crampi a causa del restringimento dell’utero alle dimensioni normali nel corso di circa 2 settimane
Anche facendo attività fisica, possono essere necessari alcuni mesi affinché l’addome torni alle dimensioni normali
Tornare al proprio peso normale può richiedere più tempo
Le smagliature non spariscono, ma si attenuano nel tempo
Per i primi 3 o 4 giorni la secrezione vaginale contiene sangue, talvolta anche coaguli di sangue. Diventa quindi di colore marrone chiaro, poi giallo o bianco.
Di solito è prevista una visita dal proprio medico 6 settimane dopo il parto, salvo in caso di problemi e di necessità di un consulto prima.
I problemi più comuni durante il periodo post-partum sono:
Infezioni
Difficoltà di allattamento (tra cui infezioni mammarie)
Cosa succede subito dopo il parto?
Subito dopo il parto medici e infermieri controllano attentamente la partoriente per qualche ora, per assicurarsi che non sanguini eccessivamente.
Per prevenire un sanguinamento eccessivo, il medico può:
Premere sull’addome per aiutare l’utero a rimpicciolirsi
Somministrare un farmaco (ossitocina) come iniezione o in vena per aiutare l’utero a rimpicciolirsi
Se si perde molto sangue, i medici somministrano fluidi per via EV e talvolta una trasfusione di sangue.
Si può iniziare a mangiare normalmente subito dopo il parto.
Immediatamente dopo il parto si potrebbe non avvertire il bisogno di urinare anche se la vescica è piena, pertanto:
Verrà chiesto di urinare regolarmente
Gli infermieri possono comprimere l’addome per aiutare a svuotare la vescica
Se si non riesce a urinare e la vescica è piena, un infermiere può inserire un catetere (un sottile tubicino flessibile) nella vescica per un minuto per drenare l’urina
È possibile soffrire di stipsi dopo il parto, in particolare in caso di ricevimento di analgesici oppioidi. Il medico curante può suggerire lassativi o emollienti delle feci.
Dopo il parto possono anche essere necessarie alcune vaccinazioni:
Vaccino contro la rosolia, se non la si ha mai avuta
Fattore Rh se il gruppo sanguigno della madre è negativo e quello del bambino è positivo (un disturbo chiamato incompatibilità Rh)
Quando si può tornare a casa?
Se madre e bambino sono entrambi sani, solitamente vengono dimessi:
Entro un paio di giorni in caso di parto vaginale
Entro 4 giorni dopo un parto cesareo (taglio cesareo)
Quando è possibile fare attività fisica?
Dopo il parto bisogna alzarsi e camminare il prima possibile.
In caso di un parto vaginale si può iniziare un’attività fisica leggera non appena se ne ha voglia, ma tornare ai livelli di allenamento pre-gravidanza solo quando il medico dice che è possibile
In caso di taglio cesareo, sono necessarie circa 6 settimane per un recupero e la guarigione completa, pertanto è necessario astenersi completamento da qualsiasi attività fisica finché il medico dice che è possibile
Cosa ci si deve aspettare mentre l’organismo si riprende dal parto?
In caso di parto vaginale, è normale che l’area vaginale sia dolente. La minzione può provocare bruciore. Tentare le seguenti misure:
Applicare ghiaccio o impacchi freddi per le prime 24 ore dopo il parto
Utilizzare creme o spray anestetizzanti
Lavare l’area con acqua tiepida alcune volte al giorno
Sedersi in pochi centimetri di acqua tiepida (semicupio)
Sedersi su un cuscino a ciambella
In caso di taglio cesareo:
Chiamare il proprio medico se la ferita diventa rossa o inizia a spurgare liquido
Si può fare la doccia dopo circa un giorno, ma non fare il bagno finché i punti di sutura non vengono rimossi
Fare attenzione alla sutura, evitare di strofinarla durante la doccia
Non inserire niente (nemmeno i tamponi) nella vagina per almeno 2 settimane
Evitare di sollevare carichi pesanti e astenersi da attività pesante per circa 6 settimane
Astenersi dai rapporti sessuali per circa 6 settimane
Con entrambi i tipo di parto è presente una secrezione (liquido) vaginale per diverse settimane:
Liquido contenente sangue per 3-4 giorni
Liquido marrone chiaro per circa 2 settimane
Liquido bianco-giallastro per circa 6 settimane dopo il parto
Il sanguinamento vaginale può in effetti aumentare per alcuni giorni circa una settimana o due dopo il parto. Tale sanguinamento è normale. Deriva dal distacco dall’utero della crosta formatasi nel punto in cui era attaccata la placenta. Gli assorbenti igienici si possono usare.
Emorroidi
Le emorroidi sono vene gonfie della parete del retto e dell’ano.
La spinta necessaria per partorire può provocare le emorroidi o peggiorarle se già presenti. Il dolore da emorroidi può essere alleviato con:
Semicupi tiepidi
Applicazione di un gel contenente farmaci analgesici
Allattamento al seno
L’allattamento al seno è sano sia per la madre sia per il bambino.
Se allattare al seno fosse impossibile o non si desiderasse farlo, le mammelle saranno molto doloranti e gonfie per alcuni giorni, fino a quando smettono di produrre latte. Applicare impacchi di ghiaccio, indossare un reggiseno aderente con buon sostegno e assumere farmaci per il dolore come l’ibuprofene.
Se si sceglie di allattare al seno, il medico raccomanda di allattare il bambino solo con latte materno per i primi 6 mesi, quindi latte materno e cibo per i successivi 6 mesi. Dopo un anno, si può continuare ad allattare fino a quando madre o bambino desiderano smettere.
Rimedi in caso di dolorabilità e lesioni del capezzolo:
Aiutare il bambino ad attaccarsi al capezzolo, in modo che il labbro inferiore non sia risucchiato durante l’allattamento
Per riposizionare il bambino, staccare delicatamente il labbro del bambino con il pollice o introdurre un dito nella bocca del bambino per interrompere la suzione e tentare nuovamente
Uso di dischetti di cotone, se necessario, per assorbire le perdite di latte
Applicare crema di lanolina ai capezzoli per proteggerli
Prendersi buona cura di sé durante l’allattamento:
Assumere una vitamina contenente almeno 500 microgrammi di acido folico
Bere molti liquidi
Mangiare di circa 500 calorie aggiuntive ogni giorno (assicurarsi che le calorie aggiuntive provengano da frutta, verdura e una buona fonte di proteine)
Chi segue una dieta speciale, come un regime vegetariano o vegano, deve discutere con il proprio medico come mangiare sano durante l’allattamento
Quando è accettabile avere rapporti sessuali?
È possibile riprendere i rapporti sessuali quando ci si sente pronte ed eventuali lacerazioni o incisioni sono guarite.
La maggior parte delle donne evita i rapporti sessuali per 6 settimane dopo il parto, fino alla completa guarigione. I tempi possono essere maggiori in caso di:
Parto cesareo
Lacerazioni a causa del parto
Episiotomia (un piccolo taglio nella zona vaginale effettuata dal medico per allargare l’apertura)
Contraccezione
È possibile iniziare una nuova gravidanza subito dopo il parto. Le donne che allattano al seno hanno meno probabilità di rimanere incinte immediatamente. Tuttavia, alcune donne possono iniziare una gravidanza dopo solo qualche settimana anche se allattano.
Sono necessari uno o due anni affinché l’organismo si riprenda completamente dalla gravidanza. I medici raccomandano di attendere almeno 6 mesi, ma preferibilmente 18 mesi, prima di intraprendere una nuova gravidanza.
Le pillole anticoncezionali contenenti estrogeni non possono essere utilizzate durante l’allattamento. Si devono attendere da 4 a 6 settimane per l’impianto di uno IUD (dispositivo intrauterino) nell’utero e da 6 a 8 settimane per il diaframma. Discutere con il proprio medico quale metodo contraccettivo ormonale sia adatto alla propria situazione.
Quali sono i segnali d’allarme di problemi dopo il parto?
In presenza di uno qualsiasi dei seguenti sintomi, chiamare immediatamente il medico:
Forte sanguinamento (un assorbente completamente impregnato in un’ora per più di 2 ore)
Passaggio di coaguli di sangue più grossi di una palla da golf
Secrezione maleodorante
Febbre
Dolore toracico o addominale
Dolore durante la minzione, difficoltà a svuotare la vescica o necessità di urinare molto spesso
Presenza di un nodulo duro nella mammella
Dolore, arrossamento e gonfiore delle mammelle
Dolore o secrezione attorno all’incisione del taglio cesareo
Respiro affannoso
Dolore a una gamba
Estrema tristezza, stanchezza o difficoltà a prendersi cura di sé o del bambino
Questi potrebbero essere segni di un’infezione post-partum o di un altro problema serio.