Depressione post-partum

(Depressione dopo il parto)

DiJulie S. Moldenhauer, MD, Children's Hospital of Philadelphia
Revisionato/Rivisto ago 2024
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I fatti in Breve

La depressione post-partum è una sensazione di estrema tristezza e perdita di interesse nelle attività abituali che si verifica nel primo anno dopo il parto e che dura più di 2 settimane.

  • È più probabile nelle donne affette da depressione prima della gravidanza.

  • I sintomi sono estrema tristezza, pianto, irritabilità, repentini sbalzi d’umore e possibile perdita di interesse nelle attività quotidiane e nel bambino.

  • Se i sintomi si protraggono per oltre due settimane o se sorgono pensieri autolesionistici o di violenza nei confronti del bambino è opportuno consultare il medico.

  • Per le donne che soffrono di depressione post-partum è consigliata una combinazione di psicoterapia e farmaci antidepressivi.

Molte donne presentano il “baby blues” (malinconia da parto) dopo il parto, che può includere sbalzi d’umore o sensazione di tristezza. Tuttavia, la malinconia da parto normalmente dura 2-3 giorni, fino a un massimo di 2 settimane ed è solitamente relativamente lieve. Al contrario, la depressione post-partum dura 2 o più settimane, è invalidante e interferisce con le attività quotidiane.

Ne soffre il 7% circa delle donne. Molto raramente si sviluppa un disturbo persino più grave, chiamato psicosi post-partum.

Cause della depressione post-partum

Le cause della tristezza o della depressione dopo il parto non sono chiare, ma le seguenti situazioni possono contribuire o aumentarne il rischio:

  • Depressione presente prima o sviluppata durante la gravidanza

  • Depressione post-partum in una precedente gravidanza

  • Episodi pregressi di tristezza o depressione che insorgono in certi periodi del mese (correlati al ciclo mestruale) o per l’assunzione di contraccettivi orali

  • Familiarità con la depressione (anamnesi familiare)

  • Sforzi come stress relazionale, difficoltà finanziarie o genitori single

  • Mancanza di sostegno da parte del partner o dei familiari

  • Problemi correlati alla gravidanza (come parto pretermine o difetti congeniti del bambino)

  • Sentimenti contrastanti sulla gravidanza in corso (ad esempio perché non programmata o perché la donna aveva preso in considerazione di interromperla)

  • Problemi dell’allattamento

L’improvvisa riduzione dei livelli ormonali (come estrogeno, progesterone e ormoni tiroidei) dopo il parto e la mancanza di sonno possono contribuire allo sviluppo della depressione post-partum. Inoltre, può essere coinvolto un gene che rende una donna più predisposta alla depressione post-partum.

Donne affette da depressione prima della gravidanza devono informare il medico o l’ostetrica, in quanto tale forma depressiva spesso evolve in depressione post-partum. Durante la gravidanza la depressione è frequente e rappresenta un importante fattore di rischio per la depressione post-partum.

Sintomi della depressione post-partum

In genere, i sintomi della depressione post-partum si sviluppano nei primi 3 mesi dopo il parto, ma possono insorgere più tardi. I sintomi possono iniziare gradualmente o in modo più improvviso. La depressione post-partum interferisce con la capacità della donna di prendersi cura di se stessa e del bambino.

I sintomi della depressione post-partum possono includere

  • Tristezza estrema

  • Frequente pianto incontrollabile

  • sbalzi di umore

  • Irritabilità e rabbia

Sintomi meno comuni includono

  • Stanchezza estrema

  • Problemi di sonno (troppo o troppo poco)

  • Cefalea e dolore generalizzato

  • Perdita di interesse sessuale e in altre attività

  • Ansia o attacchi di panico

  • Perdita dell’appetito o iperalimentazione

  • Difficoltà a interagire

  • Mancanza di interesse o preoccupazioni irragionevoli riguardo al neonato

  • Una sensazione di incapacità di prendersi cura del bambino o di essere inadeguata come madre

  • Senso di colpa per avere tali sensazioni

  • Paura di fare del male al bambino

  • Pensieri suicidi

Le donne potrebbero non sentirsi legate al bambino, di conseguenza questi potrebbe manifestare in seguito problemi di carattere emotivo, sociale e cognitivo.

Anche i partner possono entrare in depressione e la depressione in qualsiasi genitore può causare stress.

Non trattata, la depressione post-partum può durare mesi o anni. Circa una donna su tre o quattro che soffre di depressione post-partum la sviluppa nuovamente.

La psicosi post-partum è rara. Comporta pensieri suicidi o violenti, allucinazioni o comportamenti bizzarri. A volte la psicosi post-partum comprende il desiderio di fare del male al bambino.

Se un genitore ha pensieri autolesionisti o di fare del male al bambino, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico.

Prevenzione o gestione della malinconia da parto

Dopo aver partorito si possono prendere alcuni accorgimenti per combattere le sensazioni di tristezza:

  • Riposare il più possibile, ad esempio quando il bambino dorme

  • Concentrarsi sulla cura del bambino e di se stesse, non sforzarsi di fare tutto (ad esempio mantenere la casa tirata a lucido o preparare tutti i pasti)

  • Avere una forte rete di sostegno, che può includere il/la partner, la famiglia o gli amici, e chiedere aiuto

  • Condividere la cura del neonato e degli altri bambini e le faccende domestiche con il/la partner

  • Parlare dei propri sentimenti con qualcuno (partner, familiari o amici)

  • Fare la doccia e vestirsi ogni giorno

  • Uscire spesso, ad esempio per fare commissioni, incontrare gli amici o fare una passeggiata

  • Organizzare assistenza al bambino affidabile, se possibile, e trascorrere del tempo da sole o con il/la partner senza il bambino

  • Parlare con altre madri delle esperienze e sensazioni comuni

  • Riconoscere che stanchezza, difficoltà a concentrarsi e dubbi sulla capacità di essere una buona madre sono normali e di solito scompaiono con il tempo

Diagnosi della depressione post-partum

  • Valutazione di un medico basata su determinati criteri diagnostici

La diagnosi e il trattamento precoci della depressione post-partum sono importanti per la donna e per il bambino. Se la sensazione di tristezza e la difficoltà a svolgere le normali attività si protraggono per oltre due settimane o se sorgono pensieri autolesionistici o di violenza nei confronti del bambino è opportuno consultare il medico. Se i parenti o gli amici notano sintomi simili, devono parlarne con la donna e incoraggiarla a rivolgersi a un medico,

Durante la visita post-parto il medico può chiedere alla paziente di compilare un questionario progettato per identificare la depressione. Se la donna è depressa si possono anche eseguire esami del sangue per determinare se i sintomi hanno origine, ad esempio, da un disturbo della tiroide.

Trattamento della depressione post-partum

  • Farmaci (zuranolone, brexanolone o altri antidepressivi)

  • Psicoterapia

Il trattamento della depressione post-partum include psicoterapia e antidepressivi.

Due farmaci sono stati approvati dalla Food and Drug Administration statunitense specificamente per la depressione post-partum: brexanolone, somministrato per via endovenosa, e zuranolone, assunto per via orale.

Le donne affette da psicosi post-partum possono aver bisogno di un ricovero, preferibilmente in una struttura controllata che permetta loro di tenere con sé il bambino. Possono essere necessari farmaci antipsicotici nonché antidepressivi.

Le donne che allattano al seno devono consultare il proprio medico prima di assumere uno qualunque di questi farmaci, per stabilire se possono continuare ad allattare (vedere Assunzione di farmaci durante l’allattamento). Molti antidepressivi consentono alle donne di continuare ad allattare.