Malattia di Kienböck

(sindrome di Kienböck)

DiDavid R. Steinberg, MD, Perelman School of Medicine at the University of Pennsylvania
Revisionato/Rivisto mag 2024
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La sindrome di Kienböck consiste nella morte dell’osso in seguito a un ridotto apporto di sangue (osteonecrosi) che colpisce l’osso semilunare della mano.

(Vedere anche Panoramica sui disturbi della mano.)

L’osso semilunare è una delle ossa carpali del polso.

Le ossa del polso

Le ossa carpali sono le ossa del polso. Si trovano tra le ossa dell’avambraccio e quelle della mano.

La sindrome di Kienböck è relativamente rara. Non si conosce il motivo per cui l’apporto di sangue all’osso semilunare viene bloccato. In genere, i soggetti colpiti non ricordano di aver subito lesioni. Si manifesta soprattutto nella mano dominante degli uomini di età compresa tra i 20 e i 45 anni, solitamente in coloro che svolgono lavori manuali molto pesanti.

Sintomi della malattia di Kienböck

I sintomi della sindrome di Kienböck generalmente iniziano con l’insorgenza graduale di dolore al polso, nell’area dell’osso semilunare, situata nella parte media del polso in corrispondenza della base. Infine compare edema al dorso del polso, che può diventare rigido. Nel 10% delle persone, il disturbo si manifesta in entrambe le mani.

Diagnosi di malattia di Kienböck

  • Esami di diagnostica per immagini

In fase precoce, la diagnosi della sindrome di Kienböck è possibile mediante risonanza magnetica per immagini (RMI) o tomografia computerizzata (TC) e, se necessario, viene confermata successivamente mediante una radiografia.

Trattamento della malattia di Kienböck

  • Intervento chirurgico

Viene effettuato un intervento chirurgico per alleviare la pressione sull’osso semilunare, ad esempio, allungando o riducendo le ossa collegate ad esso. Nel tentativo di ripristinare l’irrorazione sanguigna all’osso semilunare vengono eseguiti trattamenti chirurgici alternativi (come un innesto osseo o di vasi sanguigni). Se l’osso semilunare è collassato, si può procedere ad asportare o a fondere chirurgicamente le ossa del polso (artrodesi), come tentativo estremo di eliminare il dolore.

Metodi di trattamento diversi da quello chirurgico non hanno avuto successo, ma nei casi molto lievi indossare un tutore del polso può alleviare il dolore.