Sindrome metabolica

(sindrome X, sindrome da insulino-resistenza)

DiShauna M. Levy, MD, MS, Tulane University School of Medicine;
Michelle Nessen, MD, Tulane University School of Medicine
Revisionato/Rivisto nov 2023
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I fatti in Breve

La sindrome metabolica è caratterizzata da un’ampia circonferenza addominale (dovuta a un eccesso di grasso addominale), ipertensione arteriosa, resistenza agli effetti dell’insulina (insulino-resistenza) o diabete, e livelli ematici anomali di colesterolo e altri grassi (dislipidemia).

  • Il grasso addominale in eccesso aumenta il rischio di ipertensione arteriosa, coronaropatia e diabete di tipo 2.

  • Per porre la diagnosi di sindrome metabolica, il medico misura la circonferenza della vita, la pressione arteriosa e i livelli ematici di zucchero e grassi (lipidi) a digiuno.

  • Per aiutare i pazienti a perdere peso è possibile ricorrere all’esercizio fisico, a cambiamenti delle abitudini alimentari, a tecniche comportamentali e a farmaci.

  • Si tratta il diabete, l’ipertensione arteriosa e i livelli ematici anomali di colesterolo e lipidi (dislipidemia).

La sindrome metabolica è un problema grave. e negli Stati Uniti colpisce più del 40% dei soggetti di età superiore a 50 anni. Anche i bambini e gli adolescenti possono sviluppare la sindrome metabolica, ma non si hanno percentuali su questa specifica popolazione.

Molto probabilmente, la sindrome metabolica si sviluppa quando si accumula un eccesso di grasso nell’addome (forma a mela) invece che sui fianchi (forma a pera). Le persone con le caratteristiche elencate di seguito tendono a immagazzinare grasso in eccesso nell’addome:

  • nella maggior parte degli uomini

  • nelle donne dopo la menopausa

I depositi di grasso in eccesso nell’addome aumentano il rischio di:

Lo stress cronico può aumentare il rischio di sviluppare sindrome metabolica. Può anche causare cambiamenti ormonali che contribuiscono all’accumulo di grasso addominale in eccesso e far sì che l’organismo non risponda più in modo normale all’insulina (la cosiddetta resistenza all’insulina). Lo stress cronico può causare una diminuzione dei livelli di colesterolo delle lipoproteine ad alta densità (HDL, il “colesterolo buono”). Livelli anomali di lipidi (come bassi livelli di HDL) possono aumentare il rischio di sindrome metabolica.

La sindrome metabolica è più comune nei fumatori rispetto ai non fumatori. Il fumo può aumentare i livelli di trigliceridi e ridurre i livelli di HDL.

La sindrome metabolica è asintomatica.

(Vedere anche Obesità.)

Diagnosi della sindrome metabolica

  • Circonferenza della vita

  • Misurazione della pressione sanguigna

  • Esami del sangue per misurare i livelli di zuccheri e di grassi (lipidi) a digiuno

La circonferenza della vita deve essere misurata a tutti in quanto anche chi non è sovrappeso oppure ha un aspetto magro può immagazzinare grasso in eccesso nell’addome. Maggiore è la circonferenza della vita, maggiore è il rischio di sindrome metabolica e relative complicanze. La circonferenza della vita che aumenta il rischio di complicanze dell’obesità varia in base a gruppo etnico e sesso.

Se la circonferenza della vita è elevata, il medico misura la pressione arteriosa e i livelli ematici di zucchero e lipidi a digiuno. I livelli ematici di zucchero e lipidi spesso risultano alterati.

La sindrome metabolica ha molte definizioni diverse, ma generalmente viene diagnosticata quando la circonferenza della vita è pari o superiore a 102 centimetri (40 pollici) negli uomini o pari o superiore a 88 centimetri (35 pollici) nelle donne (che indica grasso in eccesso nell’addome) e quando i soggetti hanno ricevuto o stanno ricevendo un trattamento per almeno due dei seguenti:

  • livelli ematici di zucchero a digiuno pari o superiori a 100 mg/dl (milligrammi per decilitro)

  • pressione arteriosa pari o superiore a 130/85 mmHg (millimetri di mercurio)

  • livello ematico di trigliceridi (grassi) a digiuno pari o superiore a 150 mg/dl

  • livello delle lipoproteine ad alta densità (HDL, colesterolo buono) inferiore a 40 mg/dl negli uomini o inferiore a 50 mg/dl nelle donne

Trattamento della sindrome metabolica

  • Attività fisica e dieta sana per il cuore

  • Trattamento dell’iperglicemia, dell’ipertensione e dei livelli anomali di grassi

  • Talvolta metformina o statine

  • Farmaci per trattare l’obesità e chirurgia metabolica e bariatrica

  • Cessazione del fumo

  • Gestione dello stress

Il trattamento iniziale della sindrome metabolica prevede attività fisica e una dieta sana per il cuore. Se necessario, ogni componente della sindrome metabolica deve essere trattata anche con farmaci.

Se i soggetti presentano diabete oppure un alto livello glicemico, possono essere utili farmaci che aumentano la sensibilità dell’organismo all’insulina, come la metformina o un tiazolidindione (ad esempio, rosiglitazone o pioglitazone). Anche l’attività fisica è importante per i diabetici, perché consente all’organismo di usare lo zucchero nel sangue in modo più efficiente e spesso può contribuire a ridurre il livello glicemico.

Si tratta anche l’ipertensione arteriosa e le alterazioni dei livelli dei lipidi nel sangue. Se necessario, vengono prescritti farmaci per abbassare la pressione (antipertensivi) o per ridurre i livelli di lipidi (ipolipemizzanti).

I soggetti con livelli ematici anomali di colesterolo e altri grassi (lipidi) possono essere trattati con farmaci ipolipemizzanti (statine).

L’obesità viene trattata con farmaci anti-obesità, come orlistat, fentermina e liraglutide e, se necessario, chirurgia per la perdita di peso (metabolica e bariatrica).

Se presenti, si devono controllare altri fattori di rischio di coronaropatia. Ad esempio, ai fumatori si consiglia di smettere di fumare.

I modi per ridurre lo stress (che può aumentare il rischio di sindrome metabolica) includono esercizi di respirazione profonda, meditazione, supporto psicologico e counseling).