Il nome botanico della rhodiola è Rhodiola rosea.
Le radici e il tronco sotterraneo (rizoma) di questa pianta sono utilizzati nelle pratiche di medicina tradizionale dell’Europa orientale e settentrionale e di alcune parti dell’Asia.
La pianta è nota con molti altri nomi, tra cui radice artica, radice dorata, rosa orpina, radice di rosa, rodiola e radice dorata siberiana.
Gli estratti della radice e del rizoma della pianta vengono essiccati e disciolti nell’alcol per preparare composti medicinali.
(Vedere anche Panoramica degli integratori alimentari).
Presunte proprietà della rhodiola
I sostenitori ritengono che la rhodiola sia un adattogeno. Questo termine di fitoterapia significa che si ritiene che questa sostanza aiuti l’organismo a rispondere allo stress e a ripristinare la normale funzione.
La rhodiola viene utilizzata nella medicina tradizionale per:
Migliorare l’apprendimento e la memoria
Aumentare l’energia
Ridurre livelli di colesterolo elevati
Diminuire i sintomi della depressione
Ridurre la stanchezza
Rallentare il processo di invecchiamento
Trattare i sintomi della malattia da altitudine
Evidenze per la rhodiola
È altamente improbabile che qualsiasi singolo composto, compresa la rhodiola, abbia una così ampia gamma di benefici per la salute. Pertanto, è piuttosto inverosimile che le evidenze confermino tali molteplici benefici.
Gli studi condotti sulle cellule dimostrano che il salidroside, un composto presente nella rhodiola, potrebbe avere effetti benefici sul cervello e potrebbe uccidere le cellule tumorali cerebrali.
Gli studi condotti sugli animali suggeriscono che la rhodiola potrebbe migliorare la funzione cognitiva, ma tali studi presentano importanti debolezze.
Le evidenze di studi condotti sulle persone per dimostrare che la rhodiola offre i benefici per la salute dichiarati sono limitate.
La maggior parte di questi studi è di piccole dimensioni e di scarsa qualità e alcune evidenze sono contraddittorie.
Gli studi condotti sulle persone non sono stati conclusivi, ma hanno dimostrato che la rhodiola potrebbe avere i seguenti benefici:
Migliorare la resistenza, comprese le prestazioni atletiche, lavorative e cognitive
Ridurre l’affaticamento in situazioni stressanti
Alleviare ansia e depressione. Fornire un beneficio inferiore rispetto a un antidepressivo tradizionale, ma con minori effetti collaterali.
Ridurre il danno cardiaco causato dall’epirubicina (un farmaco chemioterapico)
Effetti collaterali della rhodiola
L’assunzione di rhodiola due volte al giorno per 6-12 settimane sembra sicura per la maggior parte delle persone.
Tuttavia, la rhodiola può causare vertigini, bocca secca e/o produzione eccessiva di saliva.
Dato che potrebbe stimolare il sistema immunitario, la rhodiola potrebbe peggiorare le malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide.
La sicurezza della rhodiola nelle donne in gravidanza e in allattamento al seno o nei bambini non è stata studiata.
Interazioni farmacologiche con la rhodiola
L’uso della rhodiola in combinazione con farmaci antidepressivi con obbligo di prescrizione può causare una frequenza cardiaca molto accelerata.
La rhodiola potrebbe ridurre i livelli di zucchero nel sangue, che potrebbero quindi risultare troppo bassi, soprattutto nei soggetti che assumono insulina o altri farmaci per trattare il diabete.
La rhodiola potrebbe ridurre la pressione arteriosa, che potrebbe quindi risultare troppo bassa nei soggetti già ipotesi o in quelli che assumono farmaci antipertensivi.
La rhodiola può aumentare i livelli di alcuni farmaci, come l’anticoagulante warfarin e alcuni antinfiammatori.
La rhodiola può contrastare gli effetti degli immunosoppressori utilizzati per alcune malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla.
In base ai suoi effetti biochimici, la rhodiola può interagire con molti altri farmaci, ma non è chiaro se ciò possa causare problemi.
Raccomandazioni per la rhodiola
In genere, non è raccomandata perché gli effetti benefici dichiarati sulla salute non sono stati confermati in studi di alta qualità condotti sulle persone e non sono superiori al rischio di effetti collaterali o interazioni farmacologiche.
Le donne in gravidanza e in allattamento, i bambini e i soggetti con malattie autoimmuni devono evitare la rhodiola.
Le persone che assumono determinati farmaci (compresi quelli per trattare il diabete o la depressione, ridurre la pressione arteriosa, fluidificare il sangue o sopprimere il sistema immunitario per alcuni stati di malattie autoimmuni) devono consultare il medico prima di assumere la rhodiola.
Ulteriori informazioni
La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.
National Institutes of Health’s National Center for Complementary and Integrative Health: Rhodiola