Tosse con emissione di sangue

DiRebecca Dezube, MD, MHS, Johns Hopkins University
Revisionato/Rivisto nov 2023
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La tosse con emissione di sangue dalle vie respiratorie viene detta emottisi. La quantità di sangue prodotta può variare da qualche stria di sangue mista a espettorato normale a notevoli quantità di sangue puro. Altri sintomi, come febbre e difficoltà respiratoria, possono essere presenti in base alla causa dell’emottisi.

Cause della tosse con emissione di sangue

Sebbene tale fenomeno possa destare preoccupazione, nella maggior parte dei casi la causa non è grave. L’espettorato striato di sangue è comune in numerosi disturbi respiratori minori, come le infezioni delle vie respiratorie superiori (Upper Respiratory Infection, URI) e la bronchite virale. In alcuni casi, la causa è il sangue originante dal naso, che è passato in trachea e, quindi, è stato espulso con la tosse. Questo tipo non è considerato emottisi.

Cause comuni

L’infezione è la causa più comune (vedere la tabella Alcune cause e caratteristiche dell’emottisi). Negli adulti, il 70-90% dei casi origina da:

Nei bambini, le cause comuni sono:

  • Infezione delle vie respiratorie inferiori

  • Inalazione (aspirazione) di corpo estraneo

Cause meno comuni

Il carcinoma polmonare, che ha esordio in sede polmonare, è una causa importante nei fumatori di età superiore a 40 anni. Tuttavia, se si è diffuso ai polmoni partendo da una sede extrapolmonare, raramente causa emottisi. L’infezione micotica da Aspergillus (aspergillosi) è sempre più riconosciuta come causa, ma non è comune come il cancro.

Altre cause comprendono la presenza di un coagulo di sangue in un’arteria polmonare (embolia polmonare) e, meno comunemente, l’infiammazione di vasi sanguigni (vasculite) nel polmone, come in caso di sindrome di Goodpasture o granulomatosi con poliangite. In rari casi, l’insufficienza cardiaca e le valvulopatie possono causare una lieve emottisi.

Emottisi massiva

Con emottisi massiva si indica la produzione di oltre 600 millilitri di sangue circa nell’arco di 24 ore. Le cause più comuni sono:

Fattori di rischio

Alcune condizioni aumentano il rischio che l’emottisi sia causata da una patologia seria:

  • Infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) (per sarcoma di Kaposi, tubercolosi e infezioni di origine micotica)

  • Uso di farmaci che sopprimono il sistema immunitario detti immunosoppressori (per tubercolosi e infezioni di origine micotica)

  • Esposizione a tubercolosi

  • Fumo in lunga anamnesi (per cancro)

  • Recente allettamento o intervento chirurgico, tumore, pregresso episodio di, oppure anamnesi familiare di, coagulazione, gravidanza, uso di farmaci che contengono estrogeni e viaggi a lungo raggio recenti (per embolia polmonare)

Valutazione della tosse con emissione di sangue

Le informazioni riportate di seguito possono essere utili per decidere se sia necessario un consulto medico e cosa aspettarsi durante la visita.

Segnali d’allarme

In soggetti con emottisi, i seguenti sintomi sono particolarmente allarmanti:

  • Grandi quantità di sangue espulso con la tosse

  • Respiro affannoso

  • Segni di significativa perdita di sangue (debolezza, capogiri al passaggio alla posizione verticale, sete, sudorazioni e frequenza cardiaca accelerata)

  • Debolezza o affaticamento

  • Avere una tracheotomia

Quando rivolgersi a un medico

In presenza di segnali d’allarme, è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso. In assenza di segnali d’allarme con presenza di fattori di rischio per serie patologie ed espettorato con quantità di sangue superiori a qualche traccia devono consultare il medico entro uno-due giorni.

In presenza di espettorato produttivo di sole strie ematiche (causato generalmente da un’infezione delle vie respiratorie superiori), la valutazione medica non è urgente. In questi casi il paziente può chiamare il medico, il quale può decidere se ed entro quando fissare l’appuntamento in base ai sintomi, all’anamnesi e ad altri fattori di rischio. In genere, anche se l’appuntamento viene fissato a distanza di qualche giorno, non vi sono ripercussioni.

Come si comporta il medico

Innanzitutto, il medico pone domande relative ai sintomi e all’anamnesi della persona, quindi conduce un esame obiettivo. In base ai risultati dell’anamnesi e dell’esame obiettivo, il medico è spesso in grado di indicare una causa (vedere la tabella Alcune cause e caratteristiche dell’emottisi) e gli eventuali esami da effettuare.

I medici chiedono

  • Quando hanno avuto inizio gli episodi di tosse con emissione di sangue

  • Da quanto tempo durano gli episodi di tosse

  • Se la tosse è scatenata da fattori specifici (come raffreddore, sforzo o posizione orizzontale)

  • Quanto sangue viene espulso con la tosse (strie, cucchiaino o una tazza)

  • Se il paziente presenta altri sintomi, come febbre, calo ponderale, dolore toracico o dolore agli arti inferiori

Il medico stabilisce se il sangue è stato realmente espulso con la tosse (e non vomitato o sceso in sede retrofaringea da sanguinamento nasale).

Il medico raccoglie l’anamnesi del paziente (se non già nota) e chiede i fattori di rischio per la ricerca di possibili cause. Un’anamnesi di frequenti sanguinamenti nasali, facile comparsa di ecchimosi o epatopatia suggerisce una possibile patologia della coagulazione. Il medico analizza i farmaci che il paziente assume al fine di verificare quelli che inibiscono la coagulazione (anticoagulanti).

Durante l’esame obiettivo, il medico valuta i parametri vitali per verificare l’eventuale stato febbrile, la frequenza cardiaca o respiratoria accelerata e i bassi livelli di ossigeno nel sangue. Esegue un esame completo del cuore e dei polmoni, valuta le vene cervicali per eventuali segni di ingrossamenti e gli arti inferiori per il gonfiore (edema). La presenza di gonfiore in un arto inferiore potrebbe essere indicativa di un coagulo di sangue (trombosi venosa profonda). La presenza di gonfiore in entrambi gli arti inferiori è possibilmente indicativa di insufficienza cardiaca. Il medico esamina, inoltre, l’addome, la cute e le membrane mucose. Durante l’esame obiettivo, il paziente viene invitato a tossire. Se la tosse produce l’emissione di sangue, il medico ne registra il colore e la quantità di sangue espulsa. Inoltre, valuta il naso e la bocca per eventuali siti di sanguinamento.

Indizi raccolti dall’anamnesi e dall’esame obiettivo sono utili per la determinazione della causa. Una sensazione di gocciolamento retronasale o sanguinamento nasale, in particolare in assenza di tosse, potrebbe significare che il sangue espulso con la tosse è sceso posteriormente alla faringe dal naso. La presenza di nausea e vomito di materiale nero, brunastro o a chicchi di caffè, generalmente, significa che il sangue ha origine gastrica o intestinale e viene espulso con il vomito, non con la tosse. La presenza di espettorato schiumoso, sangue rosso brillante e, se le quantità sono massive, una sensazione di soffocamento significano, in genere, che il sangue ha origine tracheale o polmonare (nell’emottisi vera).

Se la tosse ha appena avuto inizio e il paziente è, per il resto, in buona salute e non presenta fattori di rischio per tubercolosi, infezione micotica o embolia polmonare, la causa è generalmente un’infezione respiratoria acuta, come la bronchite acuta. Se la tosse con emissione di sangue è causata da una cardiopatia o pneumopatia, quasi sempre il paziente ha già avuto una diagnosi di cardiopatia o pneumopatia. In altri termini, la tosse con emissione di sangue non è generalmente il primo sintomo di cardiopatia o pneumopatia.

Tabella
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Esami

Se l’emottisi è grave, persistente o vaga e aspecifica, sono necessari ulteriori accertamenti. In presenza di quantità ematiche massive nella tosse, il paziente viene stabilizzato e trattato prima di eseguire qualsiasi accertamento.

Di norma viene acquisita una radiografia del torace. Se gli esiti della radiografia toracica sono alterati o se il paziente presenta sintomi o fattori di rischio per una particolare patologia, si esegue una tomografia computerizzata (TC) o broncoscopia. Nella broncoscopia si inserisce in trachea e nei bronchi un tubo esplorativo flessibile, al fine di identificare il sito di sanguinamento. Occasionalmente, si rende necessaria una broncoscopia al fine di confermare che il sangue sia espulso con la tosse dalle vie aeree inferiori e non dal naso, dallo stomaco o dall’intestino.

Se l’embolia polmonare risulta un’opzione valutabile, si esegue una TC con mezzo di contrasto radiopaco, al fine di visualizzare i vasi sanguigni (detta angio-TC) o una scintigrafia con mezzo radioattivo (scintigrafia perfusionale). In base ai risultati di questo esame, potrebbe essere eseguita l’arteriografia polmonare.

Spesso si valuta l’eventuale presenza di un carcinoma polmonare, specialmente nei fumatori di età superiore a 40 anni (e anche in quelli di età inferiore, se hanno iniziato a fumare nell’adolescenza), anche quando il sangue nell’espettorato è presente solo in tracce.

In molti pazienti, si eseguono un emocromo completo ed esami del sangue volti a valutare la capacità del sangue di coagulare, al fine di rilevare eventuali disturbi della coagulazione.

Malgrado gli accertamenti, la causa dell’emottisi non viene identificata nel 30-40% dei pazienti. Tuttavia, quando grave, la causa, generalmente, emerge.

Trattamento della tosse con emissione di sangue

Il sanguinamento può produrre coaguli che ostruiscono le vie aeree e danno luogo a ulteriori problemi respiratori. Pertanto, la tosse è importante per tenere le vie aeree pulite e non deve essere soppressa con soppressori della tosse (farmaci antitussivi).

L’emottisi può essere lieve e risolversi autonomamente oppure al trattamento della patologia che causa il sanguinamento (come insufficienza cardiaca o infezione).

Se un coagulo di grandi dimensioni ostruisce una via area principale, può essere necessaria la rimozione ricorrendo a una broncoscopia.

Raramente, l’emottisi è grave o non si risolve spontaneamente. In questi casi, potrebbe essere necessario inserire un tubo dalla bocca o dal naso in trachea o nelle vie aeree inferiori, al fine di tenere aperto il tratto respiratorio.

Se l’origine del sanguinamento è un vaso maggiore, una delle opzioni possibili è la chiusura del vaso attraverso una procedura nota come angiografia ed embolizzazione arteriosa bronchiale. Con una guida a raggi X, si introduce un catetere in un vaso e si inietta una sostanza chimica, alcuni frammenti di una spugna gelatinosa oppure una spirale metallica, per bloccare il vaso sanguigno e arrestare l’emorragia. Talvolta può essere necessario effettuare una broncoscopia o un intervento chirurgico per arrestare il sanguinamento grave o continuo o asportare l’area polmonare cancerosa interessata. Tali procedure, che comportano rischi molto elevati, vengono usate solo come risorsa estrema.

Se alterazioni della coagulazione contribuiscono al sanguinamento, può essere necessario eseguire una trasfusione di plasma, fattori coagulanti o piastrine.

L’acido tranexamico, un farmaco inalabile, può essere somministrato per trattare le emottisi che non si risolvono spontaneamente o con il trattamento del disturbo di base.

Punti principali

  • L’espettorato con strie ematiche è generalmente causato da un’infezione respiratoria e, se si risolve, non è di norma allarmante.

  • Un’infezione delle vie respiratorie inferiori e l’inalazione di un corpo estraneo sono le cause più comuni nei bambini.

  • Il medico deve differenziare tra emottisi originante da sanguinamento proveniente da bocca, naso o faringe e sangue espulso attraverso il vomito.

  • L’espettorato con strie ematiche, in soggetti fumatori, richiede generalmente ulteriori accertamenti.

  • In presenza di quantità massicce di sangue nella tosse, il paziente deve essere trattato e stabilizzato immediatamente, prima di eseguire qualsiasi accertamento.