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Cause acquisite di tromboembolismo

Condizione

Commenti

Sindrome antifosfolipidica

Malattia autoimmune con aumento del rischio di trombi venosi o arteriosi e complicanze della gravidanza dovute alla presenza di anticorpi antifosfolipidi

Aterosclerosi

Aumenta il rischio di trombi arteriosi

Rischio maggiore in pazienti con stenosi preesistente

Quando le placche aterosclerotiche si rompono, espongono o liberano il fattore tissutale, attivano la coagulazione, avviano l'adesione e l'aggregazione piastriniche locali e così determinano trombosi

Cancro (pancreas, stomaco, polmone, mammella, prostata, colon, leucemia promielocitica)

Può attivare la coagulazione esprimendo ed esponendo il fattore tissutale sulle superfici delle membrane, secernendo una proteasi attivante il fattore X, o entrambe

Trombocitopenia indotta da eparina

Associato allo sviluppo di anticorpi diretti contro i complessi dell'heparin-platelet factor 4 che attivano le piastrine, portando a trombocitopenia da consumo e trombosi venosa o arteriosa

Iperomocisteinemia

Causa possibile

Dovuta a carenza di folati, vitamina B12 o vitamina B6 o a mutazioni nei geni codificanti per la cistationina-beta sintasi (omocistinuria) o alla metilene-tetraidrofolato reduttasi

Infezione, se grave (p. es., sepsi)

Aumenta il rischio di tromboembolia venosa

Aumenta l'espressione e l'esposizione del fattore tissutale da parte di monociti e macrofagi

Diminuisce la formazione di proteina C attivata

Aumenta i livelli di fattore VIII

Contraccettivi orali che contengono estrogeni

Basso rischio assoluto (3-9/10 000) di trombosi venosa, ma maggiore rispetto ai non utilizzatori non gravidi (1-5/10 000)

Più frequente nei pazienti che hanno una predisposizione genetica alla tromboembolia venosa e nei pazienti che fumano o di età 35 anni

Lesione tissutale

Da trauma o intervento chirurgico

Stasi venosa

Da chirurgia, immobilizzazione ortopedica o paralitica, insufficienza cardiaca, gravidanza, riposo a letto, viaggio o obesità