Alcuni farmaci controindicati per l'allattamento materno

Classe farmacologica

Esempi

Interessamento generale ed effetti specifici nei neonati

Anticoagulanti

Dicumarolo

Warfarin

Possono essere somministrati con cautela, ma in dosi molto elevate possono causare emorragie (eparina non viene trasferita nel latte)

Farmaci citotossici

Ciclofosfamide

Ciclosporina

Doxorubicina

Metotrexato

I farmaci possono interferire con il metabolismo cellulare di un neonato allattato al seno, causando una possibile soppressione immunitaria e neutropenia

È sconosciuto sia l'effetto sulla crescita e l'associazione con la carcinogenesi

Farmaci psicoattivi

Ansiolitici, comprese benzodiazepine (alprazolam diazepam, lorazepam, midazolam, prazepam, quazepam, temazepam) e perfenazina

Antidepressivi (triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, bupropione)

Antipsicotici (clorpromazina, clorprotixene, clozapina, aloperidolo, mesoridazina, trifluoperazina)

Per la maggior parte dei farmaci psicoattivi, gli effetti nei neonati sono ancora sconosciuti, ma poiché i farmaci e i loro metaboliti compaiono nel latte, nel plasma e nei tessuti del neonato, è possibile che causino un'alterazione della funzione del sistema nervoso centrale sia a breve che a lungo termine

Fluoxetina: è associata a coliche, irritabilità, problemi di nutrizione e disturbi del sonno, e lento aumento di peso

Clorpromazina: possibile sonnolenza, letargia, diminuzione nei punteggi di sviluppo

Aloperidolo: declino dei punteggi dello sviluppo

I farmaci che sono rilevabili nel latte materno e costituiscono un rischio teorico sono

Amiodarone

Può causare ipotiroidismo

Cloramfenicolo

Può causare mielosoppressione idiosincrasica

Clofazimina

Possibilità di trasferimento di un'alta percentuale di dose materna

Possibile aumento della pigmentazione cutanea

Corticosteroidi

Quando somministrati alla madre ad alte dosi per settimane o mesi, possono raggiungere livelli elevati nel latte e potrebbero ridurre la crescita e interferire con la produzione endogena del corticosteroide nell'infante

Lamotrigina

Potenziali per concentrazioni sieriche terapeutiche nel lattante

Metoclopramide

Nessuno effetto descritto

Metronidazolo

Tinidazole

Mutageni in vitro

Si può interrompere l'allattamento al seno per 12-24 h per consentire l'escrezione delle dosi se la quantità del farmaco assunto dalla madre è di 2 g

Sicuro dopo i primi 6 mesi di vita

Sulfapiridina

Sulfisossazolo

Bisogna prestare particolare attenzione nei confronti dei lattanti che hanno l'ittero o il deficit glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) o sono malati, stressati, o prematuri

I farmaci rilevabili nel latte materno con rischio accertato

Atenololo

Può causare ipotensione, bradicardia, tachipnea

Acido aminosalicilico

Diarrea

Aspirina (salicilati)

Acidosi metabolica

Con alte dosi materne e trattamenti continuativi, si possono raggiungere nel plasma livelli tali da aumentare il rischio di iperbilirubinemia (i salicilati competono con siti leganti l'albumina) ed emolisi solo nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) che hanno < 1 mese

Atenololo

Può causare cianosi, bradicardia

Bromocriptina

Può sopprimere la lattazione

Può essere rischioso per la madre

Clemastina

Può causare eccitabilità, irritabilità, la riottosità ad alimentarsi, pianto acuto, rigidità cervicale

Ergotamina

Può causare vomito, diarrea, convulsioni (a dosi utilizzate nei farmaci per l'emicrania)

Estradiolo

Può causare un'emorragia vaginale da sospensione

Ioduri

Iodio

Gozzo

Litio

Da un terzo alla metà della concentrazione terapeutica nel sangue nei neonati

Fenobarbitale

Dopo la sospensione può causare spasmi infantili, la metaemoglobinemia

Fenitoina

Metaemoglobinemia

Primidone

Può causare sedazione, disturbi alimentari

Sulfasalazina (salicilsulfasalazina)

Diarrea ematica

Nitrofurantoina, sulfapiridina, sulfisoxazolo

Può causare emolisi nei bambini con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD); sicura in altri

Droghe*

Amfetamina

Irritabilità e difficoltà del sonno

Alcol

Con < 1 g/kg giornaliera diminuita l'escrezione riflessa di latte

Un grande consumo, sonnolenza, la diaforesi, il sonno profondo, debolezza, diminuzione nella crescita lineare, abnorme aumento di peso nel bambino

Cocaina

L'intossicazione da cocaina può causare: irritabilità, vomito, diarrea, tremori, convulsioni

Eroina

Tremori, irrequietezza, vomito, scarsa alimentazione

Marijuana

Alcuni componenti sono stati riscontrati nel latte materno, ma gli effetti sono ancora incerti

Fenciclidina

Allucinogeno

*Gli effetti del fumo non sono chiari; la nicotina è presente nel latte materno, e il fumo riduce la produzione di latte e l'aumento di peso del neonato, ma può anche ridurre l'incidenza di malattie respiratorie.

Dati da Sachs H, Committee on Drugs: The transfer of drugs and other chemicals into human milk: An update on selected topics. Pediatrics 132(3):e796–e809, 2013. doi: 10.1542/peds.2013-1985

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