Farmacocinetica negli anziani

DiJ. Mark Ruscin, PharmD, FCCP, BCPS, Southern Illinois University Edwardsville School of Pharmacy;
Sunny A. Linnebur, PharmD, BCPS, BCGP, Skaggs School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences, University of Colorado
Revisionato/Rivisto lug 2021
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    La farmacocinetica comprende tutte le modificazioni che il farmaco subisce dall'organismo; essa include

    • Assorbimento

    • Distribuzione corporea nei vari compartimenti

    • Metabolismo

    • Escrezione

    Con l'invecchiamento, si realizzano modificazioni parafisiologiche multisistemiche; alcune di queste modificazioni sono clinicamente più rilevanti. Il metabolismo e l'escrezione di molti farmaci si riducono, comportando la necessità di una riduzione del loro dosaggio. La tossicità può svilupparsi lentamente poiché le concentrazioni di farmaci assunti cronicamente possono aumentare l'emivita di 5-6 volte, fino al raggiungimento di livelli stazionari. Alcune benzodiazepine (p. es., diazepam, flurazepam, clordiazepossido), o i loro metaboliti attivi, hanno un'emivita fino a 96 h nei pazienti anziani; i segni di tossicità possono non essere evidenti per giorni o settimane dopo l'inizio della terapia.

    Assorbimento

    Nonostante una riduzione, correlata con l'età, della superficie di assorbimento dell'intestino tenue e un innalzamento del pH gastrico, le modificazioni dell'assorbimento dei farmaci tendono a essere clinicamente poco rilevanti. Un'eccezione clinicamente rilevante è il calcio carbonato, che richiede un ambiente acido per un assorbimento ottimale. Pertanto, l'aumento del pH gastrico, che può essere correlato all'età (come in caso di gastrite atrofica) o correlato alla terapia (come con gli inibitori della pompa protonica), può ridurre l'assorbimento di calcio e aumentare il rischio di costipazione. Pertanto, gli anziani devono utilizzare sali di calcio (p. es., calcio citrato) che si dissolvono più facilmente in un ambiente meno acido. Un altro esempio di alterato assorbimento con pH gastrico aumentato è il rilascio precoce di formulazioni con rivestimento enterico (p. es., aspirina con rivestimento enterico, eritromicina con rivestimento enterico), aumentando il rischio di eventi avversi gastrointestinali. Il rallentamento della motilità gastrointestinale legato all'età o l'uso di farmaci anticolinergici possono prolungare il movimento dei farmaci attraverso lo stomaco fino all'intestino tenue. Per i farmaci assorbiti nell'intestino tenue superiore, come l'acetaminofene (paracetamolo), il rallentamento della motilità gastrointestinale può ritardare l'assorbimento e l'insorgenza d'azione e ridurre il picco di concentrazione dei farmaci e gli effetti farmacologici.

    Distribuzione

    Con l'invecchiamento, la massa grassa corporea aumenta e l'acqua totale corporea diminuisce. Tanto da incrementare il volume di distribuzione dei farmaci altamente lipofili (p. es., diazepam, clordiazepossido) e può consapevolmente aumentare anche la loro emivita di eliminazione.

    Inoltre con l'invecchiamento l'albumina sierica si riduce e l'alfa 1-glicoproteina acida aumenta, ma l'effetto clinico del differente legame proteico dei farmaci varia con i diversi farmaci. Nel corso di un evento acuto o in soggetti malnutriti, la rapida riduzione dei livelli di albumina sierica può potenziare gli effetti di alcuni farmaci, poiché aumentano le concentrazioni sieriche (libere) di tali farmaci. Fenitoina e warfarin sono esempi di farmaci fortemente legati alle proteine con un rischio più elevato di effetti tossici quando il livello di albumina sierica si riduce.

    Metabolismo epatico

    Il metabolismo epatico di molti farmaci attraverso il citocromo P-450 diminuisce con l'età. La clearance di farmaci con metabolismo epatico (vedi tabella Effetto dell'invecchiamento sul metabolismo e sull'eliminazione dei farmaci) si riduce tipicamente del 30-40%. In linea teorica, le dosi di mantenimento dei farmaci con metabolismo epatico devono essere ridotte proprio di tale percentuale; tuttavia la velocità del metabolismo dei farmaci varia notevolmente da un individuo all'altro e gli aggiustamenti della dose devono essere individualizzati.

    Nelle persone anziane è più probabile che la clearance epatica di farmaci metabolizzati per fase I (reazioni di ossidazione, riduzione, idrolisi, vedi tabella Sostanze comuni che interagiscono con gli isoenzimi del P-450) sia prolungata. Generalmente, l'età non modifica in modo significativo la clearance dei farmaci metabolizzati per coniugazione e glucuronidazione (reazioni di fase II).

    Il metabolismo di primo passaggio (metabolismo, tipicamente epatico, che si verifica prima che un farmaco raggiunga il circolo) è influenzato anche dall'invecchiamento, riducendosi di circa l'1% all'anno dopo i 40 anni. Così, per una stessa dose orale di un farmaco, gli anziani possono avere concentrazioni circolanti più elevate. I nitrati, il propranololo, il fenobarbitale e la nifedipina sono alcuni degli esempi di farmaci con un più alto rischio di effetti tossici a causa delle riduzioni legate all'età nel metabolismo di primo passaggio.

    Altri fattori possono anche influenzare il metabolismo epatico dei farmaci assunti, compresi il fumo, la diminuzione del flusso ematico epatico nei pazienti con insufficienza cardiaca e l'assunzione di farmaci che inducono o inibiscono gli enzimi metabolici del citocromo P-450.

    Eliminazione renale

    Una delle più importanti modificazioni farmacocinetiche associate all'invecchiamento è la ridotta eliminazione renale di farmaci. Dopo i 40 anni, la velocità di filtrazione glomerulare diminuisce in media di 8 mL/min/1,73 m2/decennio (0,1 mL/sec/m2/decennio); tuttavia, la riduzione correlata all'età varia considerevolmente da persona a persona. I livelli sierici di creatinina spesso rimangono nei limiti di normalità malgrado una diminuzione della velocità di filtrazione glomerulare perché le persone anziane sono di solito sarcopeniche e in genere meno attive fisicamente rispetto ai giovani, quindi producono meno creatinina. Il mantenimento di livelli di creatinina sierica in un range di normalità per l'adulto potrebbe indurre in errore il medico qualora attribuisse a tali livelli una funzione renale normale nell'anziano. La funzione tubulare si riduce con l'età parallelamente a quella glomerulare.

    Queste modificazioni riducono l'eliminazione renale di molti farmaci (vedi tabella Effetto dell'invecchiamento sul metabolismo e sull'eliminazione dei farmaci). Le implicazioni cliniche dipendono dalla misura in cui l'eliminazione renale contribuisce all'eliminazione sistemica complessiva e dall'indice terapeutico del farmaco (rapporto tra dose massima tollerata e dose minima efficace). La clearance della creatinina (misurata o calcolata mediante programmi computerizzati o formule, quale per esempio quella di Cockcroft e Gault, vedi Valutazione del paziente renale: clearance della creatinina) viene utilizzata come guida per definire il dosaggio della maggior parte dei farmaci eliminati dai reni. La posologia giornaliera e/o la frequenza di somministrazione di farmaci eliminati prevalentemente per via renale deve essere ridotta. Poiché la funzione renale si modifica, per esempio quando un paziente si ammala o si disidrata o sta recuperando dopo uno stato di disidratazione, la posologia dei farmaci necessita di un parallelo aggiustamento.

    Tabella
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