La dermatite da stasi è un'infiammazione, generalmente della pelle degli arti inferiori, dovuta a edema cronico. I sintomi comprendono prurito, desquamazione, e iperpigmentazione. L'ulcerazione può essere una complicanza. La diagnosi è clinica. Il trattamento è diretto alle cause dell'edema e alla prevenzione delle ulcerazioni.
(Vedi anche Definizione di dermatite.)
La dermatite da stasi si verifica in pazienti con edema cronico dovuto, per esempio, a insufficienza venosa cronica, insufficienza cardiaca destra, o linfedema. L'aumento della pressione capillare con conseguente compromissione dell'integrità endoteliale nel microcircolo determina una perdita di fibrina, mentre la distruzione della funzione di barriera epiteliale determina un'infiammazione locale. La dermatite da stasi si verifica in genere sugli stinchi, ma può anche interessare altre aree con edema cronico, come le braccia dopo il trattamento radioterapico dei linfonodi ascellari.
La dermatite da stasi, così come l'insufficienza venosa cronica e le ulcere degli arti inferiori, che comunemente accompagnano la dermatite da stasi, sono talvolta trattate con vari farmaci topici. Così, la dermatite da contatto spesso complica la dermatite da stasi (1).
Riferimento generale
1. Erfurt-Berge C, Geier J, Mahler V: The current spectrum of contact sensitization in patients with chronic leg ulcers or stasis dermatitis: New data from the Information Network of Departments of Dermatology (IVDK). Contact Dermatitis 77(3):151–158, 2017. doi: 10.1111/cod.12763
Sintomatologia della dermatite da stasi
Le manifestazioni tipiche della dermatite da stasi comprendono prurito, eritema mal definito, desquamazione e lichenificazione, in genere sugli stinchi. Ci sono anche placche, spesso suppuranti e crostose, comunemente con superinfezione batterica.
Quando la causa è l'insufficienza venosa cronica, altre manifestazioni di solito comprendono le vene varicose, la purpura jaune d'ocre (uno anomalia di colorazione giallo-marrone dovuto a depositi di emosiderina nel derma), e la lipodermatosclerosi (sclerosi del grasso sottocutaneo causata da pannicolite, detta anche pannicolite sclerosante), che conferisce alla parte inferiore della gamba una forma a birillo rovesciato con allargamento del polpaccio e restringimento a livello della caviglia.
La dermatite da stasi cronica può apparire come un ispessimento fibrotico della pelle con iperpigmentazione. I cambiamenti sono caratteristici sia nelle persone con la pelle chiara (in alto) che in quelle con la pelle scura (in basso), ma appaiono più pronunciate nella foto in basso.
Images provided by Thomas Habif, MD.
Questa foto mostra una grande ulcerazione piangente centrale ad alto rischio di svilupparsi in un'ulcera cronica alla gamba. È circondata da cambiamenti cronici di insufficienza venosa con iperpigmentazione e pelle fibrotica ispessita.
Roberto A. Penne-Casanova/SCIENCE PHOTO LIBRARY
Le ulcere venose da stasi si sviluppano a seguito di una dermatite da stasi inadeguatamente trattata; possono manifestarsi rapidamente dopo i primi segni di dermatite da stasi.
Immagine procurata da Thomas Habif, MD.
Diagnosi della dermatite da stasi
Valutazione clinica
La diagnosi della dermatite da stasi è basata clinicamente sul caratteristico aspetto delle lesioni cutanee e altri segni di gonfiore cronico alle gambe e insufficienza venosa.
La consulenza con lo specialista vascolare e ulteriori indagini (per esempio l'ecodoppler) possono essere necessarie.
Trattamento della dermatite da stasi
Trattamento delle cause del gonfiore
Compressione ed elevazione
Trattamento delle complicanze (p. es., infezione secondaria, dermatite allergica da contatto, ulcere)
La causa del gonfiore cronico deve essere corretta per quanto possibile. Si indicano spesso il sollevamento e la compressione delle gambe. L'insufficienza venosa cronica deve essere trattata.
Inoltre, la dermatite da stasi non erosa spesso si attenua con un corticosteroide topico di media potenza (p. es., triamcinolone acetonide 0,1% crema o unguento). In caso di una lesione (essudativa) erosa, il miglior trattamento è quello con medicazioni idrocolloidali.
Il trattamento migliore delle ulcere consiste nell'applicazione di impacchi e fasciature leggere (p. es., pasta all'ossido di zinco); sono efficaci anche altre medicazioni (p. es., idrocolloidi) ( see also page Cura diretta della ferita). Le ulcere nei pazienti ambulatoriali possono essere guarite con stivale di Unna (gelatina di zinco), un bendaggio con poca gelatina di zinco o con medicazioni colloidali (tutte reperibili in commercio). Le medicazioni di tipo colloidale usate sotto un supporto elastico sono più efficaci dello stivale di Unna. Può essere necessario cambiare la medicazione ogni 2 o 3 giorni ma, con la scomparsa dell'edema e la guarigione dell'ulcera, è sufficiente sostituirla 1 o 2 volte/settimana. Una volta ottenuta la guarigione dell'ulcera, si deve applicare un supporto elastico prima che il paziente si alzi dal letto. Indipendentemente dalla medicazione utilizzata, la riduzione dell'edema (usualmente con la compressione) è di importanza fondamentale per la guarigione.
In caso di cellulite sovrapposta si ricorre ad antibiotici orali (p. es., cefalosporine, dicloxacillina). Gli antibiotici topici (p. es., mupirocina, sulfadiazina argentica) sono utili per il trattamento delle erosioni e delle ulcere. Una volta ridotti l'edema e l'infiammazione, possono essere necessari degli innesti cutanei a tutto spessore nelle ulcerazioni estese.
Non devono essere utilizzati farmaci topici multipli o composti in associazione o prodotti da banco. Nella dermatite da stasi la cute è meno resistente agli irritanti diretti e ad agenti topici potenzialmente sensibilizzanti (p. es., antibiotici, anestetici, veicoli di farmaci topici, in particolare lanolina e alcoli della lana).
Punti chiave
La dermatite da stasi è dovuta a edema cronico, più tipicamente sugli stinchi.
I segni comprendono eritema, desquamazione, prurito e lichenificazione e possono comprendere erosioni piangenti e croste.
Le complicanze comprendono infezioni secondarie, ulcere e sensibilità al contatto.
Elevazione e compressione sono spesso necessarie.