Emergenze da ipertensione arteriosa nei bambini

(Ipertensione acuta grave)

DiBruce A. Kaiser, MD, Nemours/Alfred I. DuPont Hospital for Children
Revisionato/Rivisto dic 2021 | Modificata set 2022
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

L’emergenza ipertensiva è una forma particolarmente grave e improvvisa di ipertensione arteriosa che può danneggiare uno o più organi vitali.

(Vedere anche Ipertensione arteriosa nei bambini e Ipertensione arteriosa negli adulti.)

  • L’emergenza ipertensiva si verifica quando la pressione arteriosa aumenta rapidamente.

  • Nei bambini, i primi sintomi di un’emergenza ipertensiva sono solitamente cefalea, torpore, confusione e convulsioni e nei neonati, irritabilità.

  • L’urgenza ipertensiva viene diagnosticata misurando la pressione arteriosa e facendo degli esami per identificare danni agli organi, come elettrocardiogramma, ecocardiogramma e analisi del sangue e delle urine.

  • Il trattamento delle emergenze ipertensive prevede il ricovero del bambino in un’unità di terapia intensiva e la somministrazione di farmaci per via endovenosa per abbassare la pressione il prima possibile.

Quando si misura la pressione arteriosa si registrano due valori. Il valore più alto indica la pressione più elevata presente nelle arterie raggiunta durante la contrazione cardiaca (sistole). Il valore più basso indica la pressione più bassa presente nelle arterie raggiunta subito prima che il cuore inizi una nuova contrazione (diastole). La pressione arteriosa è riportata come pressione sistolica/pressione diastolica, per esempio, 120/80 mmHg (millimetri di mercurio), e si legge 120 su 80.

L’emergenza ipertensiva è una forma particolarmente grave e improvvisa di ipertensione. La pressione diastolica (il valore più basso) è di solito superiore a 100 mmHg e ci sono evidenze di danno progressivo a carico di uno o più organi vitali (generalmente cervello, cuore e reni). I bambini possono presentare vari sintomi.

Le emergenze ipertensive sono relativamente rare nei bambini. Possono svilupparsi in bambini che hanno o che non hanno una precedentemente diagnosi di ipertensione arteriosa.

Le emergenze ipertensive di solito si verificano quando la pressione aumenta rapidamente. Le cause del rapido aumento variano a seconda dell’età. Le cause più comuni sono rappresentate da:

Un’emergenza ipertensiva, se non trattata tempestivamente, in genere causa un danno progressivo a uno o più organi vitali, in particolare:

  • cervello, con possibile conseguente deterioramento della funzione cerebrale, convulsioni e/o coma

  • cuore, con eventuale conseguente insufficienza cardiaca

  • occhi, con eventuale conseguente papilledema (edema del nervo ottico) e sanguinamento nella retina

  • reni, con eventuale conseguente disfunzione o insufficienza renale

Se non trattata, l’emergenza ipertensiva può avere esiti fatali.

Un’urgenza ipertensiva è una ipertensione arteriosa grave che non ha ancora causato danni organici sufficienti a provocare sintomi.

Sintomi delle emergenze ipertensive nei bambini

La pressione arteriosa è molto alta, in genere un’ipertensione a livello dello stadio 2 (grave) o superiore (140/90 o maggiore).

Nei bambini, i primi sintomi di un’emergenza ipertensiva sono solitamente cefalea, apatia (letargia), stato confusionale, convulsioni e nei neonati irritabilità. I bambini possono entrare in coma.

Possono presentare una frequenza cardiaca accelerata, dolore toracico, respiro affannoso e/o gonfiore delle caviglie. La vista può essere compromessa.

Diagnosi delle emergenze ipertensive nei bambini

  • Misurazione della pressione sanguigna

  • Esami per valutare il danno organico

Durante una sospetta emergenza ipertensiva, per misurare la pressione arteriosa i medici utilizzano un oscillometro piuttosto che uno stetoscopio. L’oscillometro registra la pressione arteriosa automaticamente e rapidamente, facilitando la misurazione necessaria (ogni 2-3 minuti). La pressione arteriosa viene misurata nuovamente usando uno sfigmomanometro e uno stetoscopio per confermare la misurazione. Se possibile, i medici eseguono il monitoraggio della pressione endoarteriosa, che consiste nell'applicazione di un piccolo tubo di plastica all'interno di un’arteria collegato a un monitor che registra la pressione. Questi dispositivi di monitoraggio della pressione arteriosa misurano la pressione in modo continuo e sono anche più accurati rispetto ad altri dispositivi.

I medici registrano l’anamnesi medica, che comprende domande sui sintomi attuali, eventuali disturbi del bambino e eventuali farmaci assunti.

Si procede a un esame obiettivo dettagliato e ad analisi del sangue e delle urine standard.

Vengono anche eseguiti esami per stabilire se siano danneggiati organi vitali e, in caso affermativo, l’entità del danno presente. Gli esami comprendono

  • elettrocardiogramma (ECG), radiografia toracica e, se possibile, un ecocardiogramma per controllare la presenza di disturbi cardiaci

  • analisi delle urine per identificare anomalie renali

  • analisi del sangue per verificare la presenza di danno renale o anomalie ormonali

  • emocromo completo per controllare la presenza di conte anomale delle cellule ematiche, in particolare di piastrine (che favoriscono la coagulazione del sangue)

  • tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica per immagini (RMI) del cranio per verificare la presenza di una massa o di un’emorragia cerebrale e per escludere altre possibili cause di sintomi legati al cervello

  • test antidroga e test di gravidanza negli adolescenti

Se l’ipertensione del bambino non è già stata diagnosticata o valutata precedentemente, altri esami per stabilire la causa dell’ipertensione possono essere effettuati successivamente.

Trattamento delle emergenze ipertensive nei bambini

  • Per le emergenze ipertensive: ricovero in un’unità di terapia intensiva e farmaci per via endovenosa per abbassare la pressione arteriosa

  • Per le urgenze ipertensive: visita al pronto soccorso o in ospedale e farmaci orali per abbassare la pressione arteriosa (talvolta sono necessari farmaci per via endovenosa)

I bambini con emergenza ipertensiva vengono ricoverati rapidamente in un’unità di terapia intensiva (UTI) oppure, se l’UTI non è disponibile, in pronto soccorso, in modo da poter essere trattati e valutati rapidamente e monitorati con attenzione. Qui possono essere somministrati il prima possibile farmaci per abbassare la pressione (antipertensivi) per via endovenosa (in vena).

L’obiettivo del trattamento delle emergenze ipertensive è abbassare la pressione in modo sufficiente da eliminare il rischio di sintomi potenzialmente letali e fermare ulteriori danni agli organi vitali.

Per le emergenze ipertensive, i farmaci per via endovenosa preferiti sono labetalolo e nicardipina.

Se i farmaci preferiti non possono essere utilizzati o non hanno successo, altri farmaci per via endovenosa che possono essere utilizzati sono nitroprussiato di sodio, idralazina ed esmololo.

Una volta ridotta la pressione arteriosa, i medici possono somministrare ai bambini farmaci per via orale (per bocca).

I bambini con urgenza ipertensiva (grave ipertensione, ma senza sintomi e senza problemi agli organi) vengono ricoverati in ospedale o al pronto soccorso ed esaminati immediatamente, ma non è necessario abbassare la pressione arteriosa altrettanto rapidamente, come nel caso dell’emergenza ipertensiva. A questi bambini vengono di solito somministrati farmaci per via orale. Talvolta sono necessari farmaci per via endovenosa.

Per le urgenze ipertensive, vengono somministrati per via orale clonidina, idralazina, isradipina o minoxidil.

Se possibile, i bambini con entrambi i disturbi devono essere trattati da un medico o da uno specialista esperto nella gestione dell’ipertensione grave nei bambini.

Tabella
Tabella
Tabella
Tabella