Il virus dell’epatite D causa l’infezione del fegato solo in soggetti già affetti da epatite B.
L’epatite D si può diffondere tramite il contatto con il sangue e altri fluidi corporei.
La coinfezione con l’epatite D in genere fa peggiorare i sintomi dell’epatite B.
La diagnosi di epatite D cronica si basa sugli esami del sangue.
Non esiste un trattamento specifico per l’epatite D acuta, ma l’epatite D cronica può essere trattata con l’interferone alfa.
(Vedere anche Panoramica sull’epatite, Panoramica sull’epatite virale acuta, Panoramica sull’epatite cronica, Epatite B acuta ed Epatite B cronica.)
L’epatite D è relativamente rara negli Stati Uniti. Può trattarsi di un’infezione acuta che dura solo per poco tempo, oppure di un’infezione cronica che si protrae per oltre 6 mesi.
L’epatite D si verifica solo in coinfezione con l’epatite B acuta o l’epatite B cronica. Il virus dell’epatite D è un virus incompleto che ha bisogno dell’ausilio del virus dell’epatite B per riprodursi.
A livello globale, i soggetti affetti da epatite B cronica e coinfezione da epatite D sono circa 15-20 milioni.
Trasmissione dell’epatite D
L’epatite D si può diffondere tramite il contatto con il sangue e altri fluidi corporei. Il più delle volte, l’epatite D si diffonde quando le persone condividono aghi non sterilizzati per iniettarsi sostanze stupefacenti. Inoltre, può diffondersi anche attraverso i rapporti sessuali.
Sintomi dell’epatite D
La coinfezione da epatite D generalmente aggrava l’infezione da epatite B.
Se non trattata, la coinfezione cronica da epatite B e D può causare una grave cicatrizzazione del fegato (cirrosi).
La coinfezione da epatite B e D può portare all’epatite fulminante (una forma molto grave di epatite). L’epatite fulminante può progredire molto rapidamente. Le sostanze tossiche normalmente rimosse dal fegato si accumulano nel sangue e raggiungono il cervello, causando encefalopatia epatica (portosistemica). Il soggetto può entrare in coma nel giro di pochi giorni o settimane. L’epatite fulminante può essere letale, specialmente negli adulti.
Diagnosi dell’epatite D
Esami del sangue
Il medico può sospettare un’epatite D quando
L’epatite B acuta è insolitamente molto grave (coinfezione).
L’epatite B cronica si aggrava molto all’improvviso (sovrainfezione) in soggetti che presentano un’infezione da epatite B cronica.
L’epatite B cronica progredisce più rapidamente del normale.
Se si sospetta la presenza di epatite D, per confermare la diagnosi viene eseguito un esame del sangue per rilevare eventuali anticorpi prodotti dal sistema immunitario del soggetto in risposta al virus dell’epatite D.
Trattamento dell’epatite D
Misure generali
Interferone alfa (un farmaco antivirale)
I soggetti con epatite D non devono consumare alcol per evitare di danneggiare ulteriormente il fegato. Non è necessario evitare determinati alimenti né limitare l’attività fisica.
Non esiste un trattamento specifico per l’epatite virale D acuta.
L’epatite D cronica può essere trattata con interferone alfa assieme al trattamento per l’epatite B coesistente, generalmente per 1 anno.
Se compare un’epatite fulminante, il trapianto di fegato rappresenta il trattamento più efficace e la migliore speranza di sopravvivenza, specialmente per gli adulti.
Prevenzione dell’epatite D
Evitare comportamenti ad alto rischio (come condivisione di aghi per iniettare sostanze stupefacenti e promiscuità sessuale) contribuisce a evitare di contrarre l’epatite B e quindi di contrarre l’epatite D.
Non esiste un vaccino contro l’epatite D. Un soggetto che non sia già affetto da epatite B può tuttavia sottoporsi alla vaccinazione contro l’epatite B, che è in grado di prevenire anche l’epatite D.