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Intimità negli anziani

DiDaniel B. Kaplan, PhD, LICSW, Adelphi University School of Social Work
Revisionato/Rivisto gen 2025
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L’intimità si riferisce a una sensazione di vicinanza condivisa tra due persone. Si basa sulla conoscenza dell’altra persona e sulla familiarità con l’altra persona. Include l’intimità emotiva, sociale (basata sulle esperienze condivise) e fisica (compresi il contatto fisico, le coccole e i rapporti sessuali).

    Il desiderio di intimità non diminuisce con l’età e non c’è età in cui l’intimità, anche fisica, non sia appropriata. Tuttavia, i disturbi e i cambiamenti emotivi che spesso si verificano con l’invecchiamento possono interferire con lo sviluppo e il mantenimento di una relazione intima. L’invecchiamento può inoltre cambiare il modo in cui l’intimità si esprime.

    L’intimità, particolarmente quella fisica, può andare persa per uno dei seguenti motivi:

    • Perdita di un compagno: la perdita o l’assenza di un compagno o una compagna è probabilmente la più comune barriera per l’intimità legata all’età.

    • Malattie: vari disturbi diventano più comuni con l’invecchiamento e possono interferire con l’intimità fisica. I disturbi vascolari e il diabete possono causare disfunzione erettile. L’artrite può limitare i movimenti e renderli dolorosi. Il dolore, il disagio, i farmaci e la preoccupazione associata a un disturbo possono smorzare il desiderio di intimità. Il deficit cognitivo e la demenza possono complicare i problemi di consenso e di agio nei confronti dell’intimità. Per il partner, lo stress e le esigenze dell’assistenza all’anziano possono interferire con l’intimità.

    • Uso di farmaci: è più probabile che gli anziani assumano farmaci (come farmaci per trattare l’ipertensione arteriosa o che influenzano la funzione cerebrale). Alcuni possono causare problemi che interferiscono con l’intimità (ad esempio, disfunzione erettile o riduzione del desiderio sessuale).

    • Cambiamenti relativi all’età: i livelli di ormoni sessuali diminuiscono, causando cambiamenti che generano disagi o difficoltà nel rapporto sessuale. Il rivestimento della vagina, ad esempio, può divenire più sottile (atrofia) e la lubrificazione può essere ridotta. L’impulso sessuale può diminuire negli uomini in seguito al calo dei livelli di testosterone.

    • Riluttanza a discutere gli effetti dell’invecchiamento: gli anziani che sviluppano problemi che interferiscono con l’intimità fisica o che si sentono in imbarazzo per i cambiamenti che si manifestano nel loro corpo (ad esempio, la comparsa di rughe o la pelle cadente) possono essere riluttanti a discutere di tali cambiamenti con il proprio partner o il proprio medico.

    • Differenza di aspettative nella coppia: uno dei partner può desiderare determinate espressioni fisiche di intimità non desiderate dall’altro.

    • Mancanza di riservatezza: gli anziani che vivono con i familiari o in una struttura di assistenza residenziale hanno minori opportunità di beneficiare della riservatezza necessaria per avere un’intimità fisica.

    • Passaggio ad altre forme di intimità: le passioni possono affievolirsi dopo anni di convivenza. Il rapporto sessuale può diventare meno frequente o interrompersi. Molte coppie - la maggior parte senza prestare molta attenzione - si abituano ad altre forme di intimità (come toccarsi, massaggiarsi, baciarsi o abbandonarsi ad espressioni verbali affettuose) che esprimono familiarità, cura o impegno verso il proprio partner.

    Tuttavia, molti anziani continuano ad avere un sano rapporto sessuale di coppia. L’intimità, in particolare quella fisica, può aiutare a prevenire la depressione e a migliorare l’autostima e la salute fisica.

    Gli anziani che hanno un nuovo partner sessuale dovrebbero praticare sesso sicuro. Sempre più anziani contraggono infezioni a trasmissione sessuale, incluso l’HIV. Tali infezioni sono un rischio, indipendentemente dall’età.