Sindromi da coronavirus e sindromi respiratorie acute (MERS e SARS)

DiSophie Katz, MD, MPH, Vanderbilt University Medical Center
Revisionato/Rivisto mag 2024
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I coronavirus sono una grande famiglia di virus responsabili di malattie respiratorie che variano per gravità dal raffreddore comune alla polmonite letale.

Esistono molti coronavirus diversi; la maggior parte di essi causa malattie negli animali.

Quattro infezioni da coronavirus umano comportano lieve malattia delle vie respiratorie superiori, che causa i sintomi del raffreddore comune.

Tuttavia, 3 infezioni da coronavirus umano possono essere molto più gravi e hanno recentemente causato importanti epidemie di polmonite letale:

  • Il SARS-CoV-2 è un nuovo coronavirus che è stato identificato per la prima volta alla fine del 2019 come la causa della malattia da coronavirus 2019 (COronaVIrus Disease 2019, COVID-19). Questa infezione viene discussa altrove (vedere COVID-19).

  • Il MERS-CoV è stato identificato nel 2012 come la causa della sindrome respiratoria mediorientale (Middle East Respiratory Syndrome, MERS).

  • Il SARS-CoV-1 è stato identificato nel 2003 come responsabile dell’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave (Severe Acute Respiratory Syndrome, SARS) iniziata in Cina verso la fine del 2002.

Questi coronavirus che causano gravi infezioni respiratorie sono trasmessi dagli animali all’uomo (patogeni zoonotici).

Sindrome respiratoria mediorientale (MERS)

Il virus che causa la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) appartiene al genere Coronavirus.

Il virus della MERS è stato rilevato per la prima volta in Giordania e in Arabia Saudita nel 2012. A partire dal 2021, sono stati registrati oltre 2.500 casi confermati di MERS a livello mondiale, con almeno 900 decessi correlati. La maggior parte dei casi si è manifestata in Arabia Saudita, dove continuano a registrarsi nuovi casi. La maggiore epidemia nota di MERS al di fuori della penisola arabica si è verificata nel 2015 in Corea del Sud. L’epidemia è stata associata a un viaggiatore di ritorno dalla penisola arabica. Sono inoltre stati segnalati casi in Paesi europei, asiatici, nordafricani e mediorientali, e negli Stati Uniti, in persone che vi sono state trasferite per assistenza o si sono ammalate dopo il ritorno dal Medio Oriente. Dal 2019 è stato segnalato solo un numero esiguo di casi.

Si sospetta che in molti Paesi del Medio Oriente la principale fonte di infezione siano i dromedari, ma non si conosce il modo in cui il virus viene trasmesso all’uomo.

L’infezione è più comune negli uomini ed è più grave nelle persone anziane e in quelle affette da patologie croniche preesistenti, come il diabete o una malattia cardiaca o renale. L’infezione è stata letale in circa un terzo delle persone infette.

Il virus della MERS si trasmette attraverso il contatto diretto con persone affette dalla malattia o attraverso le goccioline disperse nell’aria con la tosse o gli starnuti da un soggetto infetto. Si ritiene che le persone non siano contagiose finché non manifestano i sintomi. La maggior parte dei casi di trasmissione da persona a persona si sono verificati tra gli operatori sanitari che assistevano le persone infette.

I sintomi solitamente compaiono circa 5 giorni (ma possono comparire in qualunque momento tra i 2 e i 14 giorni) dopo che l’infezione è stata contratta. La maggior parte delle persone presenta febbre, brividi, dolori muscolari e tosse. Circa un terzo lamenta diarrea, vomito e dolore addominale.

Diagnosi di MERS

  • Analisi dei liquidi corporei provenienti dalle vie respiratorie

  • Esami del sangue

I medici sospettano la MERS nei soggetti che presentano un’infezione delle vie aeree inferiori e si sono recati o risiedono in un’area dove potrebbero essere stati esposti al virus oppure sono stati a stretto contatto con qualcuno potenzialmente affetto da MERS.

Per formulare la diagnosi di MERS, i medici prelevano un campione di liquidi corporei da differenti punti delle vie aeree in momenti diversi e lo analizzano alla ricerca del virus. Inoltre, vengono eseguiti analisi del sangue per rilevare il virus o gli anticorpi contro il virus. Vengono sottoposte ad analisi del sangue tutte le persone che sono state in stretto contatto con qualcuno potenzialmente affetto da MERS.

Trattamento della MERS

  • Farmaci per alleviare la febbre e i dolori muscolari

  • Isolamento

Non esiste un trattamento specifico per la MERS. Per alleviare la febbre e i dolori muscolari si somministra paracetamolo oppure un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) come l’ibuprofene.

Vengono prese precauzioni per prevenire la diffusione del virus. Ad esempio, il paziente viene isolato in una stanza con sistema di ventilazione che limita la diffusione dei microrganismi nell’aria. Chi entra nella camera deve indossare una mascherina speciale, occhiali protettivi, camice, cuffia e guanti. Le porte della stanza devono restare chiuse, tranne quando qualcuno vi entra o ne esce, e le persone devono entrare e uscire il meno possibile.

Sindrome respiratoria acuta grave (SARS)

  • Nessun caso è stato segnalato a livello internazionale dal 2004.

  • I sintomi della SARS assomigliano a quelli di altre infezioni respiratorie virali più comuni (ad esempio febbre, cefalea, brividi e dolori muscolari), ma sono più gravi, specialmente negli anziani.

  • I medici sospettano la SARS solo in caso di possibile esposizione a un soggetto infetto.

  • Il soggetto ritenuto affetto da SARS viene isolato in una stanza con sistema di ventilazione che limita la diffusione dei microrganismi nell’aria.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni virali)

La sindrome respiratoria acuta grave (Severe Acute Respiratory Syndrome, SARS) è stata rilevata per la prima volta in Cina alla fine del 2002. A metà del 2003 si è verificata un’epidemia a livello mondiale che ha causato oltre 8.000 casi e circa 800 decessi in tutto il mondo, compresi il Canada e gli Stati Uniti. Nessun caso è stato segnalato a livello internazionale dal 2004.

Sebbene dal 2004 non siano stati segnalati nuovi casi, la SARS non viene considerata eradicata, dato che il virus persiste in un serbatoio animale dal quale potrebbe, in teoria, riemergere.

Si è presunto che la fonte immediata fosse costituita da zibetti, mammiferi simili a gatti, che venivano venduti nei mercati di animali vivi come cibo esotico. Come siano stati contagiati gli zibetti non è chiaro, anche se si pensa che i pipistrelli siano l’ospite serbatoio del virus della SARS in natura.

La SARS è causata da un coronavirus. La SARS è molto più grave della maggior parte delle altre infezioni da coronavirus, che generalmente provocano soltanto sintomi simil-influenzali. Tuttavia, altre malattie gravi causate da coronavirus sono la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e il COVID-19.

La SARS si trasmette da persona a persona attraverso il contatto diretto con persone infette o attraverso le goccioline disperse nell’aria con la tosse o gli starnuti da una persona infetta.

Sintomi della SARS

I sintomi della SARS assomigliano a quelli di altre infezioni respiratorie virali più comuni, ma sono più gravi. Comprendono febbre, cefalea, brividi e dolori muscolari, seguiti da tosse secca e, talvolta, da difficoltà di respirazione.

La maggior parte dei pazienti si è ripresa in una o due settimane. Alcuni tuttavia hanno sviluppato gravi difficoltà respiratorie e in circa il 10% dei casi si è verificato il decesso.

Diagnosi di SARS

  • Valutazione medica

  • Analisi per identificare il virus

La SARS si sospetta soltanto se i soggetti, che potrebbero essere stati esposti a una persona infetta, presentano febbre con tosse o difficoltà di respirazione.

Si possono eseguire delle analisi per identificare il virus.

Trattamento della SARS

  • Isolamento

  • Ove necessario, ossigenoterapia

  • A volte, ventilazione artificiale per agevolare la respirazione

Il soggetto ritenuto affetto da SARS viene isolato in una stanza con sistema di ventilazione che limita la diffusione dei microrganismi nell’aria. Nella prima e unica epidemia di SARS, questo isolamento ha impedito la trasmissione del virus e alla fine ha debellato la malattia.

I soggetti che presentano sintomi leggeri non richiedono un trattamento specifico. Quelli con difficoltà respiratoria moderata possono necessitare della somministrazione di ossigeno. I soggetti che presentano estrema difficoltà di respirazione possono necessitare di ventilazione meccanica.