La febbre di Lassa e le febbri emorragiche del Sud America dovute agli arenavirus sono infezioni virali che causano sanguinamento (emorragia) e disfunzioni d’organo. Queste infezioni sono spesso fatali.
L’infezione viene trasmessa all’uomo dai roditori, solitamente tramite il consumo di alimenti contaminati.
I sintomi possono includere febbre, dolori muscolari, cefalea, nausea, vomito, tosse e mal di gola, oltre a sanguinamento da bocca, naso od organi interni.
Per confermare la diagnosi, i medici eseguono analisi del sangue e delle urine.
Il trattamento include la somministrazione di liquidi e di altre terapie per preservare le funzioni corporee.
Casi di febbre di Lassa si sono manifestati in Nigeria, Liberia, Guinea, Togo, Benin, Ghana e Sierra Leone. Le febbri emorragiche da arenavirus del Sud America sono presenti in Bolivia, Argentina, Venezuela e Brasile.
Queste patologie sono causate da arenavirus e vengono trasmesse all’uomo dai roditori oppure dall’urina o dagli escrementi di questi animali, di solito con il consumo di alimenti contaminati. Possono diffondersi da soggetto a soggetto attraverso il contatto con i liquidi corporei (come saliva, urina, feci o sangue).
Sintomi
Di solito, i sintomi della febbre di Lassa e delle febbri emorragiche da arenavirus del Sud America iniziano circa 5-16 giorni dopo l’esposizione al virus. Queste infezioni causano febbre, sensazione di malessere generale, debolezza, dolori generalizzati, diarrea e vomito. Nel corso dei 4-5 giorni successivi, si possono sviluppare dolore toracico, mal di gola, tosse e vomito. Circa l’80% dei casi di febbre di Lassa sono di lieve entità e spesso non vengono diagnosticati. Tuttavia, nel 20% circa dei casi i sintomi sono gravi.
Se grave, la febbre di Lassa può causare gonfiore del viso e del collo, accumulo di liquido nei polmoni, sanguinamento da bocca, naso, vagina o apparato digerente e ipotensione arteriosa (vedere World Health Organization [WHO]: Lassa fever [Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): Febbre di Lassa]). Circa il 20-30% delle persone affette da febbre di Lassa perde l’udito. Questa perdita può essere permanente.
Un sanguinamento dalla bocca, dal naso, dallo stomaco o dal tratto intestinale è comune nelle febbri emorragiche del Sud America. Il sanguinamento evidente è meno comune nella febbre di Lassa. Talvolta il sanguinamento compare nelle ferite da puntura, nelle gengive o nel naso e spesso è sottocutaneo (macchie puntiformi di colore violaceo). Il decesso è di solito dovuto allo shock causato dalla grave perdita di sangue.
La guarigione o il decesso solitamente si verificano da 7 a 31 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi. Circa il 15-20% delle persone ricoverate per febbre di Lassa grave muore a causa della malattia (Centers for Disease Control and Prevention [CDC]: Lassa Fever Signs and Symptoms [Segni e sintomi della febbre di Lassa]).
La malattia è grave durante la gravidanza, specialmente nel terzo trimestre. La maggior parte delle gestanti infette perde il bambino (CDC: Lassa Fever Signs and Symptoms [Segni e sintomi della febbre di Lassa]).
Diagnosi
Esami del sangue
Queste infezioni si sospettano quando i soggetti che possono essere stati esposti al virus presentano i sintomi caratteristici. La diagnosi di febbre di Lassa o di febbre emorragica del Sud America viene confermata attraverso le analisi del sangue per identificare il virus o gli anticorpi al virus.
Trattamento
Cure di supporto, compresi i liquidi
Ribavirina
Il trattamento consiste nelle cure di supporto, che includono la somministrazione di liquidi e di elettroliti, se necessario.
Il farmaco antivirale ribavirina non cura la febbre di Lassa, ma riduce il rischio di morte. Può anche essere utile in pazienti affetti dalle febbri emorragiche del Sud America.
Prevenzione
È necessario un rigoroso isolamento per prevenire la diffusione del virus agli operatori sanitari e ai famigliari. Il personale sanitario presenta un rischio significativo di contrarre l’infezione durante il trattamento dei pazienti ricoverati con febbre di Lassa e deve indossare dispositivi di protezione individuale. Durante un’epidemia, la messa in quarantena dei soggetti che presentano i sintomi dell’infezione (febbre ed emorragia) si è rivelata un modo efficace per controllare i focolai epidemici di queste infezioni. Vengono prese precauzioni per prevenire la trasmissione per via aerea.
Non esiste un vaccino per la febbre di Lassa. È disponibile un vaccino sperimentale efficace contro la febbre emorragica argentina, una febbre emorragica del Sud America dovuta al virus Junin.