Che cos’è l’osteonecrosi della mandibola?
Osteonecrosi significa pertanto morte di cellule ossee. L’osteonecrosi della mandibola è la morte di alcune cellule della mandibola;
può avvenire spontaneamente dopo l’estrazione di un dente o in seguito a una lesione della mandibola
Può insorgere dolore e fuoriuscita di pus dal cavo orale
L’osteonecrosi della mandibola viene trattata con antibiotici, collutori e con la rimozione dell’osso necrotico
Quali sono le cause dell’osteonecrosi della mandibola?
Non si conoscono bene le cause dell’osteonecrosi della mandibola. Può manifestarsi senza una ragione evidente, ma è più probabile in seguito a:
estrazione di un dente
lesione della mandibola
radioterapia di testa e collo per il trattamento del tumore
dosi elevate di alcuni farmaci per le ossa somministrati per via endovenosa (e.v.) detti bifosfonati
Generalmente i bifosfonati vengono assunti per via orale per trattare l’osteoporosi. Questa modalità di assunzione non sembra aumentare il rischio di osteonecrosi della mandibola. Tuttavia, dosi elevate somministrate per via endovenosa possono aumentare il rischio, in particolare se in seguito ci si sottopone a un intervento chirurgico della cavità orale.
Quali sono i sintomi dell’osteonecrosi della mandibola?
Di solito si osserva:
Dolore
Formazione di pus nella bocca o nell’area mandibolare
Come viene formulata la diagnosi di osteonecrosi della mandibola?
Il dentista o il chirurgo orale è in grado di formulare la diagnosi di osteonecrosi della mandibola in base ai sintomi e a una visita. Non esistono esami per confermare l’osteonecrosi della mandibola.
Come si può prevenire l’osteonecrosi della mandibola?
Prima di iniziare la terapia con bifosfonati per endovena, sottoporsi a una visita dentistica ed eseguire eventuali interventi chirurgici del cavo orale.
Come viene trattata l’osteonecrosi della mandibola?
Un chirurgo orale tratta l’osteonecrosi della mandibola con:
Intervento chirurgico per asportare le parti danneggiate dell’osso mandibolare
Antibiotici
Collutori
I medici non raccomandano di asportare vaste aree di osso danneggiato, al fine di non rischiare di peggiorare la necrosi.