A partire dall’età di 30 anni circa, la densità delle ossa inizia a diminuire negli uomini e nelle donne. Questa perdita di densità ossea aumenta più rapidamente nelle donne dopo la menopausa. Di conseguenza, le ossa diventano più fragili e si fratturano con maggiore facilità (vedere Osteoporosi), soprattutto in età avanzata.
Con l’età, le articolazioni presentano alterazioni della cartilagine e del tessuto connettivo. La cartilagine dentro l’articolazione diviene più sottile e i componenti della cartilagine (i proteoglicani, sostanze che aiutano a dare elasticità alla cartilagine) si alterano, rendendo le articolazioni meno elastiche e più suscettibili a eventuali lesioni. Pertanto, in alcuni soggetti, le superfici articolari non scorrono più bene l’una sull’altra come in precedenza. Questo processo può causare l’osteoartrite.
Inoltre, le articolazioni diventano più rigide perché il tessuto connettivo all’interno dei tendini e dei legamenti diventa più rigido e fragile. Tale cambiamento limita anche l’arco di movimento delle articolazioni.
La perdita di muscolo (sarcopenia) è un processo che inizia intorno ai 30 anni e progredisce nell’arco di tutta la vita. In questo processo, la quantità di tessuto muscolare, nonché il numero e le dimensioni delle fibre muscolari, diminuiscono gradualmente. Il risultato della sarcopenia è una graduale perdita di massa e forza muscolare. La perdita lieve di forza muscolare aumenta la tensione su alcune articolazioni (come il ginocchio) e può predisporre la persona ad artrite o a cadute. Fortunatamente, la perdita di massa e forza muscolare può essere parzialmente evitata o almeno significativamente ritardata, mediante un esercizio fisico regolare.
L’invecchiamento interessa anche i vari tipi di fibre muscolari. Il numero di fibre muscolari che si contraggono più rapidamente diminuisce molto più del numero di fibre muscolari che si contraggono più lentamente. Pertanto, in età avanzata, i muscoli non sono in grado di contrarsi altrettanto rapidamente.