Il cohosh nero è una pianta perenne che cresce in Nord America ed è più comunemente utilizzato come integratore alimentare per alleviare i sintomi della menopausa. Sebbene venga utilizzato per produrre effetti simili a quelli degli estrogeni, non contiene alcun fitoestrogeno (estrogeno vegetale).
Il suo nome botanico è Actaea racemosa, ed è anche nota, tra gli altri nomi, come bugbane nero e snakeroot nero.
Dal fusto sotterraneo si ricavano formulazioni in polvere, compresse o liquide.
Il cohosh nero deve essere elaborato in modo da contenere dei principi attivi specifici detti triterpeni.
Il cohosh nero contiene alcune sostanze come, ad esempio, una forma di ingrediente attivo dell’aspirina, che possiedono effetti antinfiammatori.
(Vedere anche Panoramica degli integratori alimentari).
Presunte proprietà del cohosh nero
Si ritiene che il cohosh nero contrasti i sintomi della menopausa (come vampate di calore, sudorazione notturna, sbalzi d’umore, frequenza cardiaca accelerata e secchezza vaginale). In altri casi si assume il cohosh nero per trattare l’artrite o trattare i sintomi mestruali.
Evidenze per il cohosh nero
Ad oggi le prove scientifiche riguardo ai benefici nell’alleviamento dei sintomi della menopausa sono contrastanti. Alcuni studi dimostrano che il cohosh nero allevia in qualche modo i sintomi della menopausa, ma non è altrettanto efficace dei trattamenti ormonali. Tuttavia, altri studi non hanno riscontrato alcuna differenza tra il cohosh nero e il placebo (sostanze che non contengono un principio attivo) nel sollievo delle vampate di calore o nei punteggi dei sintomi della menopausa. Una difficoltà è che gli ingredienti degli integratori di cohosh nero non sono standardizzati.
L’efficacia del cohosh nero per altri disturbi e sintomi è supportata da pochi dati affidabili.
Effetti collaterali del cohosh nero
Gli effetti collaterali non sono comuni. Tra i più probabili si annoverano cefalea, eruzione cutanea e mal di stomaco.
Il cohosh nero può anche causare vertigini, sudorazione eccessiva e, in dosi elevate, problemi del sistema nervoso e pressione arteriosa bassa.
Dato che alcuni soggetti hanno sviluppato problemi epatici, la Farmacopea statunitense (USP) ha raccomandato che i prodotti a base di cohosh nero vengano etichettati con l’avvertimento che potrebbero essere tossici per il fegato.
Interazioni farmacologiche con il cohosh nero
Non vi sono prove evidenti che il cohosh nero interferisca con i farmaci. Tuttavia, il cohosh nero può ridurre l’efficacia dei farmaci chemioterapici tamoxifene e irinotecan.
Raccomandazioni per il cohosh nero
Il cohosh nero può aiutare ad alleviare i sintomi della menopausa, ma qualsiasi possibile beneficio è probabilmente minimo. La North American Menopause Society non ne raccomanda l’uso, perché le evidenze a sostegno di tale uso sono di bassa qualità. I trattamenti convenzionali (ad esempio, i trattamenti ormonali) hanno maggiori benefici.
Il cohosh nero sembra essere ragionevolmente sicuro, ma è stato collegato ad alcuni casi gravi di danno epatico, quindi non è privo di rischi. È preferibile che i soggetti sensibili all’aspirina o affetti da disturbi epilettici, epatopatia, tumori ormono-sensibili (per esempio, alcuni tipi di tumore mammario), ictus o ipertensione arteriosa si astengano dall’assumere il cohosh nero. Le donne in gravidanza e in allattamento devono evitarne l’uso.
Ulteriori informazioni
La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.
National Institutes of Health’s National Center for Complementary and Integrative Health: Cohosh nero