- Panoramica sulle anomalie musculoscheletriche congenite
- Anomalie muscolari congenite
- Artrogriposi multipla congenita
- Anomalie congenite del collo e del dorso
- Anomalie congenite degli arti
- Displasia congenita dell'anca
- Torsione femorale
- Genu varum (ginocchio varo) e genu valgum (ginocchio valgo)
- Lussazione del ginocchio congenita
- Torsione tibiale
- Piede torto equino-varo (piede torto) e altre anomalie congenite del piede
La tibia può essere attorcigliata alla nascita. La torsione della tibia può essere esterna (laterale) o interna (mediale).
(Vedi anche Panoramica sulle anomalie musculoscheletriche congenite.)
La torsione tibiale esterna si verifica normalmente con l'accrescimento: da 0° alla nascita a 20° negli adulti. La torsione esterna costituisce raramente un problema.
La torsione tibiale interna è frequente alla nascita, ma si risolve tipicamente con l'accrescimento. Tuttavia, un grado elevato di torsione può essere indicativo di un problema neuromuscolare. La torsione si verifica anche con la malattia di Blount. Una torsione persistente ed eccessiva può portare a deviazione verso l'interno delle dita e gambe arcuate.
Per valutare la torsione tibiale, si misura l'angolo tra l'asse del piede e l'asse della coscia con il bambino prono e le ginocchia flesse a 90°. Tipicamente l'asse del piede è spostato lateralmente di 10° rispetto all'asse della coscia. Questo angolo può essere misurato anche ponendo il bambino seduto e disegnando una linea immaginaria che colleghi i malleoli laterale e mediale.
Nella maggior parte dei bambini, la tibia ritorna in una posizione normale senza trattamento intorno ai 5-6 anni. I bambini che hanno un caso grave di torsione della tibia possono aver bisogno di indossare plantari, un gesso o tutori per le gambe.