Valutazione delle patologie della mammella

DiLydia Choi, MD, Karmanos Cancer Center
Revisionato/Rivisto gen 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

I sintomi legati a patologie mammarie (p. es., masse, secrezione dal capezzolo, dolore) sono frequenti e rappresentano milioni di visite mediche ogni anno. Sebbene la stragrande maggioranza dei sintomi riconosca cause benigne, il carcinoma mammario rappresenta sempre una preoccupante possibilità. Dato che il cancro della mammella è frequente e può simulare patologie benigne, l'approccio a tutti i sintomi e ai reperti mammari è quello di escludere o confermare con certezza un carcinoma.

Valutazione

Anamnesi

L'indagine anamnestica deve valutare:

  • Presenza e tipo di dolore

  • Presenza e colore della secrezione dal capezzolo

  • Rapporto dei sintomi con le mestruazioni e la gravidanza

  • Presenza di alterazioni cutanee

  • Uso di contraccettivi ormonali o terapia ormonale menopausale

  • Data e risultati dell'ultima mammografia o altri studi di imaging del seno

  • Anamnesi personale o familiare per carcinoma della mammella

Esame del seno

Ogni mammelle viene ispezionata alla ricerca di un'irregolarità della forma (rigonfiamento, contorno irregolare), anomalie del capezzolo (inversione, retrazione, secrezione, formazione di croste), e cambiamenti della pelle (fossette, retrazione, edema, eritema, desquamazione, ulcerazione, vedi figura Esame del seno: A e B per le posizioni usuali). Una differenza di dimensioni tra i seni è comune e non è considerata un'anomalia, a meno che la paziente non riferisca che si tratta di un cambiamento recente (perché questo può essere dovuto a edema mammario).

L'esame della paziente in più di una posizione può aiutare a rilevare anomalie. Un tumore sottostante viene talvolta rilevato facendo pressione con erntrambe le mani sui fianchi o con le mani unite davanti alla fronte (vedi figura Esame del seno: C e D). In queste posizioni, i muscoli pettorali sono contratti e un piccolo infossamento della cute può apparire se il tumore, crescendo, ha intrappolato uno dei legamenti di Cooper (legamenti cutanei verticali che si attaccano alla parete toracica e sostengono la forma del seno).

Anatomia del seno
Anatomia del seno (vista anteriore e laterale)
Anatomia del seno (vista anteriore e laterale)

Gwen Shockey/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Anatomia del seno (vista laterale)
Anatomia del seno (vista laterale)

Gwen Shockey/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Linfonodi mammari
Linfonodi mammari

Gwen Shockey/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Esame del seno

Le posizioni comprendono la paziente seduta o in piedi (A) con le braccia lungo le anche; (B) con le braccia sollevate sopra la testa, che produce un'elevazione della fascia pettorale del seno; (C) con le mani premute saldamente contro le anche; o (D) con le mani giunte davanti alla fronte che provocano una contrazione dei muscoli pettorali. (E) La palpazione dell'ascella; le braccia sostenute come illustrato, per provocare un rilasciamento dei muscoli pettorali. (F) La paziente supina con un cuscino sotto la spalla e il braccio sollevato al di sopra della testa dal lato che viene esaminato. (G) La palpazione della mammella con movimento circolare dal capezzolo verso l'esterno.

I linfonodi ascellari e sovraclaveari si esaminano meglio con la paziente seduta o in piedi (vedi figura Esame del seno: E). Offrendo un supporto al braccio della paziente durante l'esame dell'ascella, il braccio viene completamente rilasciato e si possono palpare i linfonodi ascellari profondi.

La mammella viene palpata con la paziente seduta e poi di nuovo con la paziente in posizione supina, con il braccio omolaterale sopra la testa e un cuscino sotto la spalla omolaterale (vedi figura Esame del seno: F). Far ruotare la paziente da un lato, in modo che la mammella del lato da esaminare cada medialmente, può essere utile per distinguere la dolorabilità della mammella da quella della parete toracica perché quest'ultima può essere palpata separatamente dal tessuto mammario.

Il seno deve essere palpato con la superficie palmare del 2o, 3o e 4o dito, spostandosi sistematicamente con piccoli movimenti circolari dal capezzolo verso i margini esterni (vedi figura Esame del seno: G). Si deve annotare con precisione la localizzazione e la dimensione (stimata o misurata con un calibro o un metro) di qualsiasi anomalia; alcuni medici utilizzano un disegno cartaceo o digitale del seno per la documentazione. Deve essere inclusa anche la descrizione, per iscritto, della consistenza dell'anomalia riscontrata e del grado di delimitazione rispetto al tessuto mammario circostante.

I medici applicano una pressione, muovendosi in senso orario, all'areola per verificare la presenza di una secrezione e, se viene provocata una secrezione, per determinare la sua origine (p. es., se è multiduttale). Se una secrezione è presente, viene esaminata per determinare se è sanguinolenta o solo macchiata di sangue. Una luce forte e una lente d'ingrandimento possono aiutare a stabilire se la secrezione dal capezzolo è monoduttale o multiduttale.

Segni d'allarme

I seguenti reperti destano una particolare preoccupazione:

  • Una massa o un ispessimento che si sente distintamente che sono diversi dagli altri tessuti mammari

  • Una massa che si fissa alla cute o alla parete toracica

  • Una massa persistente

  • Cambiamenti nella forma di un seno o gonfiore persistente del seno

  • Peau d'orange (vaiolatura, arricciature, arrossamenti, ispessimento o increspature nella pelle del seno)

  • Pelle squamosa attorno al capezzolo

  • Cambiamenti nel capezzolo (p. es., retrazione)

  • Una fuoriuscita unilaterale dal capezzolo, soprattutto se è sanguinosa e/o si verifica spontaneamente

Esami

I test di imaging sono utilizzati per

  • Screening: test a donne asintomatiche per rilevamento precoce del cancro

  • Diagnosi: valutazione delle anomalie del seno (p. es., masse, secrezione dal capezzolo)

Le donne devono essere sottoposte a screening per il cancro al seno (1). Tutte le società e i gruppi professionali sono d'accordo su questo concetto, anche se differiscono sull'età consigliata in cui iniziare lo screening e la frequenza dello screening.

Le raccomandazioni di screening mammografico per le donne a medio rischio variano, ma in generale lo screening inizia tra i 40 e i 50 anni e si ripete ogni anno o due fino a 75 anni o fino a quando l'aspettativa di vita è < 10 anni (vedi tabella Raccomandazioni per lo screening mammografico per il cancro al seno nelle donne con rischio medio). Lo screening per il cancro al seno è discusso in dettaglio separatamente.

Tabella
Tabella

Nella mammografia, le RX a basso dosaggio di entrambi i seni sono acquisite in 1 proiezione (obliqua) o in 2 proiezioni (obliqua e craniocaudale).

La tomosintesi mammaria (mammografia tridimensionale) utilizzata sia per lo screening che per la diagnosi, effettuata con la mammografia digitale, aumenta leggermente il tasso di individuazione del cancro e diminuisce la percentuale di test di richiamo; questo test è utile per le donne con tessuto mammario denso. Tuttavia, la prova espone le donne a quasi il doppio delle radiazioni rispetto alla mammografia tradizionale.

La mammografia diagnostica viene utilizzato per:

  • Valutare noduli, dolore e secrezione dal capezzolo

  • Determinare la dimensione e la sede di una lesione e fornire immagini dei tessuti adiacenti e dei linfonodi

  • Guidare la biopsia

  • Dopo l'intervento chirurgico, eseguire l'imaging del seno per verificare la recidiva

La mammografia diagnostica richiede un numero di proiezioni superiore alla mammografia di screening. Le proiezioni includono ingrandimenti e particolari che forniscono una migliore visualizzazione delle zone sospette.

L'ecografia può essere utilizzata per:

  • Fornire imaging iniziale delle anomalie della mammella rilevate nelle donne < 30 anni

  • Identificare i linfonodi ascellari anomali che possono richiedere una core biopsy (biopsia con ago aspirato)

  • Valutare anomalie rilevate dalla RM o dalla mammografia (p. es., determinare se sono solide o cistiche)

  • Guidare l'ago da biopsia nel tessuto mammario anomalo

La RM può essere utilizzata per:

  • Valutare i risultati anomali all'esame del seno o di studi di imaging

  • Prima dell'intervento chirurgico, determinare con precisione dimensioni del tumore, coinvolgimento della parete toracica, e numero di tumori, soprattutto nelle donne con tessuto mammario denso

  • Identificare anomalie dei linfonodi ascellari (per aiutare a stadiare il cancro al seno)

Riferimenti relativi alla valutazione

  1. 1. The American College of Obstetricians and Gynecologists: Practice bulletin no. 179: Breast cancer screening. Obstet Gynecol 130 (1), 241–243, 2017. doi: 10.1097/AOG.0000000000002151

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