Montaggio della protesi

DiJan J. Stokosa, CP, American Prosthetics Institute, Ltd
Revisionato/Rivisto mar 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    Ci sono molte opzioni per le protesi dell'arto, ma dopo che una valutazione della funzionalità porta a un piano di trattamento, il processo di adattamento segue tipicamente le stesse fasi, indipendentemente da quale protesi dell'arto sia scelta. I passi per l'adattamento della protesi sono coordinati con sessioni di fisioterapia e di terapia occupazionale. (Vedi anche Panoramica sulle protesi degli arti.)

    Una protesi ha 7 parti componenti di base:

    • Interfaccia per l'arto residuo con cuscinetto in gel: un materiale in gel al silicone o viscoelastico che protegge la pelle e modula la pressione

    • Sistema di fissaggio a sospensione: collega la protesi al corpo

    • Invaso: sostegno di plastica rigida in cui si inserisce l'arto residuo, con interfaccia in gel (può esserci anche un invaso interno flessibile che aiuta a modulare le forze)

    • Articolazioni (caviglia, ginocchio, polso, gomito) e appendice terminale (mano, piede)

    • Accoppiamenti modulari di connessione al sistema endoscheletrico: collegano le protesi articolari e le appendici terminali e forniscono adattabilità

    • Forma anatomica: materiale in schiuma morbida che simula i contorni muscolari e protegge le componenti endoscheletriche

    • Pelle sintetica: sottile strato di tono corrispondente applicato sulla forma anatomica

    Durante il processo di impianto, si esegue un calco dell'arto residuo sia con ingessature a mano che con l'imaging digitale. Si realizza quindi un modello positivo dell'arto, o manualmente con gesso o digitalmente, e si utilizza per fabbricare un invaso o manualmente o usando una fresa computerizzata. Intorno al modello positivo si forma un invaso. Questo invaso è integrato in una protesi diagnostica che testerà varie combinazioni di componenti, per determinare quale opzione fornisce stabilità, funzionalità ed efficienza biocinematica ottimali. Una volta selezionati i componenti e il design, viene realizzato l'invaso definitivo, solitamente in fibra di carbonio e altri materiali durevoli, e la protesi definitiva viene allineata e ottimizzata. Si crea l'aspetto esterno, che sia anatomicamente realistico e simmetrico all'arto opposto o che lasci esposti i componenti. Il processo di impianto richiede da 7 a 18 visite, a seconda della complessità, e circa 16 procedure di fabbricazione in laboratorio.

    L'osteointegrazione transcutanea, un'alternativa alla tradizionale protesi, comporta l'impianto chirurgico di un ancoraggio protesico nell'osso dell'arto residuo, il che modifica l'interfaccia tra i tessuti molli dell'arto residuo e l'alveolo protesico. Questa alternativa può essere particolarmente utile per i pazienti che in precedenza hanno avuto un'esperienza negativa (tra cui dolore, mancanza di stabilità e problemi della pelle) con la loro protesi a innesto.

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