Vaginal Cancer

DiPedro T. Ramirez, MD, Houston Methodist Hospital;
Gloria Salvo, MD, MD Anderson Cancer Center
Revisionato/Rivisto ott 2023
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Il tumore della vagina è raro e di solito si sviluppa nelle cellule della mucosa vaginale, normalmente in donne che hanno superato i 60 anni.

  • Il tumore della vagina può causare sanguinamento vaginale anomalo, specialmente dopo il rapporto sessuale o nelle donne in post-menopausa.

  • Se sospetta il tumore, il medico preleva ed esamina alcuni campioni di tessuto vaginale (biopsia).

  • Per rimuovere questo tipo di tumore si ricorre alla chirurgia o alla radioterapia.

(Vedere anche Panoramica sui tumori dell’apparato riproduttivo femminile.)

Negli Stati Uniti, il carcinoma vaginale rappresenta solo l’1-2% circa dei tumori ginecologici. L’età media al momento della diagnosi è di 60-65 anni.

Localizzazione degli organi riproduttivi femminili interni

La maggior parte dei tumori della vagina sono causati dall’infezione da papillomavirus umano (HPV) persistente, lo stesso virus che causa le verruche genitali e il tumore della cervice. La presenza di modificazioni precancerose della cervice o della vulva, tumore della cervice o tumore della vulva aumenta il rischio di sviluppare il tumore della vagina.

Oltre il 95% dei tumori della vagina sono carcinomi a cellule squamose (carcinomi), i quali si sviluppano dalle cellule piatte e simili a quelle della cute, che formano la superficie della mucosa vaginale. La maggior parte degli altri carcinomi vaginali sono adenocarcinomi che si sviluppano dalle cellule ghiandolari. Un raro tipo, l’adenocarcinoma a cellule chiare, si osserva quasi esclusivamente nelle donne le cui madri hanno assunto il farmaco dietilstilbestrolo (DES), prescritto per prevenire l’aborto spontaneo in gravidanza (questo farmaco è stato proibito negli Stati Uniti nel 1971).

Se non trattato, il tumore vaginale continua a crescere penetrando nel tessuto circostante e, alla fine, si diffonde ad altre aree dell’organismo attraverso il sangue e i vasi linfatici, per poi intaccare la vescica, il retto e i linfonodi vicini.

Sintomi del tumore vaginale

Il sintomo più frequente del tumore vaginale è il sanguinamento vaginale anomalo, che si manifesta durante o dopo un rapporto sessuale, nel periodo intermestruale o dopo la menopausa. Talvolta, si formano delle ulcere sulla mucosa vaginale, che possono sanguinare e infettarsi. Alcune donne presentano anche una secrezione acquosa. Altre lamentano dolore durante il rapporto sessuale. Alcune donne sono asintomatiche.

I carcinomi di grandi dimensioni possono anche estendersi alla vescica, provocando un frequente stimolo a urinare e dolore durante la minzione. Nei carcinomi in fase avanzata, si possono formare connessioni patologiche (fistole) tra la vagina, la vescica o il retto.

Diagnosi del tumore vaginale

  • Biopsia

I medici possono sospettare un tumore della vagina sulla base dei sintomi, della presenza di aree alterate, osservate durante una visita ginecologica di routine, o del risultato anomalo del Pap test. Possono anche utilizzare uno strumento con lente d’ingrandimento binoculare (colposcopio), per esaminare la vagina, una procedura chiamata colposcopia.

Per confermare la diagnosi, i medici asportano delle cellule dalla parete vaginale per esaminarle al microscopio (biopsia), dopo essersi assicurati di aver prelevato campioni di tessuto da qualsiasi neoformazione, ulcera o altra zona anomala osservata durante l’esame.

Per determinare l’eventuale presenza di metastasi, si eseguono altri test, anche mediante una sonda a fibre ottiche (endoscopio) per esaminare la vescica o il retto, la radiografia toracica e la tomografia computerizzata (TC).

Stadiazione del tumore vaginale

La stadiazione del tumore si basa su quanto si è diffuso. La stadiazione va da I (stadio iniziale) a IV (stadio avanzato):

  • Stadio I: il tumore è limitato alla vagina.

  • Stadio II: il tumore si è diffuso attraverso la parete vaginale ai tessuti vicini, ma è sempre circoscritto alla pelvi (che contiene gli organi riproduttivi, la vescica e il retto).

  • Stadio III: il tumore si è diffuso a tutta la pelvi e/o ai linfonodi e/o blocca gli ureteri e/o provoca un malfunzionamento renale

  • Stadio IV: il tumore ha intaccato la vescica o il retto o ha oltrepassato la pelvi (per esempio i polmoni o le ossa).

Trattamento del tumore vaginale

  • Per i tumori vaginali allo stadio iniziale, trattamento chirurgico per rimuovere vagina, utero e linfonodi adiacenti e talvolta radioterapia

  • Per la maggior parte degli altri tumori vaginali si procede con la radioterapia

Il trattamento dipende anche dallo stadio del tumore.

Per i carcinomi vaginali allo stadio iniziale, il trattamento di elezione è l’intervento chirurgico di asportazione di vagina, utero e linfonodi pelvici e della parte superiore della vagina. A volte viene utilizzata la radioterapia dopo la rimozione chirurgica.

La radioterapia è prevista per la maggior parte degli altri tumori vaginali. Solitamente è una combinazione di radioterapia interna (mediante impianti radioattivi posizionati all’interno della vagina, la cosiddetta brachiterapia) e radioterapia esterna (diretta alla pelvi dall’esterno).

Non è possibile eseguire la radioterapia in presenza di fistole. In tal caso si procede all’asportazione di alcuni o tutti gli organi della pelvi (esenterazione pelvica). fra cui gli organi riproduttivi (vagina, utero, tube di Falloppio e ovaie), vescica, uretra, retto e ano. La scelta di quali e quanti organi asportare dipende da molti fattori, come la sede del tumore, l’anatomia della paziente e gli obiettivi post-operatori. Nell’addome vengono praticate aperture permanenti, per la raccolta di urina (urostomia) e di feci (colostomia), in modo che i prodotti di scarto possano fuoriuscire ed essere raccolti in sacche. Dopo l’intervento, di solito si verificano qualche sanguinamento, secrezione e notevoli sensibilità e dolore per alcuni giorni. La degenza di solito dura da tre a cinque giorni. Possono insorgere complicanze, come infezioni o apertura dell’incisione chirurgica, blocchi intestinali e fistole.

Il rapporto sessuale può risultare difficile o impossibile in seguito al trattamento del carcinoma vaginale.

Prognosi del tumore della vagina

La prognosi delle donne con tumore della vagina dipende dallo stadio del tumore.

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che il MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  1. National Cancer Institute: Vaginal Cancer: questo sito Web contiene collegamenti a informazioni generali sul tumore vaginale, nonché collegamenti a informazioni su cause, prevenzione, screening, trattamento e ricerca e come convivere con il cancro.